Secondo quanto ricostruito da alcuni organi di stampa locale, dalla cassaforteo sono spariti gli incassi delle ultime due settimane. Un colpo identico era stato messo a segno in contrada San Benedetto a Favara
Sembrerebbe l’opera di una banda di criminali il colpo messo a segno nel distributore di carburanti Lukoil, lungo la strada statale 115, dove è stata ripulita la cassaforte. Ben 30mila euro – ossia l’incasso di circa 15 giorni di lavoro – sono stati portati via.
L’allarme furto è risuonato, al numero unico d’emergenza: il 112, nel cuore della notte. A raccoglierlo, precipitandosi lungo la statale 115, sono stati i poliziotti del commissariato di Licata. E al distributore di carburanti, allarmato sempre dal sistema d’alert, è giunto anche un dipendente. La scoperta del furto è stata semplice: è bastato mettere piede all’interno dei locali uffici. Dalla cassaforte continua elettronica erano spariti tutti i soldi, circa 30mila euro appunto. Al lavoro, per ore e ore, a “caccia” di indizi e tracce d’interesse investigativo, anche i poliziotti della Scientifica.
Il modus operandi dei criminali è lo stesso identico di quello utilizzato nel caso del furto – da 7.700 euro – portato a termine a fine aprile scorso al distributore di carburanti “Lukoil” lungo la strada provinciale 3 che da Favara conduce verso contrada San Benedetto e verso l’imbocco con la statale 189 da un lato e la zona industriale dall’altro.
Spetterà, naturalmente, alle indagini – che nel caso di Favara vengono portate avanti dai carabinieri, mentre a Licata se ne sta occupando la polizia – stabilire se sia o meno ipotizzabile che a colpire possa essere stata la stessa mano.