All’assemblea elettiva della Faib Confesercenti, il sottosegretario al MIMIT Massimo Bitonci ha tracciato un quadro di forte trasformazione del mondo dei carburanti e della mobilità, richiamando con forza il ruolo dei gestori come presidio umano e imprenditoriale del territorio.
“Il mondo dei carburanti e della mobilità sta cambiando, vivendo mutamenti importanti che stanno ridisegnando il settore e aprendo nuove prospettive”, ha esordito Bitonci, sottolineando come la transizione in atto non sia solo tecnologica, ma anche sociale e industriale. “Gestori al centro: famiglie, persone, piccole imprese”
Nel suo intervento, il sottosegretario ha rimarcato la centralità dei gestori degli impianti all’interno della filiera: “In questo scenario, il ruolo dei gestori resta centrale: sono famiglie, persone e piccole imprese che ogni giorno garantiscono servizio, accoglienza e presenza sul territorio”.
La riflessione si è concentrata anche sugli aspetti più delicati legati al lavoro quotidiano sui piazzali: “La dignità del lavoro, la sicurezza degli impianti, la tutela contro furti e aggressioni riguardano persone reali, non concetti astratti. Per questo è essenziale costruire un sistema di regole equilibrato, capace di tenere insieme gli interessi dell’intera filiera senza perdere mai di vista il valore umano del servizio di prossimità”.
Riforma del settore e banca dati: “Più ordine e chiarezza” Bitonci ha rivendicato il lavoro svolto sul fronte della riforma del settore carburanti, parlando di un impegno rivolto a “tutelare l’intero comparto”: “In questi anni abbiamo lavorato con impegno alla riforma del settore per tutelare l’intero comparto. Spazi da ampliare, servizi da integrare, possibilità commerciali da sviluppare e marginalità da rafforzare”.
Tra i risultati indicati come “concreti e decisivi”, il sottosegretario ha citato in particolare l’allineamento della banca dati della rete nazionale: “Un passo concreto e decisivo è stato l’allineamento della banca dati, un risultato importante che ha portato maggiore ordine e chiarezza a beneficio dell’intera rete nazionale”.
Guardando al futuro, Bitonci ha invitato a non perdere di vista le radici industriali del Paese: “E mentre guardiamo avanti non dimentichiamo ciò che va protetto, il patrimonio industriale del Paese, inclusa la filiera dell’automotive, che ha un valore non solo economico ma anche identitario. Un settore che merita visione, equilibrio e difesa”.
Parole che, nel contesto dell’assemblea Faib, si inseriscono nel dibattito più ampio su riforma della rete, transizione energetica, sostenibilità delle gestioni e tutela dei margini, confermando la centralità del confronto tra istituzioni, associazioni dei gestori e operatori industriali per governare una fase di trasformazione che rischia di lasciare indietro proprio chi oggi garantisce il servizio quotidiano agli automobilisti.
Anche se sarebbe arrivata l’ora di passare dalle parole finalmente ai fetti.

