Il governo varia le accise, FAIB e Fegica: “Gestori lasciati soli, senza istruzioni, nel caos più totale”

Nella tarda serata di ieri è stato emanato il decreto del ministero dell’Ambiente e del ministero dell’Economia di concerto con Mit e Masaf e prontamente pubblicato su Gazzetta Ufficiale (alle ore 21.37) che vede un riallineamento delle accise della benzina e del gasolio.

Se pur il provvedimento era atteso, il metodo adottato che ha sorpreso, il consumatore ma soprattutto la categoria dei Gestori che ha avuto difficoltà a comprendere la diminuzione del prezzo della benzina ed il contestuale aumento del gasolio, senza che ci fossero adeguate istruzioni su come “trattare” le giacenze dei singoli prodotti.

Ci auguriamo che non ci siano provvedimenti esplicativi a posteriori che potrebbero introdurre gravami economici e fiscali sulla Categoria che si vedrebbe costretta a contestarli attraverso le Organizzazioni di Categoria.

Forse i due ministeri avrebbero potuto evitare di muovere l’accisa nel momento in cui il mercato è in risalita ed avrebbero potuto “approfittare” delle ripetute diminuzioni che hanno interessato il prezzo nel corso degli ultimi mesi. Senza creare perplessità ed allarmismi come è già accaduto nel corso del riallineamento (dopo la riduzione dell’accisa approvata dal Governo Draghi), a Novembre e Dicembre 2022 che ha generato confusione fra i consumatori e contrapposizione con la Categoria dei Gestori additati come “speculatori” e per i quali era stato previsto l’ulteriore adempimento dell’esposizione del cartello dei prezzi medi regionali (cancellato dal Consiglio di Stato).

Le scriventi Federazioni esprimono profonde perplessità anche in merito alla destinazione delle maggiori entrate, che vengono stimate intorno al miliardo di euro, da destinarsi all’incremento del Fondo nazionale per l’autotrasporto (come già accaduto, senza evidenti miglioramenti strutturali in passato) pubblico locale.

Forse le risorse aggiuntive reperite attraverso questa manovra sulle accise (ammesso che si producano) potevano essere destinate -magari in parte- per il finanziamento della ristrutturazione e ammodernamento della rete carburanti oggetto, ancora oggi, di dispute inutili e di veti incomprensibili da parte dell’industria petrolifera.

FAIB-FEGICA – Comunicato su variazione accise del 15.05.2025

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Tony
Tony
5 mesi fa

Come sempre confusione Italiana
VERGONA

Stefano Va
Stefano Va
5 mesi fa

FINALMENTE I SINDACATI HANNO CAPITO DI CHIEDERE CHE L EXTRA GETTITO SULLA NOSTRA PELLE SERVA PER LA RISTRUTTURAZIONE E RISTORNO DEI GESTORI CHE VERRANNO CHIUSI ALLELUIA

Stefano Va
Stefano Va
5 mesi fa

UN MILIARDO DI EXTRA GETTITO CHE ANDRA ALL AUMENTO DELLO STIPENDIO DEI FERROVIA E TRAM INVECE LEGGO CHE NON CI SONO SOLDI PER IL RISTORO DEI GESTORI CHE DOVRANNO CHIUDERE CON LA RIFORMA DEL SETTORE LEGGO CHE O SINDACATI FARANNO PRESENTE LA COSA MENO MALE

Salvatore
Salvatore
5 mesi fa

Parole parole soltanto parole tra noi ve la ricordate quella canzone che cantava Mina con Alberto Lupo diciamo che è passato qualche anno ma quelli con i capelli bianchi come me se la ricordano, e racchiude perfettamente tutto quello che capita a questa categoria solo chiacchere discussioni ogni tanto una riunione di qualche ministro qua e la giusto per illudere sti poveretti e poi niente più, è finita qui bisogna solo mollare tutto prima di ridurti con le pezze al culo!!!! e se ci pensate e guardate la nostra situazione con un occhio critico vi rendete conto che non può che essere altrimenti, in questo paese ci sono il doppio degli impianti rispetto ai paesi della comunità europea che si aggira intorno ai diecimila impianti chi più e chi meno , da noi tutt’ora ci sono ventimila impianti circa che per il mercato attuale non è assolutamente più sostenibile!!! e qui veniamo al dunque…siamo troppi per una serie di ragioni che tutti conosciamo e che non sto ad elencare e che comporterà una chiusura di almeno la metà degli impianti, ma senza illuderci non ci sarà nessun sostegno per coloro che chiuderanno in quanto chi paga ???? la loro politica è quella di farti chiudere o farti morire lentamente e i modi si conoscono oppure fai il guardiano dell’impianto con uno stipendio mensile di loro gradimento altrimenti quella è la porta, e direi che questo è il futuro che aspetta a coloro che ancora credono in questo lavoro??? ”ma chi di speranza vive disperato muore”…

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5 mesi fa

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