La Guardia di Finanza di Como ha scoperto e sequestrato nel Comune di Guanzate un distributore di carburante abusivo “self-service” costituito da un container con all’interno due cisterne cariche di 2’500 litri di gasolio di contrabbando affidate ad un improvvisato benzinaio, in completa evasione delle imposte sulle accise e in violazione alle norme sulla sicurezza.
Il gasolio da autotrazione, trasportato illegalmente con un’autocisterna riconducibile ad una società con sede operativa nell’alto lago, veniva riversato in due cisterne, collegate elettronicamente ad un unico contatore, il cui funzionamento è simile a quello di un qualsiasi distributore automatico di alimenti e bevande. Bastava inserire una chiavetta magnetica prepagata nel contatore, acquistabile dal benzinaio non autorizzato, selezionare la pompa e il gioco era fatto. Litri e litri di carburante erogati ad un prezzo che oscillava tra 1 € e 1,20 € a litro a favore di numerosi clienti tra cui taxi, N.C.C. (noleggio con conducente), pulmini e autovetture private, in pieno regime di concorrenza sleale nei confronti dei distributori autorizzati.
Per ricaricare le schede magnetiche, spiega la Guardia di Finanza in una nota, occorreva appoggiarle su una scatoletta elettronica collegata, tramite un cavetto Usb, ad un Pc dotato di uno specifico software. Solo dopo il pagamento della corrispondente somma di denaro in contanti da parte dei clienti, il responsabile della società comasca, gestore di fatto del distributore abusivo, accreditava nuovi litri di gasolio. Attraverso l’analisi della documentazione relativa agli approvvigionamenti del carburante rinvenuta nel corso delle perquisizioni, è stato constatato che negli ultimi 2 anni sono stati illecitamente ceduti circa 250mila litri di gasolio pari ad oltre 100’000 € di imposte evase.
Gli ulteriori accertamenti effettuati presso lo Sportello Unico Attività Produttive del Comune di Lomazzo hanno confermato la totale assenza di autorizzazioni amministrative per la realizzazione dell’impianto.
Per tali motivi e per la sussistenza di condizioni di grave pericolo per l’incolumità delle persone nonché delle attività commerciali situate nei dintorni, le Fiamme Gialle hanno proceduto al sequestro dell’intero impianto abusivo, dell’autobotte, delle cisterne e del loro contenuto pari a 2’500 litri di gasolio da autotrazione.
Oltre alle contestazioni di natura amministrativa, tra cui quella del contrabbando (fattispecie depenalizzata nel 2016), sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria competente tre soggetti responsabili dei reati di ricettazione, mancato pagamento dell’accisa ed irregolare circolazione dei prodotti sottoposti ad accisa.
hanno scoperto che il frumento fa la spiga e la polenta la pannocchia…dai ce ne sono a migliaia in giro di distributori di carburanti abusivi per non parlare degli approvigionamenti delle aziende agricole o di quelle di autotrasporto ma non si accorgono le società petrolifere che le vendite vanno a picco