I due dopo aver inserito piccole somme di denaro per far partire il l’erogazione di carburante, mandavano in tilt gli erogatori con una calamita così da erogare carburante anche una volta raggiunto l’importo predeterminato dal pagamento. La truffa è avvenuta ai danni di due gestori Eni nel Milanese, a Segrate e Gaggiano. I due ladri, padre e figlio di 66 e 34 anni, hanno rubato in totale 8.700 litri di benzina in quattro mesi probabilmente per rivendere il carburante. Per questo i due sono finiti in manette.
La vicenda risale all’epoca tra l’8 gennaio e il 9 aprile dello scorso anno. I due andavano al distributore, inserivano una banconota da cinque o da dieci euro e con quella cifra, grazie a una particolare calamita, riempivano tantissime taniche di benzina. A incastrare i due sono state le denunce dei gestori dei distributori, che si sono accorti degli incredibili ammanchi nei conti e che ancora oggi non sono neanche riusciti a quantificare il numero di furti che hanno subito.
Padre e figlio sono stati raggiunti sabato 20 luglio dai carabinieri di Milano, che li hanno fermati con l’accusa di furto di carburante. Il padre è stato messo ai domiciliari, il figlio sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Le forze dell’ordine hanno analizzato nel dettaglio le immagini della telecamera in un blitz del 9 aprile (presente anche il figlio) individuando due auto sospette: una Opel Frontera e una Fiat Croma, quest’ultima intestata al 66enne, la prima alla moglie.
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beh…arresti domiciliari obbligo di presentazione:si tagliano le mani.x 1 scontrino mancante 360,00euro di multa x ritardata comunicazione al mise 1000,00euro non cè proprio rapporto scusate chi deve pagare in italia sono solo i benzinai.