Bella giornata. Un sole primaverile già illuminava il piazzale . Pochi clienti ma buoni. Stavano partendo nel fine settimana per godersi i primi caldi dopo un inverno piovoso e freddo. Aveva piovuto molto nelle ultime settimane e il gestore, cosi’ attento e scrupoloso , non finiva mai di far scorrere l’asta metrica nei serbatoi, prima cospargendola di una sostanza pastosa che doveva servire a verificare la presenza di particelle d’acqua nel gasolio. Ormai lo faceva 3/4 volte al giorno. Sempre li col fiato in gola quando ritirava la stessa asta e la pasta rimaneva sempre dello stesso colore, bianca folgorante. Aveva molti clienti con auto nuove, con quei sofisticati motori che, non appena avessero registrato una micro particella di acqua , si sarebbero fermati. Aveva fatto una polizza di assicurazione, ma al di là dei costi in caso di guasti a queste nuove autovetture, non avrebbe sopportato l’onta e il disprezzo dei suoi stessi clienti, ove si fosse verificato un episodio del genere.
Anche stavolta, l’asta metrica non dava nessuna preoccupazione. Anche stavolta, andava sicuro e sorridente A servire un facoltoso avvocato che con il suo nuovo Suv tedesco, avrebbe richiesto il pieno di quel favoloso gasolio da poco introdotto nel mercato dalla compagnia. Si chiamava Diesel Superior Innovation Hic Manebimus Optime !Un nome un po’ lungo certo ma che dava l’idea di essere un carburante veramente necessario per auto di grosse cilindrate, con pulizia del motore, degli iniettori, profumato, additivato, profumato ( ah : l’ho già detto !!) eccezionale, per di piu’ con componenti biologici e poco fossili, profumato ( mi pare di averlo già detto !!) . Insomma, un prodotto che solo la sua compagnia poteva mettere in commercio e lui, da orgoglioso gestore, era incaricato di spargere nel mondo questa gioia per le vetture di classe. “Avvocato, il pieno ? E dove se ne va di bello ? ” .. “Fammi provare questo nuovo gasolio, chè il Suv è ancora in garanzia e vorrei proprio vedere che prestazioni ha. Stasera ho una cena galante e non vorrei fare brutte figure !!” ” Avvocato, con questo gasolio, il suo Suv di brutte figure non ne fà ! E sono convinto che nel complesso pure lei avrà delle meravigliose prestazioni !!” Evidentemente, una battuta greve, ma giustificata dalla lunga amicizia e dalla solidarietà tra maschi.
L’avvocato riparti’ felice e sgommando. Il gestore lo guardò allontanarsi con velocità. Forse aveva dato il suo piccolo contributo ad una serata trasgressiva e tumultuosa del suo caro cliente .
Il gestore pensava a tutto questo mentre leggeva una raccomandata di un legale che avvisava lui e la compagnia petrolifera che quel cliente col Suv, aveva visto spegnersi il motore dell’autoveicolo, fatto intervenire il Carro attrezzi, rimorchiare l’auto presso la costosissima officina , riparato il tutto, mandato a monte la cena galante ( ed ovvio anche il dopo-cena !!) e richiedeva la modica cifra di ventimila euro, di cui 10 mila per danni diretti e altri 10 mila per danni morali, psicologici, fisici e neuropsichiatrici dovuti alla depressione.
Il gestore pensava a tutto questo mentre leggeva la lettera della Compagnia a lui indirizzata per conoscenza, in cui la stessa negava ogni addebito spiegando, con dovizia di articoli di legge, procedure, clausole di contratto, che il Gestore di un impianto di carburanti era il solo, unico responsabile di questa catastrofe, in quanto il prodotto era suo e la compagnia se ne lavava le mani .
Il Gestore pensava mentre leggeva tutto questo e cercava di capire di quale oscuro delitto fosse responsabile se controllava ossessivamente la presenza di acqua nei serbatoi, ogni giorno e soprattutto quando scaricava il prodotto. Che colpa poteva avere se quel gasolio cosi’ nuovo conteneva particelle di un carburante prodotto con scarti vegetali che , al minimo contatto con una particella di acqua, producevano micro organismi dai nomi incomprensibili ?
La cifra richiesta era enorme, ma gli pesava molto di piu’il fatto che la compagnia lo aveva scaricato, proprio nell’unico momento della sua lunga attività in cui ne aveva bisogno. L’addetto rete non gli rispondeva piu’ al telefono, il Capo Area gli aveva inviato una laconica comunicazione via e mail in cui gli ricordava i suoi doveri, le condizioni di contratto, le procedure da seguire e in ultima analisi, ove avesse rispettato tutte le cavillose condizioni, lui era il rivenditore del prodotto e se ne doveva assumere le responsabilità.
Insomma , non se ne usciva. Ma sapeva che era dalla parte del giusto. Avrebbe dato battaglia.
Incomincio’ a sorridere, prima con discrezione, poi con gusto e rumorosamente.
Pensava a tutte le stupidaggini che si dicono sul “verde”, sull’abbandono delle fonti fossili e sui carburanti di origine vegetale. Prodotti che non solo bloccavano le auto, ma anche le “prestazioni” dei loro possessori..
E’ un normale atteggiamento da parte della compagnia verso un soggetto che crede i essere parte integrante della società.
Il gestore viene definito gestore solo per garantire alla compagnia la riscossione della sua merce.
Il gestore inteso come persona che gestisce un ramo d’azienda percepisce uno stipendio non indifferente, per il ruolo, gli impegni e le responsabilità.
Il gestore come inteso dalle compagnie non ha nessun ruolo imprenditoriale anzi a differenza di quelle persone di colore che si prodigano la notte nei self hanno un sacco di responsabilità, rischiano i propri soldi e percepiscono meno stando pure sotto il mirino delle varie agenzie: dogane, UTF, GdF, ecc.
Come gestore, ti impongono la pulizia dei vetri,
ti impongono come pagare il carburante,
ti impongono quanto pagare il carburante,
ti impongono il margine,
ti impongono il prezzo di vendita,
ti impongono le linee guida aziendali,
ti impongono una divisa che devi acquistare da loro senza trattativa,
ti impongono gli orari,
ti impongono le giornate di apertura
TI IMPONGONO UNA STRUTTURA,
ti impongono un prezzo fuori mercato e poi ti dicono che hai la possibilità di applicare un over price,
ti impongono un prezzo D’ACQUISTO SUPERIORE AL OFFERTA DI VENDITA come se avessi un outlet nell’interno del proprio negozio che ti fa la concorrenza 365 giorni l’anno ed il gestore si deve affannare x recuperare l’anticipo dei saldi al cliente.
IL TERMINE GESTORE VIENE VOLGARMENTE UTILIZZATO X LEGALIZZARE UN LAVORATORE PARASUBORDINATO.
Chiamare gestore un soggetto è come quando nei film di Cristian De Sica si offendono definendosi Pirla, Giovacchin, Ciapa ratt ecc,ecc
L’unica certezza è che siamo prestatori di manodopera sottocosto.