L’interpellanza urgente presentata dall’onorevole Vinicio Peluffo, insieme a numerosi altri deputati, per chiedere risposte al governo sulla riforma del mercato della distribuzione dei carburanti e la lotta contro l’elusione delle norme contrattuali tra titolari e gestori degli impianti.
Peluffo ha sottolineato l’importanza strategica del settore dei carburanti per l’economia italiana, con un fatturato complessivo annuo di circa 45 miliardi di euro, di cui due terzi rappresentano gettito erariale. Questo settore impiega quasi 100.000 lavoratori distribuiti su circa 21.000 impianti nella rete ordinaria e circa 450 aree di servizio autostradali.
Il mercato dei carburanti, secondo Peluffo, necessita di una riforma legislativa che miri a razionalizzare e modernizzare la rete di distribuzione, potenziando i punti vendita con nuovi vettori energetici per sostenere la transizione ecologica e combattere l’illegalità, che provoca un ingente danno erariale stimato in circa 13 miliardi di euro annui.
Peluffo ha evidenziato la necessità di:
Razionalizzare e ammodernare la rete di distribuzione.
Potenziare i punti vendita con nuovi vettori energetici alternativi ai prodotti petroliferi.
Sostenere la transizione ecologica.
Combattere il fenomeno dell’illegalità nella vendita dei carburanti, che aggrava le condizioni lavorative degli operatori del settore.
Inoltre, ha sottolineato la precarizzazione e l’insicurezza dei lavoratori, spesso dovute a comportamenti elusivi delle normative contrattuali tra gestori e proprietari degli impianti.
La sottosegretaria Paola Frassinetti ha risposto in rappresentanza del governo, illustrando come le riforme già attuate (?) abbiano portato a una riduzione dei prezzi dei carburanti e anticipando le linee guida del disegno di legge di prossima approvazione. Le riforme si basano su tre pilastri:
Regolamentazione del regime delle autorizzazioni per l’attività di distribuzione dei carburanti.
Disciplina dei rapporti contrattuali in tema di gestione degli impianti di distribuzione. Tipizzazione del contratto di appalto.
Razionalizzazione e riconversione della rete distributiva urbana ed extraurbana.
Frassinetti ha evidenziato che il disegno di legge prevede nuove disposizioni per la dismissione degli impianti, la messa in sicurezza e l’isolamento delle matrici nel sito interessato, nonché misure per garantire la competitività e la trasparenza dei prezzi.
Nonostante le rassicurazioni del governo, Peluffo ha espresso insoddisfazione per la risposta, rilevando diverse criticità nella bozza di riforma:
Mancanza di obblighi ambientali per i proprietari degli impianti.
Eliminazione dell’obbligo di esposizione dei prezzi differenziali tra self-service e servito.
Assenza di misure per la transizione energetica e il contrasto alla vendita clandestina di carburanti.
Sulla tipizzazione dei contratti Peluffo ha dichiarato che “la completa deregolamentazione dei rapporti di lavoro nel settore è l’unica proposta che c’è all’interno di quelle slide è quella dei contratti d’appalto abbiamo visto in altri settori che cosa significa in termini di precarizzazione in un settore come questo si tratterebbe di un ulteriore indebolimento dei soggetti deboli e quindi da questo punto di vista sì c’è una distanza siderale rispetto a quello che era posto dalle risoluzioni parlamentari. Anzi si tratta esattamente dell’opposto”
Peluffo ha, inoltre, sottolineato che la proposta di legge del governo sembra ignorare le risoluzioni parlamentari approvate e non rispondere adeguatamente alle esigenze del settore.