A partire da lunedì 23 settembre, EniLive implementerà un nuovo sistema di prezzi “dinamici” per i carburanti, che prevede un aumento di 1 centesimo al litro nelle fasce orarie notturne, durante i fine settimana e nei giorni festivi. Fonti interne confermano che, in questi periodi, il prezzo del carburante, ad eccezione di quelli gassosi, subirà un incremento rispetto alle ore diurne.
La nuova politica di prezzo sarà applicata esclusivamente negli impianti gestiti da Enimoov S.P.A., controllata di Eni, che gestisce circa 500 punti vendita. Questi impianti operano con contratti di appalto contestati e attualmente fuori dal quadro normativo di settore.
Un’iniziativa che solleva diverse perplessità riguardo alle politiche commerciali di prezzo al pubblico in relazione all’utilizzo dei contratti di Appalto dell’azienda a partecipazione statale, già al centro di polemiche e interpellanze parlamentati.
Se confermata, questa iniziativa evidenzia come EniLive abbia operato con scelte inaccettabili se , come sostengono i vertici aziendali , Enimoov e’ un gestore : ne deriva un sistema in cui i gestori tradizionali non possono superare il prezzo consigliato sul self oltre mezzo centesimo , mentre il ” gestore Enimoov ” e’ autorizzato ad aumentarlo di un centesimo , su listino Eni . Una doppia morale , un pregiudizio per i gestori ” veri” , in sintesi due pesi e due misure che aumenteranno ulteriormente il malcontento in un contesto già caratterizzato da alta conflittualità.
Creano solo confusione invece di migliorare.