
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) tenta di dare una svolta decisiva alla riforma della rete carburanti, bloccata ormai da tempo sul nodo contratti. In un tentativo di accelerare il processo e trovare una sintesi tra le parti coinvolte, il Mimit ha convocato una riunione unica per martedì 25 marzo alle ore 17:00.
L’incontro si terrà presso la sede del Ministero, alla presenza del sottosegretario Massimo Bitonci e dei responsabili degli uffici competenti del Mimit. A differenza delle precedenti convocazioni, che si sono spesso frammentate tra incontri separati con le varie categorie, questa volta il Ministero ha deciso di mettere attorno allo stesso tavolo le federazioni dei gestori, Unem, Assopetroli e IP.
Un testo di mediazione sui contratti
Alla vigilia dell’appuntamento, la filiera dovrebbe ricevere un testo di mediazione sull’articolo 3 del Disegno di Legge (Ddl) sui contratti, alla luce delle osservazioni formulate dalle parti interessate sulla proposta presentata il mese scorso.
La convocazione del Mimit è arrivata il 19 marzo, un giorno dopo che Faib e Fegica avevano cercato di sbloccare la situazione, scrivendo ad associazioni, compagnie e a Figisc-Anisa per proporre un incontro tra le parti. L’obiettivo dichiarato delle due federazioni era quello di giungere a una posizione unitaria del settore sui contratti, mettendo da parte divisioni e rivalità interne.
La sfida di Bitonci: portare il Ddl in Cdm
A fine febbraio, il sottosegretario Bitonci aveva dichiarato che il Ddl di riforma avrebbe potuto approdare in Consiglio dei Ministri (Cdm) entro un mese, quindi entro la fine di marzo. Ora, con il nuovo incontro in programma e la volontà di riunire tutte le parti coinvolte, il Mimit sembra intenzionato a rispettare questa tempistica, pur consapevole delle difficoltà che la riforma porta con sé.
I gestori e i rappresentanti delle compagnie petrolifere attendono con impazienza gli sviluppi dell’incontro, auspicando che possa finalmente tradursi in un testo condiviso, capace di dare risposte concrete a una rete di distribuzione ormai al limite.
Restiamo in attesa degli esiti della riunione, che si preannuncia decisiva per il futuro della rete carburanti italiana.
Ma di questa riunione non si è saputo nulla?