Si terrà domani, martedì 28 maggio, un incontro tra Enilive e le associazioni di categoria Faib, Fegica e Figisc. L’appuntamento, convocato dall’azienda, arriva a seguito dell’incontro avvenuto il 31 marzo scorso. L’incontro assume particolare rilevanza poiché, come noto, gli Accordi che regolano i rapporti tra Enilive e i gestori di rete ordinaria e autostradale risultano scaduti e non adeguati da diversi anni. Tale situazione continua a generare molteplici contenziosi anche legali, coinvolgendo elementi cruciali del rapporto: dai contratti di appalto, alle attività non oil, fino ai temi sensibili relativi ai prezzi e alle modalità di fornitura.
Sul tavolo, dopo i mesi trascorsi dall’ultimo incontro, la situazione della rete a marchio Enilive è ancora più complessa e critica.
Prezzi fuori mercato e vendite in calo
Da tempo i gestori denunciano l’applicazione di una politica dei prezzi al pubblico sistematicamente fuori mercato: Eni vende mediamente con prezzi più alti di 2-4 centesimi rispetto alla media nazionale, ma in molte zone la forbice arriva a superare gli 8 centesimi. Un disallineamento che non solo provoca un forte calo delle vendite, ma danneggia anche l’immagine del marchio agli occhi dei consumatori.
Rebranding senza preavviso e chiusure forzate
Un’altra criticità emersa negli ultimi mesi è quella del rebranding degli impianti, che in diversi casi comporta la chiusura forzata degli stessi anche per periodi superiori ai 15 giorni, senza un adeguato preavviso. Una situazione che genera gravi danni economici ai gestori, lasciati spesso senza alcun tipo di ristoro o programmazione.
Accordi scaduti e gestione contrattuale ferma
Sul fronte degli accordi, permane l’incertezza legata al mancato rinnovo dell’accordo economico-commerciale siglato il 7 luglio 2021 e scaduto il 31 dicembre 2023. Un vuoto economico – normativo che penalizza i gestori e acuisce lo squilibrio nei rapporti con l’azienda.
Notizie sull’incontro ??????????? non si legge nulla sul web