Gilet Gialli, tensione anche a Bruxelles. Nessun incontro con premier dopo no diretta streaming

Bruxelles, sessanta fermi durante il corteo dei “gilet gialli” – Tensione alla manifestazione organizzata dai gilet gialli belgi, con una sessantina di fermi, tra cui quattro arresti.

La polizia ha usato lacrimogeni e idranti per disperdere i manifestanti, tra le 200 e le 300 persone, a ridosso del perimetro delle istituzioni federali e dove è vietato ogni tipo di corteo.

La portavoce delle forze dell’ordine Ilse Van de keere ha spiegato che la sicurezza ha risposto ai manifestanti che lanciavano petardi e pietre contro di loro. Due auto della polizia sono state date alle fiamme.

Di altro parere i partecipanti al corteo: “E’ la polizia che ha iniziato”, ha detto un dimostrante. Il sindaco, Philippe Close, ha avvertito che chiunque continuerà a manifestare oltre i tempi e fuori dal perimetro stabilito rischia il fermo.

Corteo sotto il palazzo della Commissione Ue – Nonostante l’intervento delle forze dell’ordine, almeno una cinquantina di gilet gialli sono poi arrivati sotto il palazzo che ospita la Commissione europea. La polizia li ha seguiti da vicino e li ha allontanati. Non ci sono stati episodi di violenza ma si sono sentiti dei petardi esplodere in lontananza. “Tutti insieme”, hanno urlato i dimostranti” e poi rivolgendosi alle forze dell’ordine hanno scandito: “Venite a prenderci”.

Nella riunione in programma a Parigi nella sede del governo tra i rappresentanti dei “gilet gialli” e il premier francese Edouard Philippe. Jason Herbert, portavoce del movimento di protesta, ha infatti abbandonato palazzo Matignon perché “il primo ministro ha rifiutato di trasmettere l’incontro in diretta streaming su Facebook”.

“Avrei voluto che i francesi potessero seguire le discussioni – ha spiegato Herbert andando via – per ragioni di cortesia ho lasciato Edouard Philippe e Francois de Rugy (ministro della Transizione ecologica, ndr) presentarsi, poi è toccato a me. Li ho informati di non aver intenzione di proseguire la discussione poiché non era possibile filmare il colloquio. Il primo ministro – ha aggiunto il rappresentante dei gilet gialli – resta aperto al dialogo e si tiene a disposizione dei francesi la settimana prossima per andare avanti”.

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