Esplosione in stazione di servizio sulla Salaria, i testimoni: “La terra ha tremato, sembrava il terremoto”

Roberto Di Vincenzo presidente Fegica Cisl parla di sicurezza a Rai News24

L’incendio divampato nel distributore di carburante sulla via Salaria, in direzione Roma, nei pressi di Passo Corese, alle porte della Capitale è avvenuto a seguito di due distinte esplosioni: la prima nel deposito del distributore e la seconda, più devastante, ha interessato l’autocisterna che lo riforniva.

L’incendio è divampato alle 14.30 circa durante le operazioni di carico-scarico del carburante dell’autocisterna. Sulla strada stava transitando un mezzo con un pompiere che si è fermato e ha chiamato i soccorsi. Ed è proprio lui che ha perso la vita nell’esplosione più devastante, avvenuta poco dopo l’arrivo della squadra dei Vigili del fuoco e che ha sbalzato la cisterna e i mezzi dei soccorsi accorsi sul posto. Le fiamme sono inoltre arrivate su una strada parallela alla Salaria dove è stato trovato il secondo corpo. L’incendio è stato domato e sono in corso le operazioni di bonifica e i rilievi del nucleo investigativo dei Carabinieri di Rieti.

Per evacuare i 17 feriti – 6 sono in codice rosso – sono stati utilizzati anche gli elicotteri. Tre sono stati portati all’ospedale di Monterotondo, 4 al Sant’Andrea a Roma, 3 al Sant’Eugenio a Roma, 5 all’ospedale di Rieti e 2 al Policlinico Gemelli a Roma. Tutti hanno riportato ustioni e traumi da scoppio. “Tra i feriti vi sono alcuni soccorritori del 118 con ustioni al volto”, rende noto l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. Tutti hanno riportato ustioni e traumi da scoppio (fratture e contusioni). 50enne di Rieti vigile fuoco fuori servizio morto Si chiamava Stefano Colasanti e aveva 50 anni il vigile del fuoco morto nell’esplosione. Sposato e padre di una ragazza, era di Rieti e in forza ad uno dei distaccamenti della provincia sabina. Al momento della prima esplosione era fuori servizio, in transito nella zona. Si è fermato e con abnegazione ha cominciato a collaborare con i colleghi nel frattempo intervenuti e ad adoperarsi nei soccorsi, quando è stato investito dalla seconda esplosione, che l’ha ucciso.

La via Salaria è stata chiusa in entrambe le direzioni tra Borgo Quinzio, nel comune di Fara in Sabina, e Borgo Santa Maria, nel comune di Montelibretti, dal km 38 al km 41,500. Come fa sapere Anas, la chiusura si è resa necessaria per garantire la sicurezza della circolazione e consentire le operazioni di soccorso. Pesanti i disagi per il traffico. La strada, nel tratto coinvolto dall’esplosione, è completamente al buio. Sul posto sono al lavoro i Vigili del fuoco che stanno effettuando le bonifiche dell’area. Presenti anche carabinieri, polizia e soccorritori del 118. Personale della Protezione civile è arrivato per offrire assistenza a tutti gli operatori e alle forze dell’ordine in campo. A qualche decina di metri dal distributore si intravedono le carcasse completamente bruciate di un’autopompa dei Vigili del fuoco e di quel che rimane dell’autocisterna esplosa. Paura tra i residenti: “Sembrava il terremoto” “Un boato enorme, mai sentita una cosa così, sembra il terremoto”. E’ il commento di alcuni residenti della Vecchia Salaria, a Borgo Quinzio (Rieti), dopo la forte esplosione che – sul vicino tratto della nuova consolare – ha fatto saltare in aria il distributore di benzina Ip.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha appreso con tristezza la notizia del grave incidente avvenuto nel Comune di Fara Sabina. “Alle famiglie delle vittime – ha sottolineato – va il mio sentito cordoglio e ai feriti gli auguri di pronta guarigione”. Mattarella ha inviato anche un messaggio al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, prefetto Bruno Frattasi, nel quale esprime la sua vicinanza e la sua solidarietà per la scomparsa del vigile Stefano Colasanti.



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