Linosa senza benzina da settimane

L’unico impianto presente nell’isola ha subito dei lavori di manutenzione e non è ancora in funzione in attesa di alcune autorizzazioni. Sono a secco anche carabinieri e guardia medica.

I disagi per la popolazione sono facilmente immaginabili. Linosa è in ginocchio. Manca il carburante da troppo tempo e la situazione precipita ogni giorno di più. A secco sono anche i mezzi della guardia medica e dei carabinieri.

“Siamo stanchi, non si può continuare così”. All’indomani dell’appello il sindaco di Lampedusa (dove c’è la sede amministrativa del Comune di Lampedusa e Linosa) Salvatore Martello ha raggiunto l’isola vulcanica. Il primo cittadino ha incontrato la cittadinanza: “La popolazione è esasperata”.

“Se non si sblocca la situazione e non viene autorizzato l’utilizzo dell’impianto di distruzione carburante, insieme con i cittadini dell’isola siamo pronti a mettere in atto forme di protesta eclatanti”. Ha fatto sapere Martello. L’impianto, nel quale sono stati fatti lavori di manutenzione, non è ancora in funzione in attesa di alcune autorizzazioni. Nei giorni scorsi Martello aveva fatto appello al ministro degli Interni Matteo Salvini, sottolineando le difficoltà per la popolazione ma anche le conseguenze in merito all’ordine pubblico dal momento che perfino le auto dei carabinieri e della Guardia Medica sono a secco.

“Dopo il mio intervento – aggiunge Martello – sono stato contattato dal Ministero dell’Interno, e poco dopo sono finalmente arrivati i vigili del Fuoco per il collaudo. Le autorizzazioni però non sono state rilasciate perché mancherebbero alcune ‘formalità burocratiche’: non si tratta infatti di problemi strutturali dell’impianto ma di situazioni sanabili in via amministrativa Ma può la burocrazia paralizzare un’intera isola e tutti i suoi cittadini?”.

“A Linosa – continua il sindaco in una nota – non sappiamo più cosa fare, non ci sono alternative a quell’impianto. Avevamo anche ipotizzato un trasporto straordinario e la distribuzione diretta del carburante ma andremmo incontro a denunce che rischiano di peggiorare la situazione”.

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