Il nuovo sistema di fatturazione elettronica può causare ritardi nella ricezione delle fatture e sembrerebbe che qualcuno abbia colto la palla al balzo per far slittare i pagamenti. E’ quanto denuncia un operatore del settore, nell’illustrare la situazione in cui si trova.
“Come già temevo a inizio anno – esordisce – con l’introduzione della fatturazione elettronica, diverse catene della grande distribuzione hanno allungato i pagamenti di un mese. Tutte le fatture inviate il 31 gennaio, con scadenza a 30 giorni, sono arrivate a destinazione qualche giorno dopo, a causa di rallentamenti nella piattaforma dell’Agenzia delle Entrate. Pertanto non sono arrivate lo stesso 31 gennaio, ma anche il primo o 2 il febbraio”.
Considerata l’effettiva data di trasmissione, le catene distributive hanno allungato il pagamento di un mese. Al contrario delle fatture inviate per posta elettronica PEC, dove si vedeva con certezza il momento della consegna (che era immediato).
“Personalmente sono fuori di 300mila euro – continua il commerciante – e non è una cifra indifferente. Delle 7 catene della Gdo con cui lavoro, solo una ha rispettato il termine dei 30 giorni come sempre. Le altre hanno colto la palla al balzo rispetto alle mancanze del sistema”.
Un altro aspetto poco simpatico, descritto dal commerciante, è che nel suo caso alcune catene della Gdo, se ritardano il pagamento, però le trattenute del mese, come i costi di facchinaggio, le hanno scalate in anticipo.
“Sono deluso da questa situazione – conclude l’operatore – perché se ci fosse la volontà, i pagamenti rientrerebbero quasi normalmente. Ad esempio, io i miei fornitori li ho pagati regolarmente, anche se ho ricevuto la fattura qualche giorno dopo. E pure gli operatori dei mercati all’ingrosso, che di certo non hanno la liquidità della Gdo, stanno pagando con regolarità. Anche se non conta nulla, io ogni fine mese mando la fattura elettronica e anche la PEC, a dimostrazione che i tempi li rispetto”.