Rete carburanti, Mite: “Riavviare il tavolo”

Quotidiano Energia – Gava: “L’iniziativa è un primo passo per affrontare in modo fattivo e condiviso le criticità del settore”. E sull’illegalità il ministero vuole assumere un “ruolo determinante” nelle azioni di contrasto

Il ministero della Transizione ecologica vuole riattivare il tavolo sulla rete carburanti avviato dal precedente Governo e assumere un ruolo “determinante” nel contrastare le infiltrazioni criminali nel settore. A dirlo la sottosegretaria al Mite, Vannia Gava, rispondendo oggi in commissione Attività Produttive della Camera alle interrogazioni presentate da Massimiliano De Toma di Fratelli d’Italia e Luca Squeri di Forza Italia .

Partendo da De Toma, il deputato si era rivolto al ministero guidato da Roberto Cingolani chiedendo di sapere perché la risoluzione sulla rete carburanti (di cui è primo firmatario), a oltre un anno dalla sua approvazione, non è stata ancora attuata.

La sottosegretaria si è detta d’accordo sulla necessità di intervenire sul comparto perché “il settore della distribuzione è caratterizzato da tempo da diverse criticità”. Ma con quali strumenti? Gava ha indicato il tavolo Mise convocato dall’ex sottosegretaria Alessia Morani. A inizio anno erano stati annunciati tre gruppi tematici (rispettivamente su razionalizzazione, contratti e illegalità) ma nel frattempo è arrivata la crisi del Governo Conte II e la nascita dell’esecutivo Draghi con le competenze in materia energetica passate al Mite.

Il tavolo era stato avviato anche “per dare seguito agli impegni assunti dal Governo con la risoluzione De Toma”, ha detto Gava. L’iniziativa, per la sottosegretaria, “è un primo passo per affrontare in modo fattivo e secondo un approccio condiviso le criticità del settore. L’operazione “va quindi ripresa per conseguire risultati concreti”. La sottosegretaria ha concluso spiegando che il Mite in virtù delle competenze istituzionali acquisite, “certamente assicurerà il proprio impegno affinché il settore possa ottenere risposte concrete alle problematiche che hanno minato da tempo il sistema”.

Risposte che per De Toma non sono sufficienti. “Il Governo nei fatti prende ancora tempo”, commenta l’esponente di FdI. “Continueremo a chiedere atti concreti al ministro affinché vi sia una concreta attuazione della razionalizzazione della rete e si agevoli una conversione degli impianti verso prodotti energetici per l’autotrasporto più sostenibili in termini ambientali”, ha detto l’ex M5S. Per De Toma la strada da percorrere è la risoluzione “che giace da oltre un anno sul tavolo del Governo in cui si chiede l’immediato avvio della ristrutturazione della rete così da poter rispondere in maniera adeguata alle sfide poste dal mercato, ora fortemente in crisi a causa della grave contrazione dei consumi”.

Venendo all’interrogazione di Squeri, in replica Gava ha innanzitutto osservato che “la distribuzione carburanti rientra certamente tra gli obiettivi operativi delle organizzazioni criminali”, per questo il ministero per la Transizione ecologica vuole assumere un ruolo “determinante” nel contrastare l’illegalità.
L’atto ispettivo chiedeva in particolare di conoscere le intenzioni del dicastero sull’adozione di nuove iniziative per combattere le frodi in un contesto che attualmente appare “insufficiente e inefficace”. L’esponente leghista del Governo ha risposto ricordando le misure introdotte dal decreto Fiscale collegato alla Manovra 2020 (DL n. 124 del 2019 convertito con la legge n. 157 del 2019) e ha aggiunto “che con la ripresa economica auspicata nel 2021 sarà possibile chiedere al Mef di effettuare una valutazione di efficacia di alcune misure correttive, messe in campo dagli organi competenti in materia fiscale”.

L’interrogazione di FI sollecitava anche il Mite a “farsi promotore della creazione di una task force”. La sottosegretaria non ha fatto riferimenti specifici a questa ipotesi ma ha assicurato “che il contrasto alle infiltrazioni criminali nel settore della distribuzione carburanti, già intrapreso dal Mise, rientra certamente tra le attività rispetto alle quali il Mite intende assumere un ruolo determinante”.

 
Per gentile concessione di Quotidiano Energia 
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mario
mario
3 anni fa

e vai nuovo tavolo,campa cavallo che noi moriamo

Alex
Alex
3 anni fa

Ok