Caro carburanti. Gestori carburanti senza risorse: autocisterne piene rimandate indietro

La crisi dei carburanti con i prezzi folli e le continue oscillazioni del prezzo del petrolio non sembra avere fine. E ora risuona un nuovo allarme: ci sono Gestori che non riescono a pagare con la liquidità di cui sono in possesso l’approvvigionamento di carburante. “Non ci risultano essere problemi relativi all’approvvigionamento dei nostri impianti racconta al Gazzettino Claudio Favaro, presidente della Figisc (Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti) per la Confcommercio Pordenonese piuttosto ci sono degli impianti in sofferenza che hanno dovuto rimandare indietro il carico che era regolarmente arrivato perché non potevano pagarlo per problemi di liquidità. Questi sono i casi che al momento riguardano le pompe chiuse. Si tratta di due casi nel Pordenonese e di sei-sette se comprendiamo anche quelle presenti nella provincia di Udine.

“A differenza di quanto accade in Veneto qui le dinamiche sono differenti. Sembra che i clienti siano in attesa di tempi più favorevoli e aspettino una diminuzione di prezzi. Alla stessa maniera si stanno comportando i gestori delle pompe di distribuzione carburante, che hanno diminuito i propri ordini per evitare di comprare il carburante ad un prezzo alto per poi venderlo a meno, riducendo i propri margini di guadagno.” Il rischio infatti è quello che i gestori delle pompe di carburante si trovino a lavorare in perdita. “Dovrebbe definirsi nei prossimi giorni un calo generalizzato dei costi alla pompa grazie alle compagnie petrolifere e all’auspicato intervento del Governo. Noi come categoria siamo penalizzati allo stesso modo dei nostri clienti visto che al di là del prezzo complessivo del carburante il nostro guadagno resta sempre il medesimo, ovvero 3,05 centesimi lordi al litro che possono diventare 4 in caso di rifornimento servito”.

Tutti quindi sia utenti che distributori guardano con attenzione alle misure che dovrebbero essere varate nei prossimi giorni dal Governo Draghi e che dovrebbero portare ad una riduzione di circa 15 centesimi al litro.

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antonio
antonio
2 anni fa

benzinai allo sbaraglio, ristrutturazione in corso

Alex
Alex
2 anni fa

E’ inutile girarsi al lato opposto, il margine non basta poter gestire un impianto.
Attualmente il gestore presidia l’impianto accollandosi tutti gli oneri e le spese con l’illusione di un guadagno al servito.
Due centesimi strappati a quel cliente aggredito continuamente dalle offerte di un prezzo fortemente concorrenziale offerto dalla compagnia al self.
Con questa illusione di imprenditorialità il gestore :
Pulisce il piazzale,
pulisce i bagni,
paga la TARI,
paga il telefono,
paga l’illuminazione,
paga le spese bancarie,
acquista tutti i materiali di consumo occorrenti x lo svolgimento del lavoro,
anticipa il costo della materia prima,
anticipa x 15/16 mesi i cali,
si assume la responsabilità di ogni mal funzionamento dell’impianto con oneri vari,
cambia le banconote e assiste il cliente x 53 ore settimanali oltre la reperibilità,
non ha un margine imprenditoriale che gli permette errori,
viene perseguitato dall’azienda con una severità da militare e poi mettono indubbio l’imprenditorialità del gestore ???
L’augurio che si può fare al peggior nemico è quello di diventare gestore.
Se un gestore vende il 20% al servito, il suo margine non basta x coprire l’anticipo dello sconto praticato al self.
Dal momento che il margine non è tale da poter ammortizzare nel tempo l’anticipo effettuato al self, il che significa lavorare sempre in perdita.
Fino ad oggi ci siamo salvati con i vari aiuti del governo, ma non dureranno in eterno.

lucai eg
lucai eg
Rispondi a  Alex
2 anni fa

io sono tra quelli che il carburante mi è finito sabato e mi è arrivato (giovedì) oggi con quantitativi dimezzati perchè non riesco ad anticipare 40/50 mila euro per guadagnarne 600
senza contare che in settimana è già scesa di 20cents, in pratica su 20 mila litri piuttosto che GUADAGNARE 600€ lordi. ne PERDEVO 4000 netti.
si signori, perchè le compagnie in caso di vendita sotto costo non rimborsano nulla, non rispettando quindi le condizioni contrattuali dove il gestore guadagna a LITRO e non a EURO

antonio
antonio
Rispondi a  Alex
2 anni fa

Non si è imprenditori se non si ha la libertà di fare scelte autonome, si è parasubordinati o meglio schiavi.
Il punto è che nessuno vi obbliga a fare questo mestiere, fate altro, per i vostro bene e per quello di chi vi vuole bene.

Alex
Alex
Rispondi a  antonio
2 anni fa

Appena troverò un posta da uvr come il tuo sarò sereno di cambiare mestiere,
non ti fare il sangue amaro perché non era di nessuno il sogno di fare il gestore.O meglio lo schiavo.

antonio
antonio
Rispondi a  Alex
2 anni fa

Non colgo l’astio, era un buon consiglio spassionato.
Per trovare bisogna cercare attivamente in lungo e largo, difficile non trovare nulla di meglio nemmeno in nero se ci stai rimettendo economicamente senza speranza di raddrizzare la situazione

mauro
mauro
2 anni fa

sia benedetto il giorno in cui ho mollato.ne ho tratto beneficio in salute e qualità della vita.

Alex
Alex
Rispondi a  mauro
2 anni fa

Ti stimo Mauro, presto ti seguirò è solo questione di tempo.
Prendo come un incoraggiamento la tua affermazione.

mauro
mauro
Rispondi a  Alex
2 anni fa

potessi tornare indietro, sarei dovuto fuggire a gambe levate il giorno in cui ho firmato il contratto di comodato illuso dalla possibilità di diventare imprenditore. Invece ho accettato una vera e propria condanna, perché è di questo che si tratta. sarebbe anche un bel lavoro, se giustamente retribuito. lavoro in cui tutti cercano di fo….ti, ad iniziare dai tuoi locatori. per poi passare ai clienti, anche i più insospettabili. nel tempo ho imparato a svuotare il serbatoio
di quanti, dopo aver fatto il pieno, non avevano credito sul bancomat e… ciao ciao, tanti saluti. e gli autisti che consegnano il carburante? non bastavano i cali termici, c’era anche, pochi per fortuna, chi ci provava a fregarti litri.