La crisi dei carburanti con i prezzi folli e le continue oscillazioni del prezzo del petrolio non sembra avere fine. E ora risuona un nuovo allarme: ci sono Gestori che non riescono a pagare con la liquidità di cui sono in possesso l’approvvigionamento di carburante. “Non ci risultano essere problemi relativi all’approvvigionamento dei nostri impianti racconta al Gazzettino Claudio Favaro, presidente della Figisc (Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti) per la Confcommercio Pordenonese piuttosto ci sono degli impianti in sofferenza che hanno dovuto rimandare indietro il carico che era regolarmente arrivato perché non potevano pagarlo per problemi di liquidità. Questi sono i casi che al momento riguardano le pompe chiuse. Si tratta di due casi nel Pordenonese e di sei-sette se comprendiamo anche quelle presenti nella provincia di Udine.
“A differenza di quanto accade in Veneto qui le dinamiche sono differenti. Sembra che i clienti siano in attesa di tempi più favorevoli e aspettino una diminuzione di prezzi. Alla stessa maniera si stanno comportando i gestori delle pompe di distribuzione carburante, che hanno diminuito i propri ordini per evitare di comprare il carburante ad un prezzo alto per poi venderlo a meno, riducendo i propri margini di guadagno.” Il rischio infatti è quello che i gestori delle pompe di carburante si trovino a lavorare in perdita. “Dovrebbe definirsi nei prossimi giorni un calo generalizzato dei costi alla pompa grazie alle compagnie petrolifere e all’auspicato intervento del Governo. Noi come categoria siamo penalizzati allo stesso modo dei nostri clienti visto che al di là del prezzo complessivo del carburante il nostro guadagno resta sempre il medesimo, ovvero 3,05 centesimi lordi al litro che possono diventare 4 in caso di rifornimento servito”.
Tutti quindi sia utenti che distributori guardano con attenzione alle misure che dovrebbero essere varate nei prossimi giorni dal Governo Draghi e che dovrebbero portare ad una riduzione di circa 15 centesimi al litro.
benzinai allo sbaraglio, ristrutturazione in corso