
La Commissione Europea ha chiesto formalmente all’Italia di mettere la parola “fine” su benzina e gasolio agevolati con un ricorso alla Corte di Giustizia per violazione della Direttiva sulla tassazione dei prodotti energetici. Scesa in campo anche Unione Petrolifera.
La risposta della Regione è stata immediata. “Siamo pronti a difenderci dall’Europa”, ha detto l’assessore all’Ambiente e all’Energia, Fabio Scoccimarro. “Tuteleremo la nostra autonomia e la nostra economia di area di confine”, ha aggiunto auspicando che le elezioni di maggio portino a “un regime unico europeo di tassazione, di tutti i Paesi, sui prodotti petroliferi”.
Il riferimento, neanche troppo velato, è alla situazione della vicina Slovenia, dove la tassazione sui carburanti è nettamente inferiore a quella italiana, e al rischio che, una volta eliminato lo sconto, friulani e giuliani correranno a fare il pieno oltre confine.
Con conseguenze non proprio irrilevanti: per i cittadini, che spenderanno di più; per i distributori di carburante, che rischiano di perdere fino a 1.500 posti di lavoro; per lo Stato e la Regione, che potrebbero perdere oltre 100 milioni di euro di accise all’anno.La risposta della Regione è stata immediata. “Siamo pronti a difenderci dall’Europa”, ha detto l’assessore all’Ambiente e all’Energia, Fabio Scoccimarro. “Tuteleremo la nostra autonomia e la nostra economia di area di confine”, ha aggiunto auspicando che le elezioni di maggio portino a “un regime unico europeo di tassazione, di tutti i Paesi, sui prodotti petroliferi”.
L’Unione Petrolifera, si legge in una nota, “da tempo ha intrapreso un dialogo costruttivo con il presidente Fedriga e gli assessori Scoccimarro e Zilli” e “auspica che il contenzioso si risolva positivamente, data l’importanza del sistema di contribuzione per l’acquisto di carburanti, senza il quale la rete regionale soffrirebbe ancora di più la crisi in atto”.