L’intesa riguarda il periodo che va dal 1° febbraio 2023 e scadrà il 31 dicembre 2024, e si applicherà ai gestori della rete ordinaria.
Secondo Faib, l’accordo riconosce ai gestori degli impianti Esso di proprietà di EG margini base migliorati e in linea con i valori di mercato attuali, con importanti innovazioni riguardanti le fluttuazioni dei prezzi e le performance del servizio. EG Italia ha confermato l’importanza del mercato italiano per la sua strategia aziendale e ha garantito il sostegno all’immagine della rete, alla manutenzione degli impianti e all’ottimizzazione della logistica.
L’accordo prevede anche l’avvio della bilateralità, che si occuperà di condividere i meccanismi dell’accordo e le dinamiche di settore. Secondo il presidente Faib, Giuseppe Sperduto, l’intesa è stata raggiunta con soddisfazione moderata.
Fegica ha descritto l’accordo come una “lunga trattativa” e ha sottolineato che il testo contiene significative novità sul piano economico e normativo, insieme a chiarimenti e un riassetto complessivo della precedente intesa. Il testo dell’accordo sarà illustrato durante le convention che si terranno in tutto il paese nel mese di maggio, in presenza delle organizzazioni di categoria.
L’accordo rappresenta un importante risultato per i gestori degli impianti Esso di proprietà di EG Italia, che potranno beneficiare di margini base migliorati e di un sostegno più forte da parte dell’azienda madre. La bilateralità, inoltre, consentirà ai gestori di avere una maggiore voce in capitolo nelle decisioni che riguardano l’accordo di colore e il settore in generale.
un accordo tutto sbilanciato a favore della eg, una grave mancanza delle sigle sindacali, che con questo modo di operare , hanno accellerato la disaffezione delle gestioni alle componenti sindacali. trovo profondamente deludente e mal negoziato. Con questo abbandono le sigle sindacali, e cercherò di difendermi da solo. Una sola parola…. un atteggiamento censurabile delle sigle sindacali. State rimanendo senza la base….