In seguito alle notizie apparse su alcuni organi di stampa, che hanno trattato con approssimazione un argomento giuridico complesso, è importante fare chiarezza sulla vicenda del TAR del Lazio riguardante il provvedimento sui prezzi dei carburanti, al fine di evitare confusioni e ulteriori incomprensioni.
Contrariamente a quanto riportato da ignoti detrattori, il TAR del Lazio non ha respinto alcuna richiesta di sospensiva presentata da Figisc e Fegica. Nel ricorso, secondo il Codice di Procedura Amministrativa, era stato chiesto al Presidente del Collegio di pronunciarsi in sede monocratica, considerata l’imminente entrata in vigore del provvedimento.
Tuttavia, il Presidente stesso ha chiarito che, avendo convocato il Collegio per il giorno 26 luglio, il “periculum in mora” che aveva spinto alla richiesta di pronunciamento in sede monocratica poteva considerarsi superato. Infatti, il TAR in sede collegiale si sarebbe espresso 6 giorni prima dell’introduzione dell’obbligo del cartello e solo due giorni dopo l’entrata in vigore dell’obbligo di comunicazione dei prezzi anche in diminuzione.
Pertanto, nessuna richiesta è stata respinta e il 26 luglio avremo il pronunciamento sulla sospensiva, prima di procedere con l’esame di merito.
È fondamentale sottolineare che il pronunciamento finale del TAR fornirà chiarezza sulla vicenda e sulle misure cautelari richieste. È importante evitare interpretazioni errate o frettolose basate su informazioni approssimative. Bisogna attendere il pronunciamento del TAR nel merito per avere un quadro completo della situazione.