
Nell’ambito di un’intervista rilasciata al Quotidiano di Puglia Taranto, il Colonnello Massimiliano Tibollo, Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Taranto, ha evidenziato l’entità del fenomeno dell’evasione fiscale nel settore dei carburanti. Secondo i dati raccolti dalle attività condotte dai militari della Guardia di Finanza, sono stati sottratti ben diciotto milioni di euro alle casse del Fisco nei primi dieci mesi del 2023.
Questo dato rappresenta il punto focale del bilancio di tale periodo e sottolinea l’importanza di affrontare con decisione il problema dell’evasione fiscale nel settore dei carburanti, un cancro che erode risorse pubbliche in maniera significativa. In Italia, l’evasione delle accise è stimata ogni anno a oltre un miliardo di euro, costituendo una voce rilevante nei conti dello Stato che ammontano a 25 miliardi di euro.
Il Colonnello Tibollo ha sottolineato l’urgenza di regolamentare rigorosamente il settore, permettendo l’operatività solo a soggetti autorizzati dall’Amministrazione Finanziaria, tra cui depositi fiscali, impianti di distribuzione e soggetti commerciali. Tale regolamentazione è essenziale per combattere il dilagante fenomeno dell’illegalità contrattuale e fiscale, un problema che coinvolge anche la provincia di Taranto.
Le attività di contrasto all’evasione fiscale nella provincia jonica sono state intensificate, con 81 interventi condotti dalla Guardia di Finanza nel corso dell’anno. Questi interventi sono frutto di un controllo capillare del territorio, mirato a individuare segnali di frode ai danni dello Stato. Il risultato di tali indagini ha rivelato un’evasione delle accise di quasi diciotto milioni di euro solo a Taranto e provincia.
Il Colonnello Tibollo ha dichiarato che il contrasto all’evasione delle accise rappresenta uno dei principali fronti di azione della Guardia di Finanza, finalizzato a garantire la completa osservanza della normativa di riferimento e a vigilare sul regolare pagamento delle accise.
Le attività di controllo si concentrano non solo sul corretto pagamento dei tributi ma anche sul regolare funzionamento dei sistemi di erogazione, la qualità del prodotto venduto e la trasparenza dei prezzi per i consumatori. Inoltre, sono stati individuati casi di frodi legate a prodotti energetici a tassazione agevolata destinati all’agricoltura, con il coinvolgimento della criminalità organizzata.
Il Colonnello Tibollo ha concluso sottolineando l’importanza di contrastare le frodi alle accise che causano gravi danni alle entrate dello Stato e comportano distorsioni nella libera concorrenza, anche a causa delle infiltrazioni delle organizzazioni criminali. La lotta ai “predoni delle accise” continua a essere un fronte caldo, e le azioni delle Fiamme Gialle sono cruciali per preservare l’integrità del sistema fiscale nel settore dei carburanti.