Figisc, ci sono spazi per mediare o si vuole solo “vincere facile”?

La presentazione il 15 maggio dei contenuti del disegno di legge per la riforma del settore, elaborato da MIMIT e MASE ha suscitato forte preoccupazione nella categoria dei Gestori carburanti. A esprimere il contesto di queste preoccupazione è Giorgio Moretti di Figisc, in un artolo pubblicato su FIGISC NEWS dal titolo “CI SONO SPAZI PER MEDIARE O SI VUOLE SOLO “VINCERE FACILE””?

Moretti analizza criticamente il potenziale impatto che emerge dai contenuti (ma non del testo) dello schema di ddl di “riforma del settore della distribuzione di carburanti e ristrutturazione della rete”, evidenziando, con una serie di argomentazioni e domande, come questo sembri favorire gli interessi forti a scapito dei gestori e delle associazioni di categoria. 

Si riporta di seguito, in maniera integrale, l’articolo di Moretti: 

Su questo stesso sito, in data 26 aprile, si leggeva in un articolo redazionale che «dopo lunghi mesi di confronto al tavolo di filiera per trovare una qualche convergenza su razionalizzazione della rete e contrattualistica, sembra di dover intuire che il vero obiettivo unilaterale di tutto codesto lavoro sia condensabile nello “sdoganamento” dell’appalto e nella “internalizzazione” dell’organizzazione della distribuzione finale».

Dopo la presentazione del 15 maggio dei contenuti (ma non del testo) dello schema di ddl di «riforma del settore della distribuzione di carburanti e ristrutturazione della rete», predisposto da MIMIT e MASE, si può solo confermare in pieno come certezza quella che venti giorni prima era ancora solo impressione suggerita dall’andamento del confronto tra le componenti della filiera.

A conferma di un tanto – a parte quanto previsto dalla slide n. 4 «Disciplina dei rapporti contrattuali in tema di gestione degli impianti di distribuzione – Rapporti economici di secondo livello», che rimanda all’applicazione di parametri medi nei casi di mancata sottoscrizione degli accordi economici -, nella slide n. 5 si legge testualmente che «Si tipizza il contratto di appalto con prescrizioni minime per contratti di affidamento di determinati servizi a valle delle forme di gestione già tipizzate dal Legislatore» e nella slide n. 6 si declinano le medesime “prescrizioni minime”. Dalla presentazione (non sappiamo se il testo ne contenga un riferimento) non è tracciabile accenno veruno alle pur numerose proposizioni in tema contrattuale contenute nelle risoluzioni parlamentari (nn. 7-00105, e 7-00050) approvate dalla Xa Commissione della Camera dei deputati verso fine ottobre 2023. Questo, pertanto, è tutto lo spazio dedicato alla materia della contrattualistica, e le due ultime slide citate ne costituiscono, quindi, il core business.

Appare opportuno soffermarsi, oltre che sull’incipit «si tipizza il contratto di appalto», sul successivo inciso «contratti di affidamento di determinati servizi a valle delle forme di gestione già tipizzate».

Mentre il “contratto di appalto” non abbisogna di interpretazioni, come interpretare il concetto di “a valle” che ci desta più di qualche, diciamo, perplessità? E cosa significa “si tipizza”?

Ciò che si sostanzia (e riguarda già una parte significativa della rete) nel concreto è che

a) l’azienda A proprietaria degli impianti affida in gestione ad un soggetto B – da essa in parte od in tutto controllato (ossia di diretta emanazione) – parte, o in prospettiva l’intero, della propria rete, integrando così un “affidamento a terzi”, di cui all’articolo 1, comma 6, del D. Lgs. 32/1998 (« La gestione degli impianti può essere affidata dal titolare dell’autorizzazione ad altri soggetti»);

b) il soggetto controllato B affida determinati servizi ad un ulteriore soggetto C in forza di un contratto di appalto.

In codesto gioco di prestigio, basato su un cambiamento spregiudicato di paradigma che non sembra sollevare dubbi da parte dell’Esecutivo, la proprietà integra, sia pure in palese sovrapposizione, una duplice legittimità, in quanto la gestione diretta è fuori da ogni discussione, e quella affidata a terzi è normata dalle leggi di settore.

Domanda 1: Nella fattispecie, l’affidamento al soggetto B (integralmente o parzialmente controllato da A) sembrerebbe rientrare nelle “forme di gestione già tipizzate”, mentre l’affidamento al soggetto C costituirebbe un addendum “a valle” delle medesime forme di gestione, da regolarsi con il contratto di appalto?

Domanda 2: Il fatto che, casualmente, il soggetto B sia integralmente o parzialmente controllato da A può definirsi conforme al concetto di “affidamento ad altri soggetti”?

La “tipizzazione” è un concetto che forse va letto in un contesto normativo e in quadro relazionale più complesso: le tipologie contrattuali, infatti, originano ai sensi dell’articolo 17, comma 2, legge 27/2012, «previa definizione negoziale di ciascuna tipologia mediante accordi sottoscritti tra organizzazioni di rappresentanza dei titolari di autorizzazione o concessione e dei gestori maggiormente rappresentative, depositati inizialmente presso il Ministero (omissis perché la denominazione originale è cambiata) entro il termine del (omissis perché il termine originale è obsoleto) e in caso di variazioni successive entro trenta giorni dalla loro sottoscrizione». In questo senso la “tipizzazione” è l’aspetto diciamo terminale di un processo di concertazione nell’ambito della contrattazione collettiva.

Nel contesto “monocratico” delineato da A che affida la gestione a B, che altro non è che l’altra faccia di A, e B che appalta a C i servizi marginali a basso tenore imprenditoriale (e si specifica che si sta usando un eufemismo) non pare proprio ricorrano né contrattazione collettiva, né concertazione.

In sostanza, la controllata dell’azienda diventa “gestore” e il gestore diventa “appaltatore”.

(Ma, per puro paradosso, magari si potrebbe immaginare che il soggetto B vada “tutelato” con una contrattazione collettiva e che si costituiscano delle organizzazioni di rappresentanza di B…, o che le attuali organizzazioni, non avendo più modo di tutelare i singoli soggetti C, diventati appaltatori, assumano la funzione di rappresentare questi “nuovi” gestori…)

Domanda 3: Nella fattispecie, “tipizzare” significa forse, più rudemente, “sdoganare” ex lege e conferire definitiva legittimità al di fuori di ogni necessaria concertazione?

Pare, insomma, che se ci atteniamo alla presentazione, codesto schema di legge, rispetto al nodo della contrattualistica, è caratterizzato o da una notevole approssimazione e confusione anche giuridica sugli aspetti delle norme di settore o da un frettoloso intervento – mutuiamo dalla terminologia degli architetti – “brutalista”, chiaramente ispirato dagli “interessi forti”.

Sulla complessa partita del disegno di legge, che tratta di razionalizzazione della rete e non solo dei contratti, scrive STAFFETTA – premettendo che si tratta di mettere “definitivamente da parte l’idea che la rete carburanti sia, con la transizione, un’infrastruttura a perdere” – che “Insomma, non è esagerato dire che con questa riforma è in ballo il futuro della rete carburanti. Chi ha visione strategica deve saper costruire mediazioni”.

Tutti ne sono consapevoli.

Ma si pongono almeno due temi, diciamo così, di propensione ad un approccio costruttivo:

a) il primo riguarda le aziende petrolifere che sembrano interessate più che alla mediazione a voler “vincere facile” – forse perché hanno già in mano il biglietto vincente – ottenendo, con una sola mano, il molteplice obiettivo di “proletarizzare” il gestore al rango di mero prestatore d’opera subalterno, di scardinare le vecchie norme di settore, ponendo le basi per il loro completo accantonamento, e di umiliare le associazioni di categoria, verso le quali è fin troppo manifesto il fastidio di dover trattare;

b) il secondo riguarda il Governo, che può scegliere di consentire il definitivo squilibrio dei rapporti nella filiera a favore degli interessi forti od esercitare una funzione di mediazione per contemperare anche la salvaguardia della dignità della parte più debole.

In questa partita, si vuol dire, non è alla categoria dei gestori che si deve chiedere l’ennesima prova di responsabilità (di rinuncia) e disponibilità a negoziare: questa parte ha già dato, e da sempre.

Ed infatti siamo arrivati a questa ultima spiaggia.

G.M.

Sottoscrivi
Notificami
guest
25 Commenti
più vecchi
più nuovi più votati
Feedback in linea
Vedi tutti i commenti
PIPPO
PIPPO
4 mesi fa

 questa parte ha già dato, e da sempre.
Ed infatti siamo arrivati a questa ultima spiaggia. Questo lo dice il sindacato
IO come gestore mi chiederei :come siamo arrivati a questa ultima spiaggia , perché e come ci siamo arrivati
Siamo arrivati perché negli ultimi 10 anni ,mentre le C P ,progettavano il “futuro ” naturalmente tutto a loro favore ,copiando le strategie delle P Bianche , il paragrafo sopra lo spiega bene A da a B ,B lo cede a C inventando nulla di nuovo ,ma spingendo il gestore a forme di contratto capestro , contratti già esistenti e applicati dalle P B 1200 € al mese 5 Millesimi pro litro ,fine del Cipreg .
Come siamo arrivati a questa situazione ? a mio avviso perchè non ,o non si è voluto capire cosa stava succedendo ,si pensava che non potesse avvenire ,il gestore è indispensabile ,è il baluardo dei P V ,senza non si va avanti pensavano quelli che oggi ricevono la letterina di nuovo contratto ,Mentre qualcuno diceva ,attenti le P B sono solo la prova di come sarà il futuro e le C P le imiteranno :Deriso come povero scemo
Questa è la pura realtà
Cosa si poteva fare ? intanto avere una strategia ,un programma ,una proposta da portare alla controparte ,proposta con la quale il ruolo del gestore fosse messo in primo piano ,un P V un gestore ,margini degni di quel nome e non elemosine !!!
Oggi cosa succederà ? si andrà a negoziare solo sulle proposte delle C P naturalmente al ribasso ,Magari spacciando come risultato positivo un contratto o un trattamento economico nefasto ,cosa già sentita peraltro
Fino a oggi ,a parte ,qualche riunione ,tavolo ,incontro spacciato come vittoria Da parte gestori e sindacato non ce stata nessuna proposta ne Minaccia ,e come vedere affondare la barca e non fare nulla per cercare di non affogare ,e alla fine dire :a be va tutto bene siamo arrivati all ultima spiaggia abbiamo perso tutto ,ma siamo vivi .Io questo non lo accetto ,la barca ha un capitano e il capitano è responsabile del naufragio Un saluto

Timpani
Timpani
Rispondi a  PIPPO
4 mesi fa

Caro Pippo, evito di risponderti sugli argomenti che usi come la solito, sarebbe ormai inutile da parte mia, visto che abbiamo fatto recenti assemblee proprio , immagino, vicino a te a potevi anche degnarci della tua presenza. In ogni caso, un dato ufficiale che non si puo’ discutere : in Italia ci sono piu’ di 22 mila impianti ( reali non i dati che il ministero divulga) e le gestioni dirette sono meno di 7 mila . Il che significa che ci sono piu’ di 15 mila gestori veri ed autentici. Per tutti questi e non solo ( anche per tentare di tutelare gli altri in appalto e riportarli ad un degno contratto ) dobbiamo fare le battaglie .Nulla è perduto !!. Ci sono momenti per “trattare” ed altri per lottare. Abbiamo speso forse troppo tempo per trattare ( e non abbiamo spacciato per vittoria questa trattativa con le controparti : finiscila di darci degli “spacciatori”) . Ora è il momento di ribellarsi..

PIPPO
PIPPO
Rispondi a  Timpani
4 mesi fa

Buon giorno Timpani
Intendevo come spacciatori far passare una cosa per un altra .
Far passare decine di incontri per delle vittorie e poi sentire dire che siamo alla deriva ,siamo all ultima spiaggia ,be mi sembra una presa per
Io ho fatto solo un analisi ad oggi e le assemblee servono a poco se la discussione è come questi articoli e sinceramente fare 125 kilometri per questo anche no
Poi penso lo capiscano tutti che il mio incitamento è sul come e quando lottare cosa che dice anche lei rispondendo alla mia
Lei usa le parole battaglia ,lottare ,ribellarsi ,come anni fa diceva “E’ ora di lottare ” se lo ricorda ? quindi perché dice che mi evita visto che diciamo le stesse cose ? Per salvare quei 22000 gestori che da anni aspettano e sperano e visto il risultato ci vorrebbe una magia per salvare qualcosa !!! Voi dite che siamo all ultima spiaggia non io !!! io lo dico da anni che se si continua cosi saremmo fottuti .Certo io o altri siamo cretini ,ma oggi CI date ragione !!! Lei risponde a oleobliz con quello fatto nel1981,1984, 2000 ,ci parla di cose di 24 anni fa dove molti gestori non cerano, non conoscono e negli ultimi cosa avete fatto ?vista la situazione In ogni caso evita sempre di dire quali strategie ,quando e come inizierà la lotta ,quali proposte accetterete e quali no ,quale contratto è per voi legittimo e quelli insindacabili
Queste sono le risposte da dare ai gestori !! ci vuole un papiro più piccolo di quello sopra per dirlo
Forse stiamo dicendo le stesse cose ma TI secca che un semplice gestore pensi ,sia capace di pensare ,cosi come alle compagnie petrolifere Un saluto

Timpani
Timpani
Rispondi a  PIPPO
4 mesi fa

Adesso stai esagerando caro Pippo. Frena la lingua ! Rileggiti la frase finale e cerca di evitare per il futuro di accomunare me o qualche altro alle compagnie petrolifere, immaginando che i gestori siano incapaci di pensare e di valutare. E con questo chiudo con te, ormai hai superato ogni limite. La tua polemica puoi metterla al servizio delle tue manie di grandezza. Accuse, accuse ed accuse, solo questo sai scrivere e questo vorresti infondere nella gente. Le tue polemiche sull’attuale governo, le solite insinuazioni ! . Non hai scusanti, se non la tua inguaribile voglia di battere sulla tua tastiera facendo il grillo parlante. Potrai scrivere quanto vuoi, non impegnero’ un altro secondo a rispondere alle tue basse considerazioni.

Stefano v
Stefano v
Rispondi a  Timpani
4 mesi fa

Concordo

PIPPO
PIPPO
Rispondi a  Timpani
4 mesi fa

Caro Timpani non ho mai ,mai!!!!! detto che considero i gestori dei cretini perché IO ;MIO figlio siamo gestori !!!!
IO non ho manie di grandezza ,se le avessi non farei il gestore da 35 anni ,forse avrei fatto il sindacalista ,Quali sarebbero le accuse che TI ho fatto !! ho detto esattamente quello che TU hai detto e se da sindacalista NON accetti le critiche e le chiami accuse sono cazzi tuoi ,cambia lavoro e cosa centra il governo ? quali insinuazioni ?Non ho scusanti ? Voi ,le avete come sindacato ? e visto che no impegnerai il tuo tempo a rispondere mi dispiace ,forse vi servono solo chi vi elogia ,vi osanna ,e se non rispondi a me ,dormirò lo stesso ,rispondi agli altri 21199 gestori digli in faccia di come siamo arrivati all ultima spiaggia !!!! cosa e chi ci ha portato a questo ,!!!rispondi alle domande anche se scomode !!! quelle che TI ho chiesto sopra !!!E Te lo dico sinceramente ,sono 20 anni che non muovete foglia ,oggi le conseguenze e se per i gestori sarà l ultima spiaggia lo sarà anche per Voi ,o no Sempre un saluto

oleoblitz
oleoblitz
Rispondi a  PIPPO
4 mesi fa

alea iacta est………….siamo alla curva finale, che dire??? qualunque cosa dico mi becco voti negativi, non tutti puoi accontentare!!!!!! mi chiedo e se fossero stati chiusi tanti impianti quanto per raggiungere la media europea (sigh) saremmo in questa situazione? a mio modesto avviso NO…..per la semplice ragione che gli impianti rimasti sarebbero stati più redditizi e ora in questa transizione (sigh sigh) avrebbero avuto più margine di manovra e più facile finanziamento. insomma si doveva applicare lo stesso sistema delle farmacie e/o tabaccai, numero chiuso di licenze (un tot per migliaia di abitanti) e NON aperture selvagge anche delle varie GDO, una giungla in nome della concorrenza, uno stillicidio di gestioni, un impoverimento di tutta la categoria. insomma sig. TIMPANI l’errore è a monte, nel DNA del sistema, è un peccato originale ora non più sanabile, fate pur tutte le guerre ma nutro sempre tanti dubbi, le lotte si dovevano fare a suo tempo, il nostro mondo mutava e nessuno se ne accorgeva…..oppure…..vabbè meglio tacere……

Timpani
Timpani
Rispondi a  oleoblitz
4 mesi fa

Caro Oleoblitz, provo a indicare tre passaggi che negli anni hanno determinato questa situazione : 1981, col Protocollo Ammassari (Direttore Generale del Ministero dell’Industria come si chiamava allora) la Categoria riesce a “bloccare” sia la liberalizzazione dei prezzi che della rete che le aziende multinazionali americane ( Esso in primis ma c’era anche la Gulf e la Texaco) volevano a tutti i costi ottenere dal Governo Italiano. La liberalizzazione dei prezzi, sulla spinta delle pressioni anche delle neonata Antitrust Europea e quella italiana, avverrà solo il 1 maggio 1994. Si riesce anche a bloccare fino a giugno 2000 la liberalizzazione della rete ( Decreto Bersani del 1998 con periodo transitorio) – mentre prima per aprire un impianto bisogna chiuderne almeno due – e già a fine 1989 nasce il primo Fondo Indennizzi.. GIugno 1999 , l’Antitrust apre una istruttoria che alla fine , nonostante poi il Consiglio di Stato modifica in parte la sentenza , impedisce per il futuro di fare Accordi “orizzontali” vale a dire tra Unione petrolifera, Associazione dei Retisti e Sindacati, obbligandoci a fare accordi con ogni singola azienda. E quindi una ulteriore picconata al sistema, almeno per quanto mi riguarda.
Sono anni che lottiamo , che combattiamo conto poteri che solo eufemisticamente possiamo definire “forti” . Se non avessimo combattuto prima , se la Categoria non avesse combattuto prima, i processi sopra descritti sarebbero giunti molti ma molti anni fà. Il DNA della nostra categoria, come lo chiami, è quello di essere un fenomeno del tutto anomalo rispetto non solo alla Europa, ma nel Mondo : esistono i Gestori, razza mai esistita nel resto del Pianeta.

Stefano v
Stefano v
Rispondi a  Timpani
4 mesi fa

Perfetta analisi sull’importanza delle azioni sindacali che molti ignorano o fanno finta di non ricordare.Senza il sindacato la categoria sarebbe scomparsa 25 anni fa’ , ora esisterebbero SOLO presidianti e lavaggisti.

oleoblitz
oleoblitz
Rispondi a  Stefano v
4 mesi fa

caro Stefano v per favore lascia stare analisi sulle azioni sindacali …..la baracca sta bruciando e noi qui a filosofeggiare sul grande passato dei gestori e sindacati.

oleoblitz
oleoblitz
Rispondi a  Timpani
4 mesi fa

come storico è invidiabile…bisogna dire grazie ad un certo MATTEI (supercortemaggiore- AGIP) se le compagnie americane non passarono in Italia (Mattei era già morto ma lasciò una grande eredità)…Texaco se ne andò e gli impianti li prese Tamoil come la Mobil diventò Q8….tutta roba che non dice più nulla. vorrei tanto colloquiare del passato, e dire a quei due cretini che mi danno il segno meno, tanto per fare, sono sempre parte di quelli che mi infamavano con predicavo la vera ristrutturazione RETE…8000/10000 impianti chiusi, era per salvare il salvabile, inutile scrivere quando fanno tutti i sapientoni nel mentre la categoria subirà una batosta storica a cui nessuno fregherà nulla. giusto per parlare nel 1981 quando i benzinai facevano sciopero erano potenti tanto da essere prima notizia nei telegiornali, Sig Timpani mi dica Lei…..ora siamo ancora potenti? e perchè non lo siamo più? un saluto

Roberto Timpani
Roberto Timpani
Rispondi a  oleoblitz
4 mesi fa

Siamo stati ” potenti” anche allo sciopero di gennaio 2023 quando siamo stati sulle prime pagine dei giornali e dei telegiornali per giorni finché siamo diventati la seconda notizia quando hanno arrestato Messina Denaro . Anzi , secondo me , lo avevano arrestato da giorni e lo hanno rimesso in circolazione proprio per sminuire la nostra protesta . Caro Oleoblitz♑, basta con la nostalgia . Oggi siamo quello che siamo e cerchiamo di lottare e di informare la categoria . Il sindacato , piaccia o no, non si fa sui social o sulle chat o sparando slogan .. bisogna stare in mezzo alla gente , capire ed ascoltare .

PIPPO
PIPPO
Rispondi a  oleoblitz
4 mesi fa

No caro mio non devi tacere e più” negativo” prendi meglio è vuole dire che hai ragione In torto sono chi pensa che tappandosi naso e orecchi si sia salvi Quando dicevi anni fa chiudere da subito 8000 impianti ti davano del cretino ,oggi che si deve ristrutturare la rete e il resto passare a nuovo contratto ? chi sono i cretini ? Oggi siamo un fenomeno anomalo ,razza mai esistita nel resto del Pianeta. Detto da un sindacalista che ci rappresenta mi fa sorridere

Timpani
Timpani
Rispondi a  PIPPO
4 mesi fa

Non rappresento certo te caro Pippo. Pensi di esser abile a trasferire frasi e concetti ed utilizzarli come meglio credi.
Mi vergogno pure a risponderti.

Stefano v
Stefano v
Rispondi a  Timpani
4 mesi fa

io non tengo in considerazione il Sig.P da una settimana dopo che ha usato dei termini maleducati a un mio post.Saluti Sig. Timpani

oleoblitz
oleoblitz
Rispondi a  PIPPO
4 mesi fa

ciao Pippo tranquillo non è che preferisco zittirmi è che non posso dire tanto….comunque ti saluto, hai messo troppe volte il dito nella piaga…infatti guarda le reazioni….sorriso

SALVATORE
SALVATORE
4 mesi fa

In natura la chiamano l’estinzione della specie si di questo si tratta in quanto il progetto era fin troppo evidente ,le compagnie lo scritto e lo ripeto con i gestori non vogliono più averci a che fare il gestore non deve più avere nessuna rilevanza sui loro impianti e con il discorso dei contratti di appalto e di internalizzazione rientreranno dei loro impianti e in questo modo eliminano le gestioni e di conseguenza la categoria, cosi facendo tornano in possesso dei loro impianti e faranno i loro affari senza più la rottura di palle delle gestioni, e poi non aspettiamoci che il governo o le compagnie o chi per loro dimezzino il numero degli impianti come chiedono alcuni di noi scrivendolo tutti i giorni sul portale, perché loro sono proprietari e non hanno nessun interesse alla chiusura e tantomeno a dare un indennizzo e come darsi la zappa sui piedi, per non usare un altro termine….. ci lasceranno morire molto lentamente ho per fallimento oppure gli consegni le chiavi prima che sia troppo tardi, questi hanno un potere enorme … e state tranquilli che lo faranno valere!!!!! e chiudo dicendo quello che disse la Marchesa camminando sugli specchi, la Vedo Nera????

Stefano v
Stefano v
Rispondi a  SALVATORE
4 mesi fa

Visto che è così non capisco perché continui a scrivere?

SALVATORE
SALVATORE
Rispondi a  Stefano v
4 mesi fa

Qui ogni uno esprime la sua opinione e il proprio punto di vista per quanto riguarda la situazione attuale della categoria, non capisco la risposta, per caso ti ha irritato perché ho fatto una disamina dell’ attuale contesto e non si vuole vedere la realtà delle cose come attualmente sono???? ma non prenderla a male e ricordati che siamo tutti nella stessa barca e chi te lo dice non sta meglio di te ma anzi….. capito!!!!!

SALVATORE
SALVATORE
Rispondi a  Redazione GC
4 mesi fa

Quello che scrivete è condivisibile e dico che analizzando il contenuto il discorso fila, e aggiungo che se oggi siamo arrivati a questo punto le responsabilità sono di tutti coloro che fanno parte di questa categoria nessuno escluso , e se oggi abbiamo delusione e tanta rabbia è anche demerito di noi gestori che non siamo esenti da colpe ,non siamo stati coesi uniti e che quando si doveva scioperare per far valere un nostro diritto la maggior parte di noi faceva i cavoli suoi invece di essere solidali fra di noi solo per vendere qualche litro in più se ne fottevano dei loro colleghi , e comunque allora la figura dei gestori contava …. e diciamo che bene o male si viveva dignitosamente e la pagnotta la portavi a casa e se ci sapevi fare anche qualcosa in più , ma poi sono saltate fuori le pompe bianche che piano piano si sono presi una cospicua fetta del mercato con la politica dei super sconti, che hanno messo in crisi le gestioni e in questo modo liberalizzando il mercato hanno creato lo scompiglio nel settore mettendoci uno contro l’altro con contratti capestro ecc , e chiudo dicendo che se vogliamo analizzare la situazione che stiamo vivendo va fatta con onestà a 360 gradi !!!!

Stefano v
Stefano v
Rispondi a  Redazione GC
4 mesi fa

SE lo stesso fervido LINGUAGGIO qualcuno lo usasse invece che contro il sindacato CONTRO I POTERI FORTI (I VERI COLPEVOLI)magari sotto la sede con uno striscione SAREBBE MOLTO PIU’ COSTRUTTIVO.

Last edited 4 mesi fa by Stefano v
PIPPO
PIPPO
Rispondi a  Redazione GC
4 mesi fa

E si quando qualcuno è scomodo si banna ,G C è diventato un sito esclusivo per chi deve dire solo sissignore Complimenti

SALVATORE
SALVATORE
4 mesi fa

Cari colleghi capisco perfettamente che la situazione che stiamo vivendo in questo momento non è delle migliori, e che tutto questo per noi è molto mortificante e non ci lascia per nulla tranquilli , ma ora bisogna cercare di non litigare tra di noi arrivando ad insultarci l’uno contro l’altro , perché cosi non si fa altro che il gioco delle compagnie, tutto questo a noi non giova assolutamente ci facciamo solo del male ,senza coesione non otterremo nulla e non raggiungeremo nessun risultato , e aggiungo che solo uniti potremo ottenere qualcosa…. altrimenti per la nostra attività sarà la Fine….