Nel programma normativo per il secondo semestre del 2024, il Governo italiano, insieme al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ripropone il disegno di legge (D.D.L.) per razionalizzare il settore della distribuzione dei carburanti. E’ quanto si legge nelle slide presenti sul sito del Governo per il programma normativo semestrale del Governo elaborato tramite la piattaforma AGENDATTIVA
Il disegno di legge seguirà un iter con esame unico, prevedendo un termine per la richiesta di iscrizione in Consiglio dei Ministri, a cui seguiranno consultazioni pubbliche. Questo dialogo sarà esteso ai principali attori del settore, inclusi stakeholder e associazioni rappresentative della distribuzione di carburanti, per raccogliere proposte e considerazioni utili a migliorare l’efficacia della normativa.
Nonostante l’attuale impasse, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy è pronto a rilanciare i lavori sulla riforma. A questo punto si ci chiede se riuscirà a trovare una soluzione condivisa, superando divergenze e difficoltà emerse nel corso della fase precedente? Nella partita si è aggiunta anche la gestione delle accise oltre all’equilibrio nel rapporto tra compagnie petrolifere e Gestori in entrambi i casi una priorità strategiche che non può più essere ignorata.
Si auspica, pertanto, che il lavoro possa riprendere nelle prossime settimane, con il fine di varare una riforma che garantisca trasparenza, equità e sostenibilità nel settore carburanti, senza tralasciare gli interessi dei consumatori e dei lavoratori del settore.
Intanto, il 14 novembre a roma -hotel nazionale- i gruppi dirigenti di Faib-Fegica-Figisc/Anisa si riuniranno con all’ordine del giorno la calendarizzazione di una prima chiusura degli impianti su strade ed autostrade contro la diffusione indiscriminata degli appalti e la precarizzazione del settore.
Questi del governo ci riprovano ancora una volta con la stessa filastrocca o litania della volta scorsa mettendoci dentro la questione delle accise , con l’aggiunta di altra carne al fuoco con l’intento di non irritare le compagnie petrolifere e cercando in qualche modo di far accettare la polpetta avvelenata ai pochi gestori rimasti con le loro rappresentanze sindacali…, si cari colleghi perchè di questo si tratta, in quanto questi non mollerano di una virgola come fecero nell’Iincontro precedente rimanendo arroccati sulle loro posizioni concedendo nulla o quasi premendo soprattutto sui loro contratti di appalto una roba da poveri miserabili sfruttando coloro che ancora fanno parte della categoria con tutte le problematiche che in questi ultimi anni si sono aggiunte, e voglio far notare che comunque il loro obbiettivo lo stanno mettendo in atto, e se avete constatato negli impianti si vedono molti exstracomunitari, con condizioni che potete immaginare…. quindi il tempo gioca al loro favore per raggiungiere il loro scopo???