Urso, il ministro noto per il leggendario cartello del prezzo medio regionale che ha avuto l’onore di essere bocciato sia dall’Antitrust che dal Consiglio di Stato, ha annunciato con grande entusiasmo di voler portare in Consiglio dei Ministri, giusto prima della pausa di Ferragosto, il disegno di legge di riforma della rete dei distributori di carburanti. Forse il vero obiettivo del Ministro Urso, oltre a favorire le grandi compagnie petrolifere (perché, si sa, hanno proprio bisogno di una mano!), è anche quello di rovinare quei pochi giorni di vacanza che i gestori con contratti regolari hanno ancora il lusso di godersi.
La riforma della rete dei distributori secondo il ministro conterrà “non solo incentivi per l’elettrico, ma anche per i biocarburanti”. “Nel piano incentivi auto che è in vigore – ha spiegato poi Urso a margine dell’assemblea di Assogasliquidi – abbiamo ritenuto di destinare risorse anche al gas liquido.
Nella legge quadro di riordino del settore dei carburanti che mi appresto a portare in Consiglio dei ministri, d’intesa col collega Pichetto (dell’Ambiente e sicurezza energetica, n.d.r.) , prevediamo un riordino per incentivare i punti di ricarica elettrica, ma anche i punti distribuzione dei biocarburanti, che sicuramente sono una strada importante e significativa, sulla quale dobbiamo indirizzare la nostra Europa”. “Noi siamo assolutamente convinti – ha detto ancora il Urso -, come lo sono le nostre imprese e i nostri cittadini, della necessità che l’Europa riveda tempi e modalità per la transizione ecologica, per coniugare la sostenibilità ambientale, alla quale tutti crediamo, con la sostenibilità economica e sociale del sistema Europa”. “Nella parte finale della precedente legislatura europea – ha concluso Urso – siamo riusciti a modificare dossier importanti, sulla linea della neutralità tecnologica, come dell’Euro 7 nel settore dell’auto e come quello del packaging.
Su questa strada dobbiamo insistere con più forza, perché più forte è il governo italiano nelle istituzioni europee e perché più forti sono la ragione e il buon senso nel parlamento europeo che i cittadini europei hanno recentemente eletto”.
La speranza è che, come nei precedenti annunci, il Ministro abbia usato lo slogan della riforma per dare, come direbbero i latini, “panem et circenses” al popolo. Ovvero, un po’ di pane e spettacolo per distrarci dai veri problemi. Dopotutto, perché preoccuparsi di soluzioni concrete quando possiamo avere grandi parole e promesse scintillanti? In attesa di ulteriori sviluppi (non certo favorevoli alla nostra categoria), prepariamoci a goderci (si fa per dire…) lo spettacolo di illusionismo politico che solo un maestro del calibro di Urso può offrirci!
Impossibile fare riforme in questo settore, siamo una categoria debole.
Di più non se po.