La testimonianza di Franco gestore storico, figlio d’arte, oggi escluso da un futuro che aveva contribuito a costruire

La testimonianza di Franco, gestore storico, figlio d’arte, oggi escluso da un futuro che aveva contribuito a costruire.

Anche per Franco è arrivato quel giorno che ogni gestore spera di rimandare almeno fino al giorno della pensione e con la tranquillità economica che la difficoltà di questo mestiere dovrebbe dare come ricompensa: la riconsegna delle chiavi. Un gesto semplice, prima o poi dovuto, ma che pesa come un macigno quando le cose non vanno bene. Dietro quel mazzo di chiavi spesso si chiude una vita intera, una storia che non è fatta solo di litri erogati, ma di relazioni, sacrifici, passioni e identità.

Franco è figlio d’arte, come ama definirsi. Nelle sue vene – lo dice con orgoglio – scorrono benzina e gasolio, come se fossero parte del suo codice genetico. La sua famiglia gestiva impianti sin dal 1939, “su una piazzetta del profondo Sud”. Era Avetrana il suo mondo, un luogo dove la stazione di servizio non era solo un punto vendita, ma un riferimento per l’intera comunità.

E i numeri parlano chiaro: quasi 2,8 milioni di litri di carburante venduti nel 2008, 150 quintali di lubrificanti, e poi l’epopea dell’ergmobile, quel piccolo operatore virtuale che, per qualche tempo, ha fatto parlare tutto il paese. Avetrana era connessa, grazie a lui.

Poi, il crollo. Nel 2013 il punto vendita chiude. E lì inizia la parte più dura: accettare un nuovo incarico lontano, a Lecce, per non far mancare nulla alla famiglia. “Nel maggio del 2014 – racconta – iniziavo questa nuova avventura tra mille paure”. E il bar, all’inizio desolato, diventa in pochi anni un punto di riferimento, grazie alla sua determinazione. Una storia di sacrificio, di chilometri percorsi ogni giorno, ma anche di soddisfazioni che “trasformavano la fatica in gioia”.

Poi di nuovo il baratro, nel 2025.

Franco apre la PEC, e lì dentro trova la fine. Una disdetta. Nessuno spazio per lui nel nuovo progetto IPlanet. Nessuna spiegazione vera. Solo un codice: PV455. Nessuna dignità. Nessun nome.

“Pensavo di andare in pensione con la mia creatura – scrive con dolore – e invece ora mi ritrovo senza impianto, senza lavoro, senza un futuro certo. E a 56 anni, senza nemmeno le risorse per fare la spesa.”

A nulla valgono gli anni di sacrifici, i dipendenti lasciati a casa, i TFR da pagare senza avere liquidità, le richieste economiche di chi, oggi, pretende persino il canone dell’ultimo trimestre senza restituire la cauzione versata undici anni fa.

“È tutto assurdo – scrive – ma il dolore più grande non è solo economico: è morale. È la sensazione di essere invisibile in un mondo che corre troppo in fretta e che ha dimenticato chi l’ha costruito mattone dopo mattone, litro dopo litro.”

Il racconto di Franco è il racconto di tanti componenti della categoria, molti dei quali  hanno fatto la storia della distribuzione carburanti in Italia. 

Un abbraccio alla categoria, conclude Franco ex IP service tang. Ovest di Lecce dir. Brindisi

E noi, come redazione, lo rilanciamo: a chi resiste, a chi lotta, a chi si spegne nel silenzio generale. A tutti quelli che, come Franco, hanno messo l’anima sotto ogni tettoia. Ricordando che non ci si deve isolare ma spesso può essere utile chiedere aiuto, per tempo…

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Luciano
Luciano
3 mesi fa

GESTOR1980 E DI IMPANTO CARBURANTE : Lavoratore al servizio di tutti tranne che di se stesso ,colui che ha avuto sempre bisogno di avere qualcuno che lo sostenga ,compagnia,sindacato ,scarica i propri fallimenti su tutti ,dal governo ai clienti mai su se stesso Ancora oggi crede di essere al 1980 mentre il mondo è cambiato Pretenderebbe di essere pagato per fare un servizio che lo stesso viene fatto da altri sistemi Oggi Il Gestordvrebbe pretende senza mai aver mosso un dito !!!!che qualcuno facesse quello che dovrebbe aver fatto lui ,LOTTARE PER IL POSTO DI LAVORO !!!QUANDO è stato l ultimo sciopero per i tuoi dritti ?telo dico io,poco tempo fa per il cartello del prezzo medio!!!non per la salvaguardia der reddito o del posto di lavoro !!!ma indetto da DUE sigle sindacali contro il governo Adesso andiamo a chiedere aiuto al sindacato ,lo stesso che naturalmente non ha mai colpa. naturalmente Se portiamo sulla ns pelle 20 anni di totale inefficienza ci sarà da chiedere di chi sono le colpe

SALVATORE
SALVATORE
3 mesi fa

Si può cominciare partendo dal fatto che gli impianti sono di loro proprietà e che non è un dettaglio da poco, a questi delle compagnie non gli frega un bel nulla per dirla con un termine garbato se tu benzivendolo in tutti questi anni di onorata attività hai creato una azienda che ha fatto in primis gli interessi di costoro e poi di conseguenza i tuoi,anche se ai fatto sacrifici notevoli investendo non solo dal lato economico ma anche del tempo che avresti potuto dedicare alla tua famiglia , ma a costoro non gli è mai fregato un bel C….o di niente a questi interessava solo il loro business e contro di questi non hai nessuna difesa sono troppo forti di te piccolo benzinaio, e non c’è sindacato o avvocati che possono tutelare e fare un qualcosa per te contro di questi , ed io parlo per esperienza personale e non per sentito dire chiaro!!!! e tutte le battaglie che si sono fatte negli anni per migliorarela nostra condizione nei confronti delle petrolifere non sono servite a a un bel ….. di niente questi hanno fatto i porci comodi loro fregandosene dei gestori, tanto è vero che tutto ciò si evidenzia dal trattamento che ci hanno riservato”a calci nel culo”e questo non è altro che una disfatta totale su tutti i fronti , e purtroppo la conclusione sta in un modo di dire…e la legge del menga chi c’è la in quel posto se lo tenga !!!!!

Ex-gestore Eni
Ex-gestore Eni
3 mesi fa

Purtroppo pochi hanno capito e continuano a non capire che il contratto di appalto può essere solo un ponte per superare una difficoltà e non può certo trasformarsi in un progetto a lungo termine. Che vuoi progettare o investire in un contratto che scade ogni anno?
La situazione va ribaltata.
Siamo noi che dobbiamo sfruttarli in attesa di sistemarci, quindi bene l’appalto, ma alla prima occasione li lasciamo con il cerino in mano a dover cercare un’altro servo con partita iva, e, guardandosi intorno, mi pare che il pollame cominci a scarseggiare con il livello che diventa sempre più scadente.

ANONIMO
ANONIMO
Rispondi a  Ex-gestore Eni
3 mesi fa

non sono d’accordo sul pollame che scarseggia, ma sono d’accordo sul livello sempre più scadente

SALVATORE
SALVATORE
Rispondi a  Ex-gestore Eni
3 mesi fa

Voglio solo rammetare a i miei colleghi o ex colleghi e coloro di noi ancora in attività sui loro impianti, che non abbiamo nessuna voce in capitolo e la cosa è palesata dal fatto che le attività che un tempo svolgeva il gestore, autolavaggio officina bar tavola calda non le esercita più e questo è uno dei motivi principali per il quale la figura del gestore è stata del tutto cancellata e quindi e concludo che noi sui loro impianti contiamo come il due di picche siamo ininfluenti non abbiamo nessuna importanza siamo irrilevanti!!!!

Luciano
Luciano
Rispondi a  SALVATORE
3 mesi fa

Esatto siamo irrilevanti. Cosa bisognerebbe fare per essere rilevanti? Primo smetterla di piangerci addosso. Mette in campo dei modi per diventarlo Pensiamo Cosa succederebbe se il primo Agosto scioperassero tutt i gestori ? Oppure si dloccassero i pagamenti pos ,o tutti in ferie ,o disdettadei contratti tutti contemporaneamente, oppure aumentare di 10 centesimi i prodotto dal 1 Agosto Cosa possono fare l or signori ,lasciarmi a casa ? Licenziarci tutti e chiudere migliaia di impianti ? ECCO CHE SIAMO DIVENTATI RILEVANTI Dare un calcio a un ciuauua ee facile provino con un mastino

SALVATORE
SALVATORE
Rispondi a  Luciano
3 mesi fa

Ascolta io concordo pienamente con quello che dici e credo che questo è chiaro ed evidente a coloro che scrivono su questa pittaforma o forum, ma quello che tu dici con tanta animosita non si può realizzare è un utopia in quanto non si è mai riusciti a combinare un bel nulla con scioperi annunciati e falliti sul nascere , con sindacati che ogni qual volta che si proclamava uno sciopero si andava in ordine sparso senza avere unione di intenti ,e poi noi gestori che non siamo più uniti come lo era nel passato negli ultimi anni abbiamo assistito ad un venir meno di certi valori e pensato solo al nostro orticello fregandosene altamente se tu scioperavi per un sacrosanto diritto, e ti ridevano dietro dicendoti che eri un pirla , in quanto non sarebbe cambiato un bel nulla e ci rimettevi solo del tuo,e quindi capisci che oramai è tardi per risollevare le sorti della categoria…io feci qualche giorno fa l’esempio di un esercito con solo gli alti comandi ma senza le truppe e quindi irrilevanti e concludo se siamo diventati dei chihuahua come dici tu queste sono le coseguenze che hanno portato alla fine alla disfatta di questa categoria ,e nè io e nè tu potremmo fare qualcosa???

Luciano
Luciano
Rispondi a  SALVATORE
3 mesi fa

E quindi mandiamo a far il brodo il sindacato vi tenete i 3 centesimi, continuate a piangervi adesso e non rompete più i coglioni .Mi viene da dire questo e certo con sciopero o altro non si è mai cambiato nulla !!!! Non li avete mai fatti!!!! Io sono un contratto atipico, quello che il sindacato osteggia ,e con il mio centesimi, spese di gestione ZERO!!! Netto guadagno più di un gestore a 3 centesimi Sono un ciuaua ma con le palle di un doberan Continuate a piangervi adesso e ascoltare chi in 20 anni vi ha fatto diventare nullità lavorative ,PS eri la società per la quale lavoro ha acquisito altri 20 P V via i gestori sottoinsieme dipendenti Saluti

SALVATORE
SALVATORE
Rispondi a  Luciano
3 mesi fa

Ti sei fatto delle domande e ti sei dato le risposte …. il mondo fara a meno anche dei gestori non te la prendere , lo chiamano progresso???

Luciano
Luciano
Rispondi a  SALVATORE
3 mesi fa

Bravissimo e.di sicuro non me la prendo è inevitabile il prgresso Pensa che come o ho già detto sono 15 anni ,uno dei primi a.subire il contratto di servizio o come cazzo si chiama .Oggi la cosa che mi fa incavolare e ridere è sentire sindacato e gestori i primi illudere i secondi illudersi il primo dicendo :cari gestori negli ultimi anni non siamo stati capaci di cavare un ragno dal buco ,non siamo stati un sindacato ma dei politici .Isecondi ,rei di pensare ,di essere indispensabili e credendo ai primi lo hanno preso in quel posto Nulla di male basta essere consapevoli e non prendersi giro non muore nessuno Si potrebbe risolvere il problema?certo già detto e spiegato Sciopero ad oltranza ,aumentate il margine ,fatevi valere disdettate i contratti Queste sono le cose che farebbero tremare le compagnie ,il resto è solo noia emulsione Saluti da un vecchio gestore

SALVATORE
SALVATORE
Rispondi a  Luciano
3 mesi fa

Anche io sono un vecchio gestore e un giorno raccontero la mia storia di come funziona il sindacato e ne sentirai di porcherie che conbinano, ma ripeto prima o poi si tocchera questo tasto ….

Ex-gestore Eni
Ex-gestore Eni
Rispondi a  Luciano
3 mesi fa

Ti è sfuggito un particolare. Noi siamo sempre stati irrilevanti. Erano le compagnie che avevano bisogno di noi e facevano il possibile per trattenerci. Ora non serviamo più, siamo facilmente rimpiazzabili con i self e quindi ci trattano a pesci in faccia. Mettetevi in testa una cosa: l’unica difesa è rimasta la fuga (per chi può) tanto andrà sempre peggio.

Luciano
Luciano
Rispondi a  Ex-gestore Eni
3 mesi fa

Caro eni se aveano bisogno eravamo rilevanti per una buona gestione poi si sa che fine abbiamo fatto per colpa nostra e del sindacato non dimentichiamo Chi può scappi certo ma prova ad immaginare se scappassero migliaia di gestori in una sola volta Le cavallette una alla volta le schiacci a milioni vincono loro