
I fratelli pachistani di EG Group lasciano l’Italia, non senza aver lasciato dietro di sé una rete a marchio Esso che definire “fatiscente” è quasi un complimento. Ma la vera sorpresa non è tanto la loro uscita, quanto l’ingresso dei nuovi acquirenti: un consorzio di operatori italiani (Pad, Vega, Toil, Dilella e Giap).
Dopo la firma dell’accordo vincolante per l’acquisizione della rete italiana di EG Group, tra i gestori e i dipendenti cresce la preoccupazione. Le domande che arrivano alle organizzazioni sindacali si moltiplicano, segno che il bisogno di chiarezza e di tutele concrete è più urgente che mai.
I precedenti non rassicurano: i rapporti contrattuali avuti in passato con molte di queste società non hanno certo regalato notti serene ai gestori. Il rischio che la storia si ripeta è concreto.
Intanto è giusto chiarire che il “plenipotenziario” della cordata non potrà che muoversi dentro i confini della legge: gli accordi collettivi e contrattuali attualmente in vigore con EG continuano a valere e dovranno essere applicati dai nuovi proprietari. Una volta ottenuto il via libera definitivo dall’Antitrust (AGCM), è probabile – si spera – che si apra un confronto immediato con le organizzazioni di categoria, come già richiesto da Faib e Fegica.
Restano però dubbi pesanti:
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come verrà gestito il “coordinamento” tra società tanto diverse?
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davvero si esclude l’ipotesi di uno “spezzatino” della rete, vista la natura territoriale e localistica delle aziende coinvolte?
Il dubbio nasce dalla comunicazione diffusa da Vega Carburanti alla stampa, in cui si parla di quote di mercato future. Al momento la linea ufficiale sarebbe quella di mostrarsi come consorzio, escludendo lo spezzatino. Secondo quanto dichiarato da Agostino Apa, amministratore delegato di Vega Carburanti, il nuovo azionariato di EG Italia vede la stessa Vega Carburanti e Pad Multienergy di Brescia detenere ciascuna circa il 30% della società, Toil di Napoli intorno al 18%, e la quota restante suddivisa in parti uguali tra Dilella Invest di Bari e Giap di Modica.
Insomma, nonostante le lodi di molti giornali e di alcuni operatori che hanno celebrato il passaggio della rete Esso a società italiane, la preoccupazione di chi oggi deve confrontarsi con questa nuova realtà resta alta. E i precedenti, purtroppo, non offrono motivi per stare tranquilli.
Prevedo uccelli per diabetici….