Riforma carburanti, il settore ci riprova mercoledi 2 aprile

Il settore carburanti tenta una nuova accelerazione sul fronte della riforma. In programma per mercoledì 2 aprile alle 10:30 un nuovo appuntamento interassociativo presso la sede di Unem per provare a far ripartire un dialogo strutturato su uno dei temi più delicati: i contratti.

Nel menù dei lavori, la portata principale sembra essere proprio un nuovo testo dell’articolo 3, cuore normativo che dovrebbe definire con maggiore chiarezza i rapporti tra compagnie e gestori. Oltre a Unem, che ospita l’incontro, sono stati invitati al tavolo, Italiana Petroli, Assopetroli, Faib, Fegica e Figisc. 

Il nuovo appuntamento arriva a distanza di pochi giorni dal confronto svoltosi al Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy). Il focus sull’articolo 3 è tutt’altro che casuale: da mesi, infatti, proprio la questione contrattuale è al centro delle tensioni tra gestori e compagnie, con richieste da parte dei Gestori sempre più pressanti per norme più equilibrate, trasparenti e rispettose delle sia nazionali che di settore.

In ballo non c’è solo l’aggiornamento di un testo legislativo, ma la sopravvivenza di centinaia di microimprese che chiedono condizioni sostenibili per operare. Le associazioni di categoria hanno già manifestato che non si accontenteranno di un semplice maquillage normativo, ma puntano ad una vera e propria riforma strutturale.

Resta da capire se, questa volta, le compagnie petrolifere avranno il coraggio (e l’interesse) di guardare oltre le posizioni consolidate, per trovare un equilibrio duraturo a beneficio dell’intero settore.

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Giuliano
Giuliano
26 giorni fa

Nessuna notizia relativa all’incontro
O è meglio non sapere nulla

Salvatore
Salvatore
26 giorni fa

Nulla di nuovo sotto questo cielo, credo che la nostra battaglia contro l’arroganza delle compagnie petrolifere sia giunta alla fine ,per quanto mi riguarda il mio giudizio è questo senza se e senza ma, questo è il verdetto in quanto non c’è da illudersi basta guardarsi intorno e capire che la nostra sconfitta è palese, e guardiamoci intorno siamo circondati da cattedrali nel deserto gli impianti con le gestioni o il gestore sono quasi spariti del tutto e rimangono solo poche realtà con annesso personale, dove ancora è rimasto il servizio ma anche in questo caso sono contratti fatti direttamente con chi lavora all’interno e quindi è frutto di un accordo diretto con chi ancora resiste e accetta le condizioni che le compagnie impongono a costoro….e se qualcuno di noi pensa che non sia cosi è perchè non lo accetta e lo capisco benissimo facendone parte ma oramai il …il Dado è tratto e non si torna più indietro???

silvio corradi
silvio corradi
25 giorni fa

Quindi si sa di che morte morire o ci continuano a portare a spasso?

David
David
21 giorni fa

Nulla ancora?