Irregolarità in 15 impianti su 19 sono state riscontrate dalla Guardia di Finanza di Caserta all’esito dei controlli realizzate in tutta la provincia sulle cosiddette ‘pompe bianche’, stazioni di servizio indipendenti che non fanno parte del circuito delle più note compagnie di distribuzione di carburante e che sono in continuo aumento sul territorio.
In quasi il 90% degli impianti controllati le Fiamme Gialle hanno verificato la mancata corrispondenza del prodotto presente nelle cisterne rispetto a quanto indicato nei registri di carico e scarico. In particolare, complessivamente, è stata accertata un’eccedenza di gasolio per oltre 18 mila litri, un’eccedenza di benzina per circa 3 mila litri e di gpl per circa 1.500 Kg. In altri casi il prodotto era mancante.
L’ipotesi è che vi sia stata una commercializzazione «in nero» del prodotto, realizzando un’evasione d’imposta, e che il carburante sia di dubbia provenienza e qualità. Per questo motivo sono stati prelevati campioni di carburanti, che saranno analizzati per accertarne la qualità e la composizione chimica.
Due impianti sono stati inoltre posti sotto sequestro, uno in quanto privo di regolare certificato di prevenzione incendi, l’altro perchè operava senza aver istituito i prescritti registri di movimentazione dei carburanti commercializzati. Con il supporto dei funzionari dell’Unità operativa metrica della Camera di Commercio, è stata anche accertata in un caso l’errata taratura delle colonnine di erogazione; in altri cinque casi, invece, sono stati trovati ad operare ben 11 lavoratori «in nero» e in un distributore sono state sequestrate 3 slot che non erano collegate alla rete telematica dei Monopoli di Stato, essendo prive del nulla osta per la messa in esercizio
Fonte: Il Mattino