E-fattura, indagine del Sole 24Ore. Problemi frequenti per 6 operatori su 10

Sei operatori su dieci hanno avuto problemi «frequenti» o «molto frequenti» con la fattura elettronica. La rilevazione del Sole 24 Ore scatta un’istantanea tra gli addetti ai lavori a poche settimane dal debutto.

Di fatto, gli Intoppi non si sono verificati «quasi mai solo per il 6,5% degli oltre 500 lettori che hanno partecipato all’indagine commercialisti, consulenti del lavoro altri professionisti e fiscalisti d’azienda. Per metà degli addetti ai lavori (49%). comunque, la e Iattura resta una buona Idea, anche se realizzata in modo confuso.

Regole incerte e problemi tecnici
La principale causa delle difficoltà sono le continue modifiche alle regole e i chiarimenti tardivi(citati nel 53,5% delle risposte). Ma pesano anche i malfunzionamenti dei software privati (48%), che precedono di poco quelli del canale peri l’invio delle e-fatture predisposto dalle Entrate (46,3%). Una percezione che stride, peraltro, con quanto riportato dalle entrate, secondo cui il flusso in queste prime settimane è regolare.

Pesa parecchio anche la mancata preparazione e la scarsa informazione sulle procedure di fatturazione (40,9%). Non sembrano cosi gravi invece le difficoltà di connessione ad internet Indicate solo dal 14% dei partecipanti.Scorrendo i commenti *a campo libero* inseriti online, si ha la sensazione che il rodaggio sia solo all’inizio. Alcuni chiedono ancora di «abolire» la e-fattura. Altri, invece suggeriscono una fase di coesistenza tra documenti cartacei ed elettronici, sanzioni azzerate fino a fine anno e l’Introduzione dell’obbligo solo oltre una certa soglia di ricavi: tre indicazioni già emerse nella prima rilevazione di 40 giorni fa.

Le richieste dei professionisti
Un utente invoca «istruzioni e regole precise e univoche». Un altro ricorda che lo Statuto del contribuente impone (imporrebbe-.)di «far entrare in vigore una norma dopo il tempo necessario per comprenderne la portata». Più di un operatore chiede spiegazioni precise, declinate per casi pratici, ad esempio sugli omaggi. Qualcun altro preferirebbe una circolare o provvedimento unico al posto delle Faq via via pubblicate dalle Entrate (tre rilasci tra il 27 novembre gennaio, con un ritocco sul bollo il 17).
Molti professionisti rilevano poi la difficoltà di allineare i clienti alle nuove prassi e tempistiche. D’altra parte in diverse aziende si è lavorato tra Capodanno e l’Epifania per collaudare i nuovi software.

La moltiplicazione della carta
L’impressione è che molte imprese abbiano reagito stampando tutto (diversi utenti riferiscono di carta quadruplicata) o ritardando l’emissione della fattura (rimedio temporaneo e dannoso, se riduce la liquidità).Probabile, allora, che le difficoltà oggi si riflettano sulle liquidazioni Iva di febbraio, che per il 57,1 degli utenti saranno più complicate.
Non c’è da stupirsi che rispetto alla rilevazione di dicembre la percentuale di chi ritiene la e-fattura una modernizzazione sia scesa dal 16 al 10 percento. Mentre quelli di chi la considera una complicazione è salita dal 26 al 30.4 per cento.
Insomma, i professionisti chiedono di Intervenire su aspetti concreti: ad esempio, più tempo per l’invio della e- fattura, maggiore velocità di recapito delle fatture-passive, modalità semplificate per correggere quelle errate.

Fonte: Il Sole 24Ore

Sottoscrivi
Notificami
guest
6 Commenti
più vecchi
più nuovi più votati
Feedback in linea
Vedi tutti i commenti
pippo
pippo
5 anni fa

Quando lo diceva il benzinaio da terza media è un cretino ,oggi lo dice il solito ,inconcludente sondaggi ,tutto diventa realtà’
E’ aumentata la carta ,MA VA? quando il solito sondaggio affermerà che è aumentato anche il nero perché molta gente si è rotta i coglixxoni del sistema ,allora ci sara’ da ridere

FRANCESCO SAVERIO
FRANCESCO SAVERIO
5 anni fa

Una storia eterna , sui carburanti tutti ingrassano . petrolieri e stato, ma alla fine gira tutto sulle responsabilità’ del Gestore , quello che guadagna di meno.
Ci hanno riempito la testa sull’importanza dell’autocertificazione sostitutiva , allora mi domando e’ difficile far firmare un modello allegato alla dichiarazione dei redditi dell’impresa in cui il responsabile dichiara per ogni automezzo CHILOMETRI PERCORSI NELL’ANNO E quanto CARBURANTE??? poi, a campione la gdf va a CONTROLLARE nelle ore a sorpresa ,Invece no , hanno voluto ancora una volta scaricare sul solito fesso IL RICCO Gestore l’onere del controllo ,

Gatus
Gatus
5 anni fa

Sinceramente è andata anche peggio, penso che non si siano ancora resi conto che questa , sarà un ulteriore spinta alla chiusura di tante attività, che siano artigiane o commerciali. Vorrei capire per esempio, che senso ha in un distributore di carburante passare la giornata ad emettere fatture elettroniche, per giustificare l’acquisto di carburante da parte dei clienti, se questi ultimi già devono pagare con una carta di credito che è già tracciata. Bastava obbligare tutti quelli che devono giustificare il costo del carburante, ad usare una carta dedicata, che sia emessa dalle banche o dalle compagnie petrolifere. Troppo facile ? la fatturazione elettronica genera un costo insostenibile perché una persona si deve occupare quasi esclusivamente di emetterle, crea disaggi, in modo particolare la mattina presto ” quando i nostri governanti dormono ” chi va al lavoro ha premura, si creano inutili file, veramente un manicomio. Ma poi per cosa ? Giusto per fare un’esempio, su € 50.00 di gasolio al Gestore vengono riconosciuti 87 centesimi di utile lordo. Su questi bisogna pagare lo 0,5% dei 50€ per la transazione con carta di credito, che corrispondono a 25 centesimi. Rimangono, 87-25 = 62 centesimi, ora bisogna pagare il tempo che impiega il dipendente per servire il cliente, caricare i punti, spiegare la nuova applicazione, l’energia elettrica, la carta per stampare le ricevute, gli affitti, i furti, gli interessi in banca, rimangono forse i soldi per pagare le tasse. Vi sto risparmiando per la prossima volta tutta una serie di adempimenti inutili e ripetitivi. Mancava solo la fattura elettronica , veramente una delle più grosse cretinate che ho visto in decenni di lavoro. Cretinata che non servirà per ridurre l’evasione. Servirà sicuramente a far chiudere tante attività e mandare a casa tanti dipendenti .

Riccardo
Riccardo
Rispondi a  Gatus
5 anni fa

Le sorprese non finiscono mai
Venerdì 8 Febbraio 2019 faccio il pieno alla macchina, pago con carta di credito e chiedo fattura.
Il Gestore mi risponde che non sono pronti e non possono permettersi di spendere 300 Euro per aggiornare il sistema e fare formazione e che sta perdendo un sacco di clienti.
Ma come siamo messi !
Ci fanno fare guerra tra poveri ?
Assurdo

Alex
Alex
5 anni fa

A volte ascoltando i miei colleghi ,mi accorgo che dicono tante parole belle, ma poi girando in posti dove non mi conoscono, mi accorgo che quando ti fermi ad una stazione di servizio e cerchi di interloquire con il Gestore senza fargli capire che è un tuo collega, ti accorgi che hai a che fare con un mastino Napoletano senza sorriso, con un volto grigio pronto ad azzannarti. Questo dimostra che le compagnie hanno spogliato il Gestore di ogni forma di dignità ed il cliente lo hanno reso un mostro senza rispetto.
Oramai il cliente con 10.00 Euro si sente azionista della compagnia e quando, per causa di un aggiornamento, di una manutenzione del programma, di tutto ciò che non dipende da noi, siamo impossibilitati ad effettuare fattura al momento o ad esaudire un loro capriccio, chiameranno tutti i numeri gratuiti per denunciare un disservizio non provocato da noi.
Noi che lavoriamo per tre centesimi a litro, noi dove il nostro compito era quello di pulire il vetro, fare rifornimento e scopare il piazzale.
Oggi vogliono l’iso 14001, la fattura elettronica, il corso antincendio, il primo soccorso, vogliono una persona professionalmente aggiornata.
Per aggiornarsi, oltre al tempo occorrono le monete e noi Gestori con tre centesimi non ne possediamo !!!
Il dramma della fattura elettronica è tutto una questione di moneta.
Io ti chiedo, tu non puoi io ti multo,
io ti chiedo, tu sbagli io ti multo.

Giampiero
Giampiero
5 anni fa

che ci stimolano alla riflessione magari è un buon inizio, ancor peggio sarà quanto tireremo le somme e vedremo che il nostro margine eroso sarà vicino al nulla. Si è qualificati come imprenditori per convenienza ma siamo una fonte di incassi dove ognuno puo attingere senza qualificata remunerazione da parte nostra e contratti capestro che scivolano peggio di una corda al collo. Possibile che non si riesca ad imporre un tavolo con il governo senza che quest’ultimo volti lo sguardo da altre parte con assoluta indifferenza, eppure materia di discussione pare ce ne sia considerato che il trend non sarà benevolo per la nostra categoria altrimenti destinata alla scomparsa.