Api Holding (Ah), il gruppo di raffinazione e distribuzione petrolifera, attivo anche nelle rinnovabili, guidato dall’appena riconfermato presidente e amministratore delegato Ferdinando Brachetti Peretti e controllato dall’omonima famiglia, si presenta con utili in decisa salita. Prova ne è il bilancio consolidato 2018 che evidenzia un profitto netto cresciuto anno su anno da 48,5 milioni a 62,5 milioni.
L’esercizio recepisce l’acquisizione della rete di 2mila 600 distributori TotalErg e così i ricavi sono più che raddoppiati da 2,9 ad oltre 6,8 miliardi e d’altra parte la posizione finanziaria netta a debito è progredita da 143 a 302,8 milioni: il deal di 315 milioni è stato realizzato grazie a un finanziamento quinquennale in pool concesso da Unicredit, Ubi Banca, BancoBpm, Bper, Mps e Popolare Sondrio.
L’avanzata della redditività, testimoniata anche da ebitda ed ebit migliorati anno su anno, rispettivamente, da 146,4 a 275,6 milioni e da 75,1 a 137,1 milioni, si spiega proprio grazie all’acquisizione che ha inciso anche sull’aumento dei dipendenti da 750 ad oltre mille300. Di conseguenza il comparto oil ha registrato ricavi in crescita anno su anno da 2,8 a 6,8 miliardi, con un utile in progresso da 45,6 a 86,8 milioni.
Il core business del gruppo dei Brachetti Peretti ha evidenziato la lavorazione complessiva di 3 milioni e 319 mila tonnellate di petrolio nella raffineria di Falconara e di un milione 400 mila tonnellate in quella di Trecate e la vendita di carburante per 4 milioni e 300 mila tonnellate cui si sono aggiunti gli oltre 5,6 milioni di tonnellate della rete ex TotalErg ridenominata
«Italiana Petroli».
Per contro il comparto delle rinnovabili ha visto ricavi in netta discesa da 66,6 a 3,5 milioni per la cessazione dell’attività di energy management mentre 7,4 milioni sono stati i ricavi della vendita di energia elettrica. A fine dello scorso anno, ma con efficacia dall’1 gennaio scorso, s’è verificata la fusione inversa fra la controllante Api e la controllata Italiana
Petroli.
Il merger ha consentito ai Brachetti Peretti di modificare alcuni punti dei contratti originari di finanziamento dell’operazione ex TotalErg, prevedendo la possibilità di distribuire agli azionisti della holding dividendi fino a 10 milioni. Cosa che è avvenuta poche settimane fa, in sede di assemblea di approvazione del bilancio 2018, con l’erogazione ai soci di una cedola complessiva di 9,5 milioni attinta dagli utili portati a nuovo.
Fonte: Italia Oggi
certo..poi pero’ ai gestori pagano le carte petrolifere a 15 giorni,i buoni carburante a 20..le note credito a 30..e li mettono pure in ginocchio con prezzi alla pompa totalmente fuori mercato ..ai dipendenti propongono i contratti di solidarietà..sugli impianti la manutenzione e’ inesistente..
così son bravi tutti..