Il Parlamento Europeo ha detto sì al divieto di circolazione dei veicoli con motorizzazioni standard a combustione interna.
Tra poco più di 10 anni le auto inquinanti non potranno più essere vendute dalle case automobilistiche. Obiettivo: ridurre le emissioni Co2. La nuova norma in materia di emissioni zero è stata approvata a ristretta maggioranza da parte della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo con un totale di 46 voti favorevoli, contro i 40 contrari e due astenuti. Il testo dovrà essere approvato dalla seduta plenaria del Parlamento Europeo il prossimo mese di giugno.
La proposta va in direzione contraria a quanto aveva deciso un’altra commissione dell’Eurocamera, quella Trasporti, a fine aprile che aveva frenato la decisione di eliminare, entro il 2035, la circolazione di motori a benzina o a diesel: allora i voti favorevoli furono 27, 14 i contrari e 7 gli astenuti.
La relazione dovrebbe essere adottata durante la seduta plenaria di giugno e costituirà la posizione negoziale del Parlamento con i governi dell’Unione Europea sulla forma definitiva della legislazione. Si tratta del primo voto del Parlamento europeo su un regolamento del pacchetto «Fit for 55», che allinea diversi testi normativi al nuovo target clima dell’Ue, che prevede il taglio del 55% delle emissioni di CO2 al 2030.
Tra gli altri emendamenti approvati, che dovranno passare l’esame della plenaria e poi essere negoziati con il Consiglio Ue, ci sono la rimozione del meccanismo di incentivazione per i veicoli a zero e basse emissioni, in quanto non risponde più alla sua funzione originaria; una relazione della Commissione sui progressi verso una mobilità stradale a emissioni zero entro la fine del 2025 e successivamente su base annuale, che includa l’impatto sui consumatori e l’occupazione, il livello di utilizzo delle energie rinnovabili e le informazioni sul mercato dei veicoli di seconda mano; una relazione della Commissione, entro la fine del 2023, che specifichi in dettaglio la necessità di finanziamenti mirati per garantire una transizione giusta nel settore automobilistico, per mitigare l’occupazione negativa e altri impatti economici; una metodologia comune dell’Ue da parte della Commissione, entro il 2023, per valutare l’intero ciclo di vita delle emissioni di CO2 di automobili e furgoni immessi sul mercato dell’Ue, nonché per i carburanti e l’energia consumati da questi veicoli.
Le compagnie non si sono fatte prendere di sorpresa,
così x non abbandonare i gestori che per anni hanno sfamato tutti i figli inutili della politica, stanno studiando il progetto di una bicicletta senza ruote che pedalando aziona una dinamo che produce energia elettrica ecologica.
Tutti i figli della politica attualmente in forza saranno dotati di una frusta x spronare i gestori nei momenti di affollamento.