Arezzo, distributore di carburante un mese senza Pos per guasto alla linea telefonica. Il gestore: “Situazione insostenibile”

Guasto alla linea telefonica: distributore tagliato fuori dai pagamenti elettronici per oltre un mese.

Disagio per la clientela e perdita di fatturato per l’imprenditore Sascia Mancini, conosciuto benzinaio della stazione di servizio Ip di Indicatore. La lentezza nelle procedure di intervento da parte del gestore della linea telefonica per la riparazione del guasto complesso creano difficoltà. Se da una parte diminuiscono i litri di carburante erogato e quindi gli incassi, dall’altra ad aumentare sono le incombenze per adempiere alle procedure che, a causa dell’assenza della linea internet, sono tornate manuali anziché da remoto e automatizzate.

Un disagio che si protrae da due settimane e che pare debba proseguire per altre tre. La data della risoluzione del guasto, dopo numerose richieste attivate dal benzinaio, infatti è slittata addirittura al 29 dicembre. Ha dell’assurdo il disagio che si sta trovando ad affrontare dallo scorso 23 novembre. In un’epoca in cui il consumatore è spinto all’utilizzo della moneta elettronica e l’utilizzo del Pos è questione di dibattito nazionale, ecco la disavventura in cui si trova un imprenditore aretino tagliato fuori, suo malgrado, dall’accesso a internet e quindi dalla possibilità di far strisciare bancomat, carte di credito e tessere petrolifere.

Da quando infatti ha registrato il guasto alla linea telefonica, di colpo tra le pompe di benzina posizionate all’interno della sua stazione di servizio, il rifornimento è possibile solo con contanti e molti clienti abituali o occasionali sono costretti a far manovra e scegliere altri distributori. Inutili fino ad oggi i tentativi di riparare il guasto. Pare che l’imprenditore dovrà attendere fino al 29 dicembre prima di poter tornare ad accettare i pagamenti elettronici. “Mi sembra di combattere” commenta amareggiato Sascia Mancini, “contro i mulini a vento. Non so più con chi interfacciarmi.

Dal 23 novembre ho segnalato il guasto al fornitore del servizio della linea telefonica. Sono state effettuate le verifiche tecniche e mi è stato comunicato che si tratta di un problema alla centralina dove poi è stato ravvisato un guasto complesso”. Una procedura che si è prolungata oltre le 72 ore e che ad oggi pare doversi allungare per settimane. Il benzinaio si è quindi rivolto a Corecom Toscana e la procedura di conciliazione ha avuto l’esito di ricevere come data di risoluzione del guasto e ripristino della linea il 29 dicembre. Il benzinaio per tutto il mese sarà costretto quindi a non accettare i pagamenti elettronici rinunciando ai rifornimenti di automobilisti che viaggiano senza contante in tasca e di tutti i clienti aziendali che hanno necessità di tracciare le spese per i rifornimenti.

“Non si tratta più di un semplice disagio momentaneo” aggiunge Mancini “ma di una situazione ormai insostenibile. Sto registrando un tracollo delle vendite e non un calo. Se la situazione proseguirà per tutto dicembre non so più cosa fare senza considerare che passo intere giornate a giustificarmi con i clienti”.

Anche il self service naturalmente è attivo solo con il contante ed è evidente la perdita di litri erogati che sta accumulando quotidianamente il gestore dell’impianto costretto tra l’altro, a causa dell’assenza di linea telefonica e internet, a dover adempiere a procedure, come per esempio gli aggiornamenti dei prezzi dei carburanti, manualmente anziché in modo automatizzato. “Sono tornato all’età della pietra anche per la gestione. Una situazione insostenibile” chiosa Sascia Mancini.

A fare da megafono al malessere del benzinaio èLucio Gori – responsabile provinciale Faib-Confesercenti, il sindacato che racchiude i gestori degli impianti dei carburanti – che ribatte: “Si faccia presto e subito a riparare il guasto. Mentre si discute sul tema dell’obbligatorietà del Pos ci si scontra con la realtà dei fatti. Queste situazioni fanno emergere le criticità della moneta elettronica. Un guasto, anche se complesso, non può bloccare l’operatività di un’impresa e il lavoro di un’azienda che sta perdendo l’incasso per oltre un mese con il rischio che il disagio subito dal benzinaio finisca per essere percepito come un disservizio dalla clientela. Oltre il danno quindi la beffa”. 

Fonte: Corriere di Arezzo

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Peppe
Peppe
1 anno fa

Ma un router 4g gli fa così schifo? 100 euro e risolve. Bah…

Gio
Gio
1 anno fa

Grandissimo disagio, per fortuna non sei stato tu a creare il guasto, altrimenti ti avrebbero fatto il c..o come un carciofo.

Tony
Tony
Rispondi a  Gio
1 anno fa

Va eliminato il pos come al tabacchino per le sigarette. altrimenti le spese a carico di chi acquista

Sal
Sal
Rispondi a  Tony
1 anno fa

la seconda che hai detto, oppure sinceramente credito d’imposta al 100%. Il POS se fosse a costo zero sarebbe una gran comodità anche per noi, che finiremmo di maneggiare contante sempre a nostro rischio e pericolo!
Ci si riempie sempre la bocca di transizione ad ogni piè sospinto, ma quando tocca alle banche farla…gli sta stretta….io sarei disposto a cedere anche tre giorni di valuta sull’incasso, pur di pagare zero commissioni…una proposta mai sentita .

Last edited 1 anno fa by Sal
Tony
Tony
Rispondi a  Sal
1 anno fa

Togliere le commissioni e’ anticostituzionale..per le banche ,invece noi che dobbiamo guadagnare la fame se ci va bene,
le commissioni la devono pagare chi acquista……