
La presidenza svedese dell’Ue ha deciso di rimandare la decisione in Coreper sugli obiettivi di emissione per le auto al 2035 “dal 7 marzo ad un Consiglio più avanti. Il Coreper tornerà sulla questione a tempo debito». Il rinvio del voto sul regolamento, la cui approvazione si è bloccata nella fase finale, si è reso necessario alla luce della minoranza di blocco formatasi in Consiglio: Polonia e Italia hanno annunciato che voteranno contro, la Bulgaria ha detto che si asterrà (l’astensione vale come voto contrario).
Le perplessità sul regolamento in Italia sono bipartisan: e se ad affermarlo è un europeista convinto come l’ex presidente della Commissione Ue Romano Prodi, che ha spiegato di recente perché ritiene sbagliato puntare su un obiettivo così ambizioso che rischia di menomare la filiera automotive, specie in Italia, e di accentuare la dipendenza dell’Europa da materie prime e forniture extra Ue. L’ago della bilancia è la Germania: ha detto che Berlino si sarebbe astenuta.
“Il rinvio è un successo italiano” ha detto la premier Giorgia Meloni. “La posizionedel nostro governo è chiara: una transizione sostenibile ed equa deve essere pianificata e condotta con attenzione, per evitare ripercussioni negative sotto l’aspetto produttivo eoccupazionale”.