Il 14 dicembre 2023, i gestori delle aree di servizio autostradali si sono riuniti in assemblea per affrontare una crisi che ha segnato il settore in modo datato, progressivo ed irreversibile. Dopo un’ampia discussione, è emerso un unanime consenso sul seguente ordine del giorno, che riflette la preoccupazione e la determinazione della categoria di fronte a sfide significative.
Il comparto autostradale ha subito una crisi persistente, evidenziata da una caduta significativa delle vendite di carburanti nel corso degli anni. La diminuzione del volume di vendite, la mancata ripresa dopo la pandemia e la contrazione dell’erogato medio nei punti vendita sono solo alcune delle sfide che il settore ha dovuto affrontare.
Le cause di questa crisi sono state individuate in diversi fattori, tra cui il livello dei prezzi non competitivo, l’aumento progressivo dei pedaggi, l’abuso delle royalties decuplicate e politiche commerciali discutibili sulle tariffe dei carburanti. Inoltre, l’opacità nella gestione dell’avvalimento e l’assurda discrezionalità nell’utilizzo dei self-service pre pagamento hanno contribuito a complicare ulteriormente la situazione.
I gestori delle aree di servizio autostradali hanno evidenziato la necessità di affrontare criticità come l’eccesso di punti vendita, la mancanza di concertazione tra assegnatari delle concessioni e gestori, e la mancata contrattazione tra subconcessionari e rappresentanze dei gestori. Inoltre, il mancato avvio del tavolo di riforma del settore, nonostante gli impegni dichiarati dal governo, è stato denunciato come una totale indifferenza da parte del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
I gestori chiedono al governo di avviare immediatamente un confronto sulla crisi specifica del comparto autostradale. Tra le richieste, ci sono misure concrete di razionalizzazione della rete, normative di riequilibrio del mercato e un tavolo di concertazione che coinvolga tutte le parti interessate.
Inoltre, in risposta all’indifferenza del governo, i gestori proclamano lo stato di agitazione della categoria. Saranno intraprese diverse iniziative a livello locale e nazionale, tra cui manifestazioni di protesta, mancata accettazione di pagamenti con carte di credito/debito e azioni di chiusura delle aree di servizio in tutto il territorio nazionale.
I gestori si impegnano a sostenere ogni iniziativa di carattere locale o generale che miri a scongiurare il fallimento del settore e ad affrontare le sfide rappresentate dalla crisi attuale. La situazione richiede una partecipazione emotiva ed organizzativa di tutti i gestori autostradali per affrontare le sfide e delineare una riforma del settore che garantisca la sostenibilità economica e l’efficienza del servizio.
hanno ragione,perche’ la nostra categoria e’ allo sbando non ci sta ‘correttezza e rispetto ognuno rosica dell’altro