Declino del commercio: spariti oltre 111mila negozi in Italia in undici anni

Tra il 2012 e il 2023, l’Italia ha assistito alla chiusura di oltre 111mila negozi al dettaglio e 24mila attività di commercio ambulante. Questo dato allarmante è stato riportato dalla ricerca “Demografia d’impresa nelle città italiane”, condotta dall’Ufficio Studi di Confcommercio in collaborazione con il Centro Studi Guglielmo Tagliacarne.

Durante lo stesso periodo, si è verificata una riduzione delle imprese italiane nel settore del commercio, degli alberghi e dei pubblici esercizi, registrando un calo dell’8,4%, mentre le imprese straniere sono aumentate del 30,1%. Inoltre, metà della nuova occupazione straniera nell’economia italiana, pari a 242mila occupati, è concentrata proprio in questi settori, con un incremento di 120mila nuovi posti di lavoro.

La ricerca ha evidenziato che la diminuzione delle attività commerciali è più accentuata nei centri storici rispetto alle periferie, sia nel Centro-Nord che nel Mezzogiorno. La desertificazione commerciale delle città si è intensificata, con la scomparsa di oltre 30mila unità locali di commercio al dettaglio e ambulanti (-17%) nei 120 comuni analizzati.

Per contrastare la desertificazione commerciale, l’Ufficio Studi di Confcommercio ha sottolineato l’importanza dell’efficienza, della produttività e dell’innovazione nel commercio di prossimità. Inoltre, ha enfatizzato la necessità di adottare strategie omnicanale, integrando efficacemente la presenza online con quella fisica.

L’aumento dell’e-commerce è stato identificato come uno dei principali fattori responsabili della riduzione del numero di negozi fisici, sebbene rappresenti anche un’opportunità per il commercio tradizionale.

La ricerca ha anche evidenziato una crescita delle attività di alloggio e ristorazione, con un aumento di 9.800 unità. Tuttavia, questa crescita numerica non sempre corrisponde a un miglioramento qualitativo dell’offerta. In particolare, si è osservato un aumento significativo di alloggi per durate brevi, indicativo di una reazione alla riduzione del potere d’acquisto e del benessere.

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PIPPO
PIPPO
11 mesi fa

E questo cosa significa ? Significa che in questi anni la Confcommercio ,come tutte le sigle della galassia sindacale NON HANNO SERVITO A UN CAZZO !!!!
Non sono state capaci di aiutare i propri iscritti ,i quali si trovano dopo aver pagato qualcuno per essere aiutati ,si trovano a dover chiudere ,addirittura consigliati. integrare efficacemente la presenza online con quella fisica. fare quello che hanno fatto quelli che gli hanno fatti chiudere .Ma andate a ::::::