
Il Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo, ha fornito alla commissione Finanze della Camera stime sull’andamento dei prezzi della benzina e del carburante, evidenziando che il fisco pesa per oltre il 50% sul prezzo alla pompa. Nessun accenno al cartello del prezzo medio.
Secondo Mineo, i prezzi dei carburanti rispecchiano le quotazioni internazionali. Nel corso dell’ultimo trimestre del 2023, dopo un periodo di aumenti dovuto alle dinamiche rialziste delle quotazioni internazionali, si è registrata una riduzione del prezzo di oltre 20 centesimi sia per la benzina che per il gasolio.
Tuttavia, nel primo trimestre del 2024 si è verificata una inversione di tendenza, in linea con le dinamiche internazionali. Attualmente, al 26 febbraio, il prezzo alla pompa è di 1,86 euro al litro per la benzina e di 1,83 euro al litro per il gasolio, in aumento rispetto al 1° gennaio. Questi dati, se confrontati con i picchi registrati a metà settembre dell’anno precedente, mostrano una diminuzione significativa.
La componente fiscale, tra accise e IVA, rappresenta circa il 57% per la benzina e il 52% per il gasolio. Le accise attualmente registrate sono di 728 euro su mille litri per la benzina e 617 euro su mille litri per il gasolio, cifre molto superiori alla media europea, rispettivamente di 540 e 428 euro. Per quanto riguarda l’IVA, l’aliquota è del 22% in entrambi i casi, con un peso sul prezzo finale alla pompa del 18%.
Mineo ha sottolineato che il lavoro di allineamento delle banche dati nel settore petrolifero è praticamente concluso. Questo permetterà un controllo più efficace da parte degli enti accertatori.
La commissione Finanze della Camera ha avviato un’indagine conoscitiva sulle frodi nella distribuzione dei carburanti. In questo contesto, il Garante Mineo è stato ascoltato il 28 febbraio, confermando che l’allineamento delle banche dati è quasi completo.
Relativamente agli aumenti dei prezzi all’inizio dell’anno, il Garante ha confermato che sono coerenti con le dinamiche delle quotazioni internazionali. Ha inoltre evidenziato che i prezzi industriali italiani sono stati inferiori rispetto a Francia, Spagna e Germania fino all’inizio di febbraio, sia per il diesel che per la benzina.
Amen