Assemblea Elettiva Anisa Confcommercio: riconferma Terzi presidente e mandato per chiusura degli impianti a settembre

Giovedì 11 luglio, l’assemblea dei gestori degli impianti di distribuzione carburanti delle Aree di Servizio (AdS) autostradali di ANISA CONFCOMMERCIO ha approvato importanti adempimenti. Tra questi, l’approvazione del bilancio 2023, il rinnovo degli organi sociali per il quinquennio 2024-2029 e l’adeguamento dello Statuto.

Dopo gli adempimenti statutari, l’assemblea ha analizzato la crisi del comparto e le recenti vicende normative, con particolare attenzione al decreto MIT-MASE e al disegno di legge (DDL) sui contratti. Le vendite di benzine e gasolio sono crollate del 75,68% dal 2001, con un drastico calo degli erogati medi per AdS. La concorrenza dei prezzi e l’assenza di royalty pesanti sulla rete ordinaria hanno contribuito a questa crisi.

Il decreto MIT-MASE del 5 luglio ha approvato la revisione del Piano di ristrutturazione delle aree di servizio autostradali. Tuttavia, il decreto ignora la figura del gestore finale e le prescrizioni in materia di continuità gestionale, affidando la razionalizzazione della rete ai concessionari.
Criticità del DDL sui Contratti

Il DDL di riforma del settore è incagliato sul nodo della contrattualistica. Le recenti affermazioni del governo non rassicurano i gestori, poiché continuano a mancare garanzie concrete.
Mandato per Azioni di Chiusura degli Impianti

L’assemblea ha conferito mandato alla Presidenza per attivare azioni di chiusura degli impianti a partire dalla metà di settembre. L’assenza di un accordo concreto e la crisi del comparto necessitano di una mobilitazione efficace. Pertanto, è stata richiesta la proclamazione di uno sciopero della rete autostradale della durata di 72 ore nella prima settimana della seconda quindicina di settembre.

In un contesto di profonda crisi, ANISA CONFCOMMERCIO si prepara a una mobilitazione straordinaria per difendere i diritti e il futuro dei gestori degli impianti di distribuzione carburanti.

L’assemblea ha riconfermato quasi integralmente gli organi sociali già votati nella precedente assemblea del 1 luglio 2019. La composizione attuale è la seguente:

Presidente: Massimo Loreo Terzi
Comitato di Presidenza: Stefano Cantarelli, Francesco Squeri, Massimo Loreo Terzi
Consiglio: Marco Baroni, Stefano Cantarelli, Aristide Corazzi, Mario Fabbiane, Clara Ferrua, Emanuele Ieva, Franco Liguori, Sofia Luppi, Tiziano Micheli, Adelio Paganini, Giuseppe Pedà, Sara Pietralunga, Euro Ruocco, Francesco Squeri, Luca Squeri, Massimo Loreo Terzi, Gabriele Varalli, Alessandro Zazzaroni
Collegio Probiviri: Paolo Arnòsti, Fausto Pietralunga, Carlo Venturelli

Sottoscrivi
Notificami
guest
4 Commenti
più vecchi
più nuovi più votati
Feedback in linea
Vedi tutti i commenti
Ant
Ant
6 mesi fa

Bene. Caos, Scioperi, proteste cosi’ possiamo far sentire le nostre voci.

SALVATORE
SALVATORE
6 mesi fa

Bene: diciamo cosi anche se non lo è in quanto quest’ultimo post non fa altro che confermare quello che purtroppo si sapeva ed è una certezza della fine che farà questa categoria senza se e senza ma, per noi benzivendoli è la fine non c’è altro da aggiungere e non serviranno nemmeno le mobilitazioni gli scioperi le contestazioni per un semplice motivo non siamo più una categoria non abbiamo più la forza per poter contestare e mobilitarci contro le compagnie negli anni oltre a dividerci fra di noi sono subentrati altri soggetti che non hanno fatto altro che indebolire la categoria e che non parteggiano per la nostra causa e di questo ne sono convinto si potremmo contestare questa riforma arrabbiarci provare a fare qualche sciopero ma con quali risultati siamo realisti per noi non esiste futuro perlomeno come gestori poi se ci vogliamo illudere????

Gestore stufo
Gestore stufo
Rispondi a  SALVATORE
6 mesi fa

Hai scritto una sacrosanta verità che qualcuno ancora non vuole accettare .Non esiste futuro per il mestiere del gestore. Se lo mettano in testa soprattutto i più giovani che ancora ci sperano.
Siamo seri, il benzinaio non serve più e può trovare la sua ragione di essere solo se ha attività collaterali da mandare avanti e che gli consentano di andare avanti.

Last edited 6 mesi fa by Gestore stufo
SALVATORE
SALVATORE
Rispondi a  Gestore stufo
6 mesi fa

Ti ribadisco che la realtà è questa io ho un nipote che ha lavorato con me per un certo periodo e che purtroppo io ho dovuto licenziarlo perchè ho avuto un contenzioso con la compagnia e mi è spiaciuto lasciarlo a casa ….. ma che un giorno voglio raccontare la mia storia con questi nuovi soggetti che sono venuti alla ribalta ultimamente …. e comunque questo mio nipote è andato a lavorare su un impianti ENI e ti posso dire con certezza che si parla di stipendio da fame in quanto si parla di paga oraria di EURO 3,60 con libretti , e quindi capisci che futuro non c’è ,e mi ha detto che in questo mese si licenzia, e questi sono i nuovi contratti che ti propongono appalto subappalto ,roba da schiavi degli anni 2000 , un paese che permette queste forme di sfruttamento non è degno di un paese CIVILE???? SALUTI..