Otto furti in un anno non sono bastati a piegare Luigi Quadrelli, 82 anni, storico titolare della stazione di servizio IP in viale Cremona 215 a Pavia. Nonostante i continui colpi subiti, l’ultimo dei quali solo pochi giorni fa, Luigi non ha alcuna intenzione di mollare quella che definisce “la sua vita”.
Quadrelli, che gestisce l’impianto da ben 57 anni, si è visto ripetutamente derubato dai ladri, che hanno colpito cinque volte soltanto nel 2024. Tra i danni, colonnine tagliate con il flessibile, vetrine rotte e, in passato, persino un muro abbattuto per rubare 10mila euro. L’ultima incursione ha fruttato ai malviventi 390 euro, ma ha lasciato ancora una volta danni economici e strutturali al distributore.
Stanco delle continue intrusioni, Luigi ha deciso di difendere personalmente la sua attività: “Adesso metto una brandina e controllo la mia pompa di benzina. Il primo che arriva se la deve vedere con me, così magari mi riposo davvero”, ha dichiarato con un’ironia disarmante al Giorno.
Nonostante abbia un’assicurazione, i furti gli causano comunque problemi economici. “È sempre una trattativa provare quanto c’era nella colonnina al momento del furto”, spiega, evidenziando le difficoltà burocratiche che si aggiungono ai danni materiali e morali.
Ma ciò che tiene in piedi Luigi è il legame con i suoi clienti, che in tanti anni sono diventati amici. “Dopo 57 anni siamo tutti affiatati. La stazione di servizio è la mia vita, non mi ci vedo su un divano tutto il giorno”, racconta con orgoglio.
Con una resilienza rara, Quadrelli continua ad affrontare ogni giorno con il sorriso, trovando ancora la forza di scherzare. “I furti non mi scalfiscono, io rimango sempre lo stesso”, dice.
La storia di Luigi Quadrelli non è solo quella di un benzinaio che lotta per proteggere il suo lavoro, ma anche di una persona che incarna valori di dedizione, tenacia e resilienza.
Storia tratta da articolo apparso su Il Giorno
Chapeau come dicono i Francesi…tanto di cappello la tenacia e la determinazione di questo gestore fa molta tenerezza e suscita ammirazzione per il suo attaccamento a questo lavoro che lo vive come se dopo non ci fosse più nulla , e probabilmente da un senso alla sua esistenza altrimente come lui dice non saprebbe cosa fare!!!!ma mi domando se questi Signori delle petrolifere si meritano persone cosi, io credo assolutamente no visto il trattamento che ci stanno riservando”vedi la riforma” un gestore che alla sua età si assume tutte quelle responsabilità ed i rischi che corre tutti i santi giorni, questi Signori si dovrebbero vergognare e sciquarsi la bocca difronte ad un uomo cosi che ha dedicato tutta una vita per questo lavoro… ma oggi tutto questo non conta più oggi conta solo il Dio il denaro e difronte ad esso nulla più vale???