Sale a 26 il numero dei feriti dell’esplosione a Calenzano che ha causato anche la morte di due persone. Lo fa sapere la Prefettura di Firenze spiegando che, oltre ai 9 feriti accompagnati con le ambulanze presso gli ospedali della zona, due dei quali gravi, altre 17 persone si sono presentate in maniera autonoma in strutture ospedaliere per cure mediche in seguito all’esplosione. Restano ancora tre dispersi.
Una delle vittime è originario di Prato, era uno degli autisti in quel momento impegnato nel carico dei mezzi. Proprio durante questa delicata operazione c’è stata l’esplosione. La procura al lavoro per capire cosa è accaduto nel deposito in provincia di Firenze
Mentre si contano anche tre persone disperse. Le cercano le squadre dei vigili del fuoco tra le macerie. Tra quel che rimane della zona di carico delle autobotti nell’impianto Eni di Calenzano. Tra le due vittime una è Vincenzo Martinelli, 51 anni. Abitava a Prato. Lascia due figlie.
Era un’autista di autobotti ed è stato investito dall’esplosione che alle 10.22 è stata chiaramente sentita in tutto l’hinterland fiorentino. Era nella zona del carico dei mezzi, quella appunto dove i camion caricano gli idrocarburi per poi distribuirli nelle varie zone.
.Cosa sia accaduto adesso lo accerterà la procura, che ha già avviato un’inchiesta. Per il 51enne pratese non c’è stato niente da fare. In corso di identificazione l’altra vittima accertata. Mentre dei nove feriti due sono gravi. Uno, un 51enne della provincia di Livorno (Collesalvetti), è stato portato al centro Grandi Ustionati dell’ospedale di Cisanello (Pisa).
Mentre l’altro, anche lui grave a causa delle ustioni, è stato portato all’ospedale fiorentino di Careggi. Si tratta di un uomo proveniente dalla Basilicata, e in particolare originario di Villa d’Agri (Potenza).
Per quanto riguarda i dispersi, si tratta di persone originarie di Catania, di Matera, di Novara. Un’altra persona che manca all’appello è nata in Germania.
Quanto invece ai feriti, altre sette persone sono state refertate in ospedale ma le loro condizioni non destano preoccupazione. Non sono in pericolo di vita. Altre 17 persone invece si sono presentate nelle strutture ospedaliere di Firenze e provincia in maniera spontanea per curare ferite minori conseguenza dell’esplosione.
Tutta la categoria Gestori si unisce al lutto che ha colpito la famiglie dei lavoratori. Sentite condoglianze.