Altro gestore che abbandona Enilive. In valsesia chiusa storica stazione di servizio

Le politiche aziendali di Enilive continuano ad avere un impatto negativo sulla rete distributiva in generale e sul tessuto economico locale. La chiusura della stazione Eni a Varallo, che lascia la Valsesia priva di un distributore di GPL, rappresenta un ulteriore esempio delle difficoltà che emergono con la progressiva dismissione delle regole di buon senso e della contrattazione collettiva. Questo processo rischia di compromettere il servizio pubblico e il valore di strutture commerciali fondamentali per il territorio.

La situazione “grave” che ha messo in allarme l’intera comunità della Valsesia viene descritta nell’articolo apparso sul notiziario locale NotiziaOggi.it: “chi vive ad Alagna o in altri comuni dell’alta valle deve percorrere oltre 50 chilometri per raggiungere l’unico distributore GPL rimasto a Bornate. Questo non rappresenta solo un disagio per i residenti, ma una vera e propria esclusione di un territorio dal godimento di un servizio fondamentale, con gravi ripercussioni sulla mobilità, sull’economia locale e sul turismo.”

L’ennesimo abbandono di un Gestore verso opportunità lavorative diverse dimostra chiaramente che la compagnia con il suo atteggiamento sempre più miope e ottuso (spacciato per modernità) non solo penalizza Gestori, cittadini e imprese, ma sta progressivamente distruggendo il valore stesso delle sue stazioni di servizio, trasformandole da risorse strategiche in strutture dismesse e svalutate.

Anche l’idea (arguta, si fa per dire) di riaprire solo in modalità self-service, affidando ad un altro Gestore di altri PV in modalità guardiano (soluzione tampone sempre più frequente come quella degli autoproclamati gestioni innovativi) non solo in questo caso non risolvere il problema del GPL, per il quale è necessaria la presenza di personale autorizzato, ma lascia irrisolto il problema di un impianto che perde un Gestore e che inevitabilmente perderà erogato e altri servizi essenziali per la comunità e per gli automobilisti.

Giusto per ricordarlo, un Gestore fornisce un’assistenza diretta ai clienti, offrendo consulenza sull’uso dei carburanti, sul funzionamento degli impianti self-service e su eventuali problematiche legate ai veicoli. Il Gestore è responsabile del corretto funzionamento degli impianti, del rispetto delle norme di sicurezza e della qualità del prodotto erogato. Questo implica un monitoraggio costante, la manutenzione delle apparecchiature e l’assicurazione che i carburanti rispettino gli standard richiesti. Il Gestore garantisce la continuità del rifornimento di carburanti, un servizio fondamentale per la mobilità di cittadini, imprese, mezzi di emergenza e turisti. Questo assume particolare rilevanza nei territori periferici come la Valsesia, dove la rete di distribuzione è limitata e ogni stazione di servizio rappresenta un presidio insostituibile. Le stazioni di servizio gestite contribuiscono all’economia locale creando posti di lavoro diretti e indiretti. Inoltre, svolgono una funzione sociale diventando punti di riferimento per la comunità, soprattutto in aree rurali o montane dove il Gestore è spesso una figura conosciuta e apprezzata. Oltre ai carburanti, il Gestore offre una gamma di prodotti aggiuntivi, come lubrificanti, AdBlue e accessori per veicoli, oltre a servizi come il lavaggio auto, la manutenzione leggera e la vendita di beni di prima necessità nei minimarket annessi. Nei territori più remoti, il Gestore rappresenta spesso l’ultimo baluardo contro l’abbandono dei servizi. La sua presenza garantisce continuità, combatte l’isolamento e risponde alle esigenze di una popolazione che rischierebbe altrimenti di essere tagliata fuori dai circuiti economici e sociali.

Le politiche aziendali di Enilive, cosi come di altre compagnie,  stanno portando la rete distributiva ad uno stato di abbandono ed inefficienza senza precedenza, lasciando interi territori senza servizi e dismettendo asset commerciali di valore. Adesso interverrà a coprire il danno causato un appaltatore (tanto per mettere una pezza peggiore del buco), che, ne siamo certi produrrà un danno ancora peggiore del precedente. Questa viene chiamata dal suo stesso managment modernità,  ma è solo un termine vuoto che produce danni economici alla stessa azienda e alle comunità dove opera.

La Valsesia in questo caso, ma il paese in generale cosi come i Gestori, meriterebbero rispetto, attenzione e la garanzia di un servizio che sia all’altezza delle sue necessità.

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Stefano v
Stefano v
21 giorni fa

SPERIAMO IL GOVERNO E SINDACATI SI DIANO UNA SVEGLIA SUL DDL RIFORMA PRIMA DI FAR MORIRE MOLTI SENZA NEANCHE UNA BUONAUSCITA

Last edited 21 giorni fa by Stefano v
ANONIMO
ANONIMO
Rispondi a  Stefano v
20 giorni fa

Molti Moriranno comunque anche se va in porto il DDL…….
oramai il dado è tratto…..

Tony
Tony
Rispondi a  ANONIMO
20 giorni fa

Tu cosa fai?
Il beccamorti

ANONIMO
ANONIMO
Rispondi a  Tony
20 giorni fa

NO NON FACCIO IL BECCAMORTI,SONO SOLO UN GESTORE COME TE,HO SOLO CAPITO TROPPO TARDI E SULLA MIA PELLE IN QUALE SITUAZIONE DI MERDA CI TROVIAMO,COSA CHE MOLTI COLLEGHI NON HANNO ANCORA CAPITO,O FANNO FINTA DI NON CAPIRE,SPERANDO ANCORA IN QUALCHE RIFORMA DI SETTORE CHE LI POSSA ANCORA SALVARE.

Stefano V
Stefano V
Rispondi a  ANONIMO
20 giorni fa

infatti parlo di buonauscita o vuoi levare anche quella

ANONIMO
ANONIMO
Rispondi a  Stefano V
20 giorni fa

si…si… continuate a sognarla la buonauscita…….
un calcio nel culo ci daranno come buonauscita

Gestore stufo
Gestore stufo
Rispondi a  Stefano V
14 giorni fa

La buonuscita?
Illudersi va bene, ma tu esageri…

Stefano v
Stefano v
Rispondi a  Stefano v
20 giorni fa

AVVISO AI LETTORI SCRITTORI GESTORI DI QUESTO SITO ABBIAMO CAPITO TUTTI CHE DALLE COMPAGNIE BISOGNA ASPETTARSI POCO INFATTI IO L’APPELLO LO FACCIO A SINDACATI E GOVERNO.GRAZIE

Salvatore
Salvatore
20 giorni fa

La solita litania impianti che chiudono servizi che non vengono più forniti come autolavaggio gommista e riparazioni bar e via discorrendo , e tutto questo per riprendersi i loro impianti caciando via le gestioni a calci in culo si e proprio di questo che si tratta, e se poi ti capita qualche problema allora li la cosa si fa ancora più seria in quanto ti obbligano a chiudere l’impianto e dopo poco tempo gli consegni le chiavi facendo pesare il loro strapotere nei confronti del gestore e non esiste sindacato o avvocato che ti possa tutelare in quanto tentare una causa contro la compagnia è economicamente dispendioso e soprattutto bisogna avere contezza e conoscenza delle leggi che regolano questo settore , e siccome le cause costano un sacco di soldi, e tu non puoi resistere per molto tempo sei costretto a consegnare le chiavi e se il contenzioso si risolve cercando un accordo… ovviamente al ribasso se no altrimenti vi portano via la fideiussione che avete dato come garanzia, e questa è la situazione che vivono le gestioni attualmente….praticamente vi tengono per le palle????

Salvatore
Salvatore
20 giorni fa

Ma quale cazzo di buona uscita qui ci si continua ad illudere questi non vi daranno un bella minchia di niente , quale riforma questi non vi riconosceranno un nulla di nulla, ma aprite gli occhi e guardatevi intorno si vedono stazioni di servizio dove non c’è più vita non c’è personale sembrano cattedrali nel deserto e man mano che le gestioni vanno in scadenza se vuoi rinnovare devi accettare un contratto gradito a lor Signori quei contratti che sono da fame e che conosciamo bene, se no altrimenti prendi le tue cose gli liberi l’impianto e gli consegni le chiavi , non c’è più futuro in quanto li gestiscono direttamente loro e assumono qualcuno che gira a controllare che non ci siano problemi!!!! e se non si è capito che qui non c’è più Trippa per gatti e che da questi non otterremo nient’altro che una stretta di mano….forse!!!!

Robin hood
Robin hood
Rispondi a  Salvatore
20 giorni fa

Mio padre,gestore di 2 generazione, io sono la terza, anzi lo ero perché dopo 42 anni di lavoro mi ero stufato, diceva che le lotte si fanno sul piazzale. Comincia a prendere la benzina extra rete,se possibile ad aumentare i prezzi al servito, a fare pagare i servizi, a non pagare gli affitti dei locali. Se loro stracciano i contratti puoi farlo anche tu.Lamentarsi senza reagire assolutamente inutile

Salvatore
Salvatore
Rispondi a  Robin hood
19 giorni fa

Caro collega volevo capire se l’impianto e di tua proprietà oppure di una compagnia perchè le cose cambiano le cose vanno distinte su due piani ben diversi in quanto se tu sei proprietario puoi fare quel che vuoi sei a casa tua e nessuno ti può dire ciò che devi fare o non devi fare, ma siccome qui la maggioranza di noi e alle dipendenze di questi delle compagnie petrolifere non puoi fare nulla devi sottostare alle loro direttive, altrimenti passi per un gestore non conforme alle loro aspettative e quindi non adeguato e giudicato come non affidabile con tutte le conseguenze del caso…e stai tranquillo che trovano il modo per fartela pagare, e poi per quanto riguarda noi gestori non siamo stati mai uniti o perlomeno come una volta , andando in ordine sparso prendendo iniziative con la compagnia che potevano sembrare vantaggiose ma che in realtà alla fine andava tutto a discapito nostro, e cosi facendo si è fatto il loro giochino che non è altro che quello di dividerci???

ANONIMO
ANONIMO
Rispondi a  Salvatore
20 giorni fa

una stretta di mano forse………una pedata sotto le palle sicuro

Luca Crema
Luca Crema
20 giorni fa

Ma perdonatemi, cosa vi aspettate dal DDL? Non influirà di certo su margini, al limite agevolazioni per dismissioni

Stefano v
Stefano v
19 giorni fa

AVVISO AI LETTORI SCRITTORI GESTORI DI QUESTO SITO ABBIAMO CAPITO TUTTI CHE DALLE COMPAGNIE BISOGNA ASPETTARSI POCO INFATTI IO L’APPELLO LO FACCIO A SINDACATI E GOVERNO.GRAZIE