Eni avvierà a breve una sperimentazione di un mese di un “modello di pricing dinamico” sui prezzi dei carburanti. In sostanza la compagnia a partecipazione statale selezionerà alcuni punti vendita in gestione diretta in aree ad alta competitività commerciale, per sperimentare il “pricing dinamico”. Secondo quanto anticipato nei giorni scorsi su queste pagine e confermato a Staffetta Quotidiana, nella sperimentazione rientrerebbe l’applicazione di un “prezzo self notturno”, nell’ambito di una gestione del prezzo non più solo giornaliera ma secondo le circostanze del mercato lungo la giornata.
Eni, quindi, è pronta a lanciare una nuova sperimentazione del suo tanto atteso “modello di pricing dinamico” sui carburanti. In parole povere, alcuni punti vendita selezionati, gestiti direttamente in aree altamente competitive, vedranno il prezzo della benzina variare come il meteo: non più solo una volta al giorno, ma a seconda delle “circostanze del mercato”. Insomma, se passi di mattina e poi torni di sera, potresti ritrovarti a pagare di più, ancora di più… dipende!
Nella nota dal tono rassicurante inviata a Staffetta Quotidiana, Eni ha spiegato che il progetto “in linea con quanto già avviene in alcuni paesi europei” durerà circa un mese e coinvolgerà un numero limitato di impianti gestiti da Enimoov, la controllata al 100% da Eni che, tra l’altro, gestisce anche gli appalti più criticati di tutta la rete Italiana. Tutto questo, naturalmente, per “valutare gli impatti operativi e commerciali” di questo affascinante modello di business. “Laddove i risultati del test dovessero essere in linea con le aspettative – conclude la nota – Enilive adotterà tale sistema sulla intera rete, previa condivisione con le organizzazioni sindacali dei gestori”.
Ma veniamo ai numeri. Ormai è di dominio pubblico che i prezzi di Eni siano già tra i più cari sul mercato nazionale Italiano. E cosi scrive Staffetta, “l’avvio della sperimentazione Eni offre l’occasione per dare un’occhiata al posizionamento del Cane a sei zampe sulla rete. I prezzi Eni sono in media i più cari tra i maggiori marchi, con un delta sul self service che va dai due centesimi al litro sul secondo classificato (IP) ai circa quattro sul marchio più economico (Tamoil). Sul servito la differenza è più netta, tra i cinque e i sedici centesimi al litro.”
Insomma, con il “pricing dinamico” in arrivo, forse l’unica cosa costante saranno le lamentele dei consumatori. In attesa che l’esperimento diventi la norma, resta da vedere se questo “modello dinamico” servirà solo, più realisticamente, a far volare solo i prezzi e a far precipitare ulteriormente le vendite sugli impianti Enilive.
Delle lamentele dei clienti abbiamo abbastanza.
Noi andiamo in perdita e’ il cliente sempre
A fare la persona esigente .
Dobbiamo acquistare la nostra dignita’!!!