
Le Federazioni Faib Confesercenti e Fegica hanno inviato una comunicazione ufficiale agli appaltisti, a seguito della segnalazione da parte dell’Avvocato Michele De Rosa di Eni S.p.A., in merito al trattamento dei dati personali relativi agli indirizzi email dei contrattisti.
Eni ha contestato a Faib e Fegica la presunta acquisizione non autorizzata degli indirizzi email degli appaltisti di Enimoov. Secondo l’azienda, tali dati non sarebbero dovuti essere nella disponibilità delle due Federazioni, invitandole dunque a cessare ogni trattamento dei dati e a cancellare gli indirizzi ricevuti.
Le due Federazioni hanno chiarito che gli indirizzi email sono stati ricevuti tramite una comunicazione ufficiale inviata da Enimoov stessa, datata 17 ottobre 2024, con oggetto “Formazione e principi per la corretta gestione HSE del Punto Vendita Enimoov”. Tale comunicazione conteneva l’elenco completo degli indirizzi in chiaro, senza alcuna indicazione di riservatezza o restrizioni al loro utilizzo.
Faib e Fegica hanno quindi ribadito che l’uso di tali indirizzi è stato limitato esclusivamente a finalità di carattere sindacale e associativo, inerenti l’attività professionale degli stessi destinatari. Inoltre, è stata garantita la possibilità per ogni appaltista di richiedere la cancellazione del proprio indirizzo email dai database delle Federazioni in qualsiasi momento.
Per fugare ogni dubbio e prevenire ulteriori contestazioni, Faib e Fegica hanno inviato una comunicazione diretta agli appaltisti, spiegando le modalità di acquisizione e trattamento dei dati e fornendo tutte le informazioni necessarie per esercitare i propri diritti in materia di protezione dei dati personali.
Inoltre, nella stessa comunicazione, le due Federazioni hanno allegato la recente sentenza del Tribunale del Lavoro di Torino (n. 3055/2024 R.G.L.), che si è espressa sulla illegittimità del contratto di appalto nel settore della distribuzione carburanti, evidenziando le criticità di tale strumento contrattuale.
Faib e Fegica hanno ribadito che non vi è stata alcuna violazione della normativa sulla privacy e che ogni azione è stata intrapresa con la massima trasparenza e nel pieno rispetto delle leggi vigenti. L’obiettivo delle due Federazioni resta quello di garantire ai gestori e agli appaltisti un’informazione chiara e tempestiva, tutelandone i diritti e le condizioni di lavoro.
La questione del trattamento dei dati personali sembra quindi essere un tentativo di distogliere l’attenzione dai veri problemi del settore, primo fra tutti la legittimità del contratto di appalto, già oggetto di importanti pronunce giudiziarie. Faib e Fegica, con questa comunicazione, hanno inteso riaffermare il loro ruolo di tutela e rappresentanza nei confronti dei gestori e degli appaltisti, senza lasciarsi intimidire da contestazioni strumentali.
Faib-Fegica vs appaltisti – trattamento dati personali – 25.2.2025 + allegato