Staffetta Quotidiana – Aumentano le probabilità che Faib, Fegica e Figisc indicano a breve uno sciopero nazionale dei gestori della Italiana Petroli, oggi la più grande rete carburanti italiana, forte di 5.000 stazioni di servizio, circa un quarto dell’intera rete nazionale.
A quanto appreso infatti dalla Staffetta le tre organizzazioni nazionali dei gestori hanno risposto negativamente ad una bozza di accordo ricevuta dalla società a cui non ritengono di poter aderire: una proposta che non coglierebbe l’essenza del grave stato di disagio e di sofferenza economica della categoria che opera sotto il marchio IP, senza dare altresì risposte alle problematiche da tempo segnalate e dirimenti ai fini di giungere ad un’intesa che sia giudicata praticabile da entrambi i soggetti.
Una proposta definita da Faib, Fegica e Figisc “un’azione di maquillage dei trattamenti attuali”, che rinvia l’esame dei temi caldi, ignorando le precise proposte che erano state avanzate, relative in primis al trattamento economico-normativo che dovrebbe essere riservato ai gestori.Tra cui: un margine unico minimo fra benzine e gasoli non inferiore a 55,00 Siva €/Klt., senza alcuna distinzione di modalità di vendita ed al netto delle incentivazioni sui prodotti “premium”; un differenziale fra prezzo di vendita in modalità servita e in modalità self, non superiore a 110,00 i.c. €/Klt. con ripartizione al 50% degli incrementi che tale differenziale dovesse subire nel corso del tempo; un’incentivazione progressiva da riconoscersi al gestore per le vendite effettuate in modalità servita, ove l’impianto sia dotato di doppia isola; per il gpl ed il metano un margine minimo non inferiore a 65,00 Siva €/Klt.; l’azzeramento del costo della carta di “fidelizzazione” fino alla rinegoziazione di un’intesa; la semplificazione del sistema di fatturazione con abbandono del “prezzo di listino” a cui, a monte, viene effettuato uno “sconto” da parte dell’azienda; corresponsione di un margine pari a quello per le vendite di gpl e metano ai gestori degli impianti che vendono solo in modalità servita; riconsiderazione delle politiche relative agli impianti a “gestione diretta” e/o interamente automatizzati, per definire condizioni e tempi del loro riaffidamento a gestori comodatari; la velocizzazione, del rimborso dei cosiddetti “cali carburanti” regolarmente e puntualmente segnalati dai gestori. E, infine, la costituzione di un “organismo bilaterale”, paritetico, fra le parti cui affidare l’esame delle vertenze individuali ed i temi legati alla formazione ed informazione e avvio della negoziazione per la definizione di nuovi contratti di fornitura/commissione da applicarsi su quella parte di viabilità ordinaria caratterizzata dalla complessità della gestione degli impianti.
Una decisione, quella dello sciopero, considerata dalle organizzazioni dei gestori ormai indifferibile, soprattutto perché i continui rinvii ed il mancato rispetto degli impegni assunti ha ulteriormente peggiorato una situazione già fortemente compromessa.
Per gentile concessione di Staffetta Quotidiana
non serve a nulla scioperare.tutti i gestori devono respingere il rid e fare un bonifico con un importo irrisorio