Da ANGAC a GAIA. La via breve all’associazionismo

Dopo ANGAC, a provare nel difficile compito di salvare il lavoratore autonomo dipendente parasubordinato atipico, chiamato gestore carburanti ci proverà anche GAIA, la neonata associazione di gestori cresciuta dai cosiddetti autoconvocati di Brescia. Associazioni che nascano sia da un malcontento verso le storiche sigle sindacali, ma anche e sopratutto per rivendicare proprie idee rispetto ad accordi economici commerciali che non hanno portato quella prospettiva innovativa e programmatica e sopratutto valorizzato la figura del gestore(cosi come si premettevano di fare). Un fatto ad oggi inequivocabile dato dal rapporto tra tutela dei diritti e conto economico che ha ormai raggiunto da tempo livelli insostenibili.

Non è dato sapere se questi nuovi interlocutori, per alcuni aspetti veri e propri outsider, saranno in grado di fare quello che i loro iscritti si aspettano e quello che non sono riusciti a fare navigati e più esperti professionisti del settore e delle tutele economico sindacali di questa categoria. Categoria che va ricordato almeno per forza numerica dovrebbe essere più coesa e meno frammentata. Una categoria talmente atipica per conformazione che non ha eguali nel mondo sindacale moderno.

La nascita di nuove sigle che si oppongono a questa via breve della vita comune è un’arma a doppio taglio. Da una parte l’ulteriore frammentazione in un contesto già di divisioni laceranti che coinvolgono le associazioni di categoria tradizionali alcune delle quali obbligate all’interno di apparati più grandi che ne dettano la linea politico/sindacale. Dall’altra il riconoscimento che le controparti vorranno dare ai nuovi nati all’interno di tavoli negoziali da definire, se mai si dovessero attivare.

La pretesa legittima di un margine equo, di meno oneri e di più tutele si scontra proprio con alcune delle difficoltà appena descritte. Sia chiaro, c’è comunque stato un vero segnale di vitalità, dettato dalla disperazione del momento, dalla voglia di provare a fare da soli, non certo dalla visione di un progetto diverso o visionario, cosi come succedeva in passato quando sigle storiche formavano la propria esistenza. Ma è comunque da vedere come un fatto positivo

La nostra attenzione andrà finalmente rivolta ai risultati (questa volta tangibili) da quella parte di categoria che ha sempre pensato si potesse fare di più e meglio, avendo come controparte nell’ordine; compagnie petrolifere, Gestori, politica, retisti, antitrust, regole assurde, concorrenza sleale da contrabbando e non da ultimo la Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali. Proprio da quest’ultima arriva lo stop allo sciopero proclamato dai gestori della regione Sardegna aderenti ad ANGAC. Uno sciopero (non sciopero ) in quanto programmato con la vendita di carburanti nella modalità self-service previsto per i giorni 8, 9 e 10 Luglio.

L’autorità ha deciso di precettare lo sciopero (apertura con i self) esercitando le sue più ampie prerogative dovute alla concomitanza con un altro sciopero di settore, ovvero, lo sciopero indetto dalla Faib Confesercenti previsto per il 17 luglio. Secondo l’autorità la Faib ha presentato la domanda di sciopero prima di ANGAC quindi quest’ultima è precettata con il rischio di forti sanzioni nel caso non dovesse rispettare la legge.

Purtroppo l’arma a doppio taglio ha la sua prima vittima. I Gestori aderenti ad ANGAC saranno costretti a ritirare lo sciopero e (volendo) ad accodarsi a quello indetto da Faib. Farlo potrebbe avere un doppio significato: il primo vorrebbe dire  appoggiare un sindacato da sempre criticato. Non aderire come seconda scelta darebbe un ulteriore segnale di debolezza per l’intera categoria. Certo è che se il buongiorno si vede dal mattino, le prossime giornate saranno pessime…

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anonimo
anonimo
5 anni fa

be x aggirare la legge si mette chiuso x ferie o iniziamo subito a calarci le braghe!io faccio così:chi volete che venga a controllare se l utenza ha disagio hanno fatto le pompe bianche,la gdo,le pompe di contrabbando ,i gosth e ci precettano ma fatemi……nessuno resta a piedi,forse le compagnie se va solo il s.s. lo scontone se lo pagano di tasca propria.

GIAMPIERO
GIAMPIERO
5 anni fa

Le motivazioni prodotte sono più che legittime, chi non le sottoscriverebbe con plauso finale. Purtroppo però in capo a questi Signori, parlo in particolar modo al gruppo sardo, sfugge che meglio sarebbe aggregarsi e non cercare lo scontro con Federazioni che comunque rappresentano la maggioranza. Nessuno mette al bando le ragioni che esprimono, hanno ragioni da vendere, e con una categoria destinata a fallimenti continui bisogna pur reagire, osservo però troppi individualismi che non confortano sull’esito finale di ogni loro istanza.

anonimo
anonimo
Rispondi a  GIAMPIERO
5 anni fa

ormai tutti cercano di salvare quello che si può.

Massimo Fegica
Massimo Fegica
Rispondi a  anonimo
5 anni fa

Dove sta la novità? questa è la categoria del salvo quello che posso a discapito del sacrifico il presente per salvaguardarmi il futuro… Porca miseria quando lo capiremo?

pippo
pippo
5 anni fa

A prescindere la stronzata della precettazione ,nella quale si sente talmente tanta puzza di intromissioni da vomitare Parlare di disagi con il solo self ,vorrebbe dire chiudere il 30% dei p vendita
Vorrei consigliare i gestori autoconvocati Di unirsi allo sciopero Faib ,facendo capire che non sono le sigle ,ma l unione e il raggiungimento del risultato Fate capire che non siete voi a non voler andare ma loro a non venire !!!

Massimo Fegica
Massimo Fegica
Rispondi a  pippo
5 anni fa

Perchè davvero si crede che Faib farà lo sciopero?? Io non credo. Anzi sarei portato a scommettere con qualcuno della Faib che avesse il coraggio di affermare il contrario. Pronto a perdere per il bene della categoria…

alberto
alberto
Rispondi a  Massimo Fegica
5 anni fa

bella unione delle tre sigle, che sciopero è?
vorrai mica danneggiare le compagnie, ovvio…..
tutto studiato a tavolino, basta ammazzare i gestori in nome dell’unità sindacale, così qualcuno disonesto sopravvive. E’ ora di aprire gli occhi.

Massimo Fegica
Massimo Fegica
Rispondi a  alberto
5 anni fa

Quindi non hai capito. Faib ha indetto uno sciopero in nome dalla divisione sindacale visto che non ha accolto nei fatti alcuni appelli e visto che ha voluto andare in solitaria probabilmente a solo scopo propagantistico. Lo dico nella speranza di essere smentito.

alberto
alberto
Rispondi a  Massimo Fegica
5 anni fa

Io ho capito fin troppo bene, ci sarebbero decine di azioni da intraprendere senza indugiare, a cominciare dalla sospensione degli capitoli riguardanti il prezzo massimo come ne 2014,i gestori sarebbero allora sì responsabili del proprio conto economico. Qui si muore di fame!
Almeno questo lo capisci insieme a faib e figisc o non ve ne frega niente?

Massimo Fegica
Massimo Fegica
Rispondi a  alberto
5 anni fa

In realtà non frega nienete a molti tuoi colleghi. Prova a farti un giro sugli impianti. Vedrai a quanti interessano o vogliono spendersi in prima persona su proteste che li mettono in cattiva luce di fronte al padrone. Tu stesso se vuoi essere responsabile del tuo conto economico puoi adottare singolarmente questa protesta. E’ un tuo diritto farlo, ovviamente comunicando alla società che violi quella parte dell’accordo per questioni di sopravvivenza. L’armaiamoci e partite è finito da tempo. Ogniuno sia responsabile del proprio destino…

anonimo
anonimo
Rispondi a  Massimo Fegica
5 anni fa

certo che ognuno è responsabile del proprio destino ed ognuno deve essere libero di comportarsi come meglio crede:quindi ognuno danni la compagnia con i mezzi che ritiene + opportuno.è un modo anche questo di ribellarsi .volete capire che nessuna compagnia è in grado di andare avanti anche con pochi cani sciolti,o mica capito non si mettono a fare causa a tutti xchè loro hanno improntato che i gestori sono tutti come dei soldatini e basta che uno in qua ed uno in là rompino le righe che si trovano spiazzati.e poi cosa abbiamo risolto ad essere tutti uniti accordi da miseria senza poterci ribellare xchè ti dicevano sono accordi sindacali di lì non si esce.ricordatevi hanno paura a perdere le gestioni xchè gestori non ne trovano più.chi ha 2 risparmi non li butta in una odissea chi non li ha la banca non concede + niente.

Alex
Alex
5 anni fa

Uno scossone al mese di Luglio x annunciare l’apertura di un dialogo senza mezzi termini ci vuole !!
Poi, che i professori dei ca–i degli altri che fino ad ora si preoccupano dei migrati che percepiscono 2.50 Euro ad ora, si attiveranno contro di noi, lo sappiamo già !!!
Loro possono solo precettare e minacciare,
noi da onesti lavoratori svuotiamo le cisterne e il problema è risolto.
Dobbiamo stare sul impianto a non fare nulla ??
Bene, non è un danno se pensi che la compagnia non percepisce il pizzo sul servito, il gestore non butta il sangue per anticipare il sur plus del suo margine rispetto al 30 percento di sconto anticipato dal gestore per conto della compagnia.
Per noi stare sul impianto a giraci i pollici oramai è un abitudine, farlo per uno scopo ben preciso è anche una soddisfazione.

Roberto Timpani
Roberto Timpani
5 anni fa

Beh, anche a costo di stupire qualche gestore, autoconvocato o no, io non sono contento che siano stati costretti a revocare lo sciopero, se questa notizia corrisponde al vero. Innanzitutto perché la complessa e inaccettabile disciplina che ci ha imposto la Commissione sin dal 2001 di fatto rende praticamente impossibile dichiarare lo sciopero, qualunque esso sia, e soprattutto rende inefficace lo stesso con tutta una serie di paletti ( turnazioni, precettazioni). E poi perché, ma non vorrei che qualcuno venga preso da stati di eccitazione osceni, perché il “POTERE” si schiera con gli oppressori e non, come dovrebbe fare lo Stato, a favore degli oppressi. Nonostante mi sono beccato molte critiche ed anche pesanti offese, io ritengo sempre che le lotte dei gestori, sotto qualsiasi organizzazione, siano apprezzabili. Sempre che ci siano dei gestori ragionevoli, ovvio.

anonimo
anonimo
Rispondi a  Roberto Timpani
5 anni fa

ma chiudere contemporaneamente tutti x ferie?nessun utente resta a secco hanno voluto le pompe bianche,la gdo,le pompe di contrabbando,i gosth,i distributori dentro alcune aziende…..forse le compagnie perdono il pizzo del servito?

anonimo
anonimo
Rispondi a  anonimo
5 anni fa

la ip ci precetta xchè se chiudiamo chi ci paga il debito che si è fatta x comperare la totalerg?dai ormai è noto a tutti che ce lo ha girato a noi gestori il suo investimento:non ci paga con regolarità le transazioni,lo scontone sul s.s. selo paga col pizzo del servito,non paga gli affitti,di margine ci da una bella mazza non ci vuole un bocconiano a capire il meccanismo.

anonimo
anonimo
Rispondi a  anonimo
5 anni fa

dai anonimo ti lamenti sempre….sul portale ha messo che forse il problema tecnico è risolto:prova anche tu non pagare parte della fornitura e vantare il problema tecnico!ah…dimenticavo noi purtroppo abbiamo la fidejussione

anonimo
anonimo
Rispondi a  anonimo
5 anni fa

il voto negativo me lo ha dato qualche caporione ip

gestore ribelle
gestore ribelle
Rispondi a  anonimo
5 anni fa

tutto vero quel che dici

DIEGO
DIEGO
5 anni fa

Ma scusate dove stà il problema….. se si è costretti a revocare lo sciopero allo stesso momento che lo si revoca lo si proclama di nuovo con un’ altra data……..così siamo i primi stavolta…………poi vediamo cosa inventano per precettare di nuovo………e se succede nuovamente si ripete la prassi : revoca e nuova data…..Domanda : si può fare così ?

Rocco
Rocco
Rispondi a  DIEGO
5 anni fa

La revoca dello sciopero dovuto se le cose stanno come si dice ad un errore di ANGAC, dovuto anche a una certa inesperienza, non deve certo essere un freno anzi. Io non mi accoderei allo sciopero Faib se lo facciano loro, si decidano altre date per la protesta, e sopratutto si continui a scavare nel solco nella discontinuità con le vecchie sigle sindacali ormai chiaramenti inadeguate, inefficenti,e sopratutto genuflesse ai dikat dei petrolieri.

Roberto Timpani
Roberto Timpani
Rispondi a  Rocco
5 anni fa

Ecco, quando mi permettevo di scrivere in merito a questa situazione, della quale mi dispiaccio, come scritto sopra, dicevo che le lotte dei gestori sono sempre apprezzabili, qualsiasi sia l’organizzazione o associazione le invochino, sempre che ci siano dei gestori ragionevoli . Sono stato puntualmente smentito da Rocco. Cosi’ non si va da nessuna parte se si continuano a dire e pensare certe cose. Continuo a dire che i petrolieri se la godono di fronte a simili argomentazioni.

anonimo
anonimo
Rispondi a  Roberto Timpani
5 anni fa

se la godono finchè ci sono persone come te squeri e altri che spostate il problema altrove:qua si sta fallendo tutti se non chiudiamo noi gestori ci fanno chiudere le banche,se chiudono i gestori falliscono anche le compagnie che non vi chiedono aiuto x non calare troppo le braghe ed anche lo stato che ha bisogno fatevi 2conti quanti soldi anticipati e sicuri incassano tutti i giorni sia le compagnie che lo stato.

Roberto Timpani
Roberto Timpani
Rispondi a  anonimo
5 anni fa

Faccio anche a te la domanda . Che gestore sei ? Sei eni ? sei Eg ?, sei Ip ? Perché se ancora vuoi parlare fammi capire da dove vieni e cosa fai nella vita. Io mi faccio insultare e ci metto la faccia e cerco di immedesimarmi. Ma, fino a prova contraria, tu rimani un provocatore. Eppure mi pareva di aver già chiarito che il problema non sono le persone, che possono anzi debbono essere contestate e semmai sostituite, me per primo, ma il fatto che continuate te e qualche altro a prendervela con il Sindacato. Temo che tu ed altri che continuano ad infangare siate una fastidiosa zavorra anche per chi – associazioni spontanee o un nuovo sindacato – voglia cambiare le cose.

il gestore
il gestore
Rispondi a  Roberto Timpani
5 anni fa

prima cosa da cambiare .
LE DECISIONI DI LOTTA QUALSIASI SIA E DA CHI LA PROPONE DEVE ESSERE UNA SCELTA FATTA DAI GESTORI….I FUNZIONARI SONO A LIBRO PAGA NON ROMPESSERO I …..
ROBERTO HAI MAI FATTO IL GESTORE ?

Roberto Timpani
Roberto Timpani
Rispondi a  il gestore
5 anni fa

Primo: non sono un funzionario. Secondo falla finita con il libro paga. Terzo ho fatto il gestore e sono figlio di gestori. Quarto sei un provocatore. Quinto, ti lascio perdere perché non sei informato. Sesto : cosa proponi tu che saresti un gestore anzi “IL GESTORE” quindi una denominazione da snob, da aristocratico che non ti mischi, che non ti sporchi le mani, che eviti accuratamente di esporti, di rischiare. Le decisioni sono prese sempre da gestori, ogni organismo del Sindacato prevede un Consiglio direttivo o comunque un organo decisionale fatto solo esclusivamente di gestori. Ma non è il caso di perdere altro tempo.

giampiero
giampiero
Rispondi a  Roberto Timpani
5 anni fa

Roberto hai pazienza da vendere, molti scrivono, perchè altrimenti non parlerebbero nelle assemblee, con l’anonimato a mo di scudo ed un pizzico di ipocrisia che li rende ciechi offuscando la ragione che pure dovrebbero conservare. Nessuno ha mai citato o meglio rammentato che il sindacato ha dovuto forzatamente per colpa di molti gestori risolvere situazioni che avrebbero portato al fallimento.

il gestore
il gestore
Rispondi a  giampiero
5 anni fa

rispondo a tutti e due
se ti riferisci hai fenomeni che firmano accordi personali tipo iperself,sono fatti loro…
io sono sempre stato dentro gli accordi riconosciuti da associazioni ,secondo mai stato zitto nelle riunioni tantomeno quando vengo a roma ,
terzo gli accordi prevedono diritti e doveri,negli ultimi 15 anni i nostri diritti sono stati calpestati con la complicità di tanti fenomeni che si riempono la bocca di essere i difensori dei gestori.
ne è la prova ip .

Roberto Timpani
Roberto Timpani
Rispondi a  il gestore
5 anni fa

Mistero della fede. I gestori api-ip stavano benino prima dell’avvento del misto self servito del 2012. 2 centesimi sul self . Non sono 15 anni, sono tanti ma non sono 15 anni. quando abbiamo firmato nel 2016, dopo 4 anni di massacro che i gestori purtroppo si erano auto inflitti, siamo stati costretti a ripartire da una base di margine molto piu’bassa. Non so se questo è chiaro

il gestore
il gestore
Rispondi a  Roberto Timpani
5 anni fa

ti ripeto se i mie colleghi o solo alcuni firmano minchiate per fare litri e si abbassano il loro margine non è colpa di chi lavora correttamente nel rispetto degli accordi.
perciò la storia che poi bisogna salvarli con rinnovi di accordi fammi dire “solidali”ha rotto….ok.
inoltre quei fenomeni si gongolano che vendono milioni e milioni di litri ,fottendo il collega vicino che non si decurta il margine.
perciò il GESTORE è fottuto due volte.
prima dal “collega” che le porta via i litri ,poi dalla stipula nel nuovo accordo economico …
la storia va avanti da 15 anni dalla “stazione del risparmio” ENI pagato tutto da loro all’inizio…poi sappiamo già come funziona…
se vuoi ti elenco anche le altre minchiate di tutte le compagnie

Roberto Timpani
Roberto Timpani
Rispondi a  il gestore
5 anni fa

Non c’è bisogno. Ma il Sindacato deve, per missione e per statuto, tentare di tutelare tutti. Non si puo’ fare un sindacato di elite. Quando l’Eni ci accordo’ un incontro nel 2013 in pieno iperself dopo lo scontone di Scaroni, ci siamo sentiti dire che ormai 3800 gestori avevano firmato per un margine di 1,5 e, quindi, noi del sindacato chi volevamo rappresentare ? Ma continuo a dire che la colpa non è stata dei colleghi intimiditi dalle forze vendite eni. E’ la storia della nostra categoria fatta di decine di migliaia di impianti sparsi sul territorio nazionale, composta da gente sana che teme per il proprio futuro . Sono i rapporti di forza in questo settore, fatto di gestori che si credono imprenditori perché cosi’ sollecitati dalle petrolifere ma in realta’ lavoratori subordinati a tutti gli effetti.

il gestore
il gestore
Rispondi a  Roberto Timpani
5 anni fa

allora vedi che ho ragione …i nostri diritti sono calpestati da 15 anni.

Roberto Timpani
Roberto Timpani
Rispondi a  il gestore
5 anni fa

Ho qualche confusione sulla matematica, ma l’ho studiata poco. I nostri diritti in verità sono calpestati dall’inizio della nostra o vostra storia. Da un Regio Decreto del 1933 che consenti al proprietario di un impianto di affidare in gestione ad un soggetto terzo e non di gestirselo con personale dipendente. La nostra storia è costellata di diritti ottenuti, poi calpestati, ricominciando a zero, per poi riconquistarne degli altri e subire altri affronti e calpestii. E qui la nostra storia, mica abbiamo attraversato un giardino di fiori. Ma un deserto dove ogni tanto faceva capolino qualche politico per comodo, oppure perché la categoria era compatta. Qualche fuoco “amico” anche da parte di chi sosteneva che era dalla nostra stessa parte della barricata per poi infliggerci le pugnalate alle spalle. Ma ci sarebbe da scrivere . A volte fortunosamente, portando a casa risultati che non sono costati nemmeno mezzo minuto di sciopero. Prima o poi stampero’ un vademecum per coloro che ritengono che il Sindacato ha fatto solo danni. Tre righe per illustrare come rinunciare sdegnosamente ad alcune cosette che fanno tanto comodo ma di cui abbiamo perso la genesi e forse anche il merito. Ma si sa, molte cose si danno per scontate ormai ed invece non sono scontate per nulla.

anonimo
anonimo
Rispondi a  Roberto Timpani
5 anni fa

io l impianto è mio e non l ho mai dato in gestione adaltri,ma da quando sono subentrati i gestori delle ultime generazioni che ripeto i conti non sono capaci di farli le cose sono cambiate anche x me,ricordatevi il lavaggio ed il bar è il codino della giostra i giri sono accorciati eto capio timpani ed altri quando ti chiedono consigli di la verità no cè + niente da prendere xchè hanno non solo raschiato il fondo ma bucato la pentola.

anonimo
anonimo
Rispondi a  il gestore
5 anni fa

certo da quando è partita alla grande la liberalizzazione x trovare ed invogliare i gestori le compagnie hanno investito in lavaggi bar etabacchi e allora non hanno calpestato i ns diritti ci hanno macellato.

anonimo
anonimo
Rispondi a  Roberto Timpani
5 anni fa

infatti credendosi imprenditori ,che di loro non avevano niente,hanno accettato di tutto affitti stratoferici e margine da fame:ti propongono il lavaggio ed il bar è come il codino della giostra fatevi i conti .

anonimo
anonimo
Rispondi a  il gestore
5 anni fa

che abbia fatto il gestore non conta che sia figlio di un gestore idem:vedi bersani ha ammazzato tutti i gestori x favorire le compagnie ed i contrabbandieri

Roberto Timpani
Roberto Timpani
Rispondi a  anonimo
5 anni fa

E vabbe’ hai ragione tu. Io rispondevo solo. Sono un ex gestore, figlio di un gestore che ha massacrato la categoria. Contento ?

anonimo
anonimo
Rispondi a  Roberto Timpani
5 anni fa

allora concordi con me che bersani ha massacrato la categoria spero che tu non lo abbia mai votato perchè se va al governo massacra tutta l italia:che comunista è ha tolto quel poco che avevano i gestori x darlo alle compagnie che erano già tanto ricche

anonimo
anonimo
Rispondi a  Roberto Timpani
5 anni fa

te l ho già detto sono un gestore anomalo ma con tanta esperienza alle spalle,i gestori si facessero 2 conti su tante cose non saremmo finiti così.x quanto riguarda il sindacato si è accettato di tutto in primis e sopratutto la carità poi non lavarti le mani che sei un gestore figlio di un gestore:anche bersani e hai visto che fine abbiamo fatto noi e lo stato con il contrabbando,forse c era anche prima ma non a questi livelli.

anonimo
anonimo
Rispondi a  anonimo
5 anni fa

cosa avete ottenuto con la e fattura da cavie che eravamo avete spostato il problema di 6mesi :hai fatto i conti quanto costa anche in termini di tempo visto che mediamente lavoriamo già 10ore al giorno + 5 il sabato + le feste a svuotare il s. service?be io non la faccio xchè i conti me li so fare questa volta ho avuto interesse a stare con le compagnie ed adottare le carte petrolifere

Roberto Timpani
Roberto Timpani
Rispondi a  anonimo
5 anni fa

fra un po’ incominci a darci anche le colpe di quanto costano le divise. E’ ovvio che se vuoi trovare colpe, errori, ritardi del sindacato, faccio prima io a farti l’elenco. Non abbiamo mai negato che il Sindacato, nei mille problemi che investono la categoria puo’ aver centrato alcune soluzioni, altre volte ha fallito o le soluzioni non erano delle migliori. Sulla fatturazione elettronica abbiamo fatto quello che era possibile tenuto conto che la legge era del Governo Gentiloni di fine 2017. Il nuovo governo ha ritenuto non solo di confermare la norma ma di rigettare tutte le nostre numerose lettere che nel 2018 abbiamo scritto minacciando anche la disobbidenza fiscale.

anonimo
anonimo
Rispondi a  Roberto Timpani
5 anni fa

si doveva fare la disobbedienza fiscale:non la faccio fatti le carte petrolifere

Amicougo
Amicougo
Rispondi a  Roberto Timpani
5 anni fa

Caro Roberto, più volte ho scritto su questa piattaforma che ogni forma di protesta in favore della categoria deve essere partecipata, chiunque l’abbia promossa. sono nate diverse associazioni tra cui ANGAC ( di cui faccio parte) , Gaia e magari ne nasceranno anche altre perché la situazione in cui vivono i gestori è veramente drammatica, se non si dà ossigeno ( aumento del margine ) le gestioni falliranno. Il settore è malato: illegalità e quant’altro, ma la priorità è dare ossigeno alle gestioni.
Permettimi di farti una domanda: Ma i vostri Gestori da voi rappresentati stanno bene? Se la risposta è sì mi meraviglio, se la risposta è no ti chiedo come mai le associazioni storiche della categoria compresa quella che rappresenti tu non abbia ancora iniziato una vera e propria guerra per risollevare le sorti della categoria?
La nascita di queste associazioni non vi fa pensare che la situazione ha raggiunto il livello massimo di sopportabilità?
Non abbiamo toccato il fondo, lo abbiamo raschiato!

anonimo
anonimo
5 anni fa

cari colleghi io volutamente ieri non ho ordinato la fornitura stamattina ho finito i carburanti e l ordine l ho fatto x giovedi.così 2 giorni chiuso e lo sciopero l ho fatto a modo mio,chi ha voglia di protestare lo può fare in 1000 modi alla faccia della precettazione poi però fare i c……i con il c..o degli altri tutti sono capaci.scusatemi.