Staffetta Quotidiana – In un incontro svoltosi a Roma il 16 dicembre. Di grande rilievo politico
Eni da una parte e Faib, Fegica e Figisc dall’altra hanno avviato formalmente la fase negoziale volta a definire il rinnovo degli Accordi collettivi aziendali da applicare ai Gestori degli impianti a marchio posti sulla rete ordinaria firmati il 19 dicembre 2014 e “in prorogatio” da tre anni . Una decisione che è scaturita, a quanto risulta alla Staffetta, in un incontro avvenuto il 16 dicembre scorso a Roma presenti per Eni Refining & Marketing Giovanni Maffei, Luciano Piferi, Mario Ferro e Marco Cimarelli; per Faib Martino Landi e Gaetano Pergamo, per Fegica Roberto Di Vincenzo e Roberto Timpani, per Figisc Bruno Bearzi, e Alessandro Micheli.
Incontro che sarebbe servito innanzitutto a fare una prima ricognizione congiunta dello stato del settore, delle dinamiche attuali del mercato, delle criticità emergenti e degli obiettivi che si intendono perseguire in prospettiva. E nel corso del quale è stato poi abbozzato uno schema di accordo che, nelle intenzioni della parte sindacale, possa consentire di rivalutare e valorizzare il percorso comune intrapreso per uscire dalle circostanze che caratterizzavano il mercato all’epoca della sottoscrizione dell’intesa del 2014.
Accordo sul quale la Staffetta ha accertato che, nelle more della sua definizione, le Parti hanno convenuto quale anticipazione sugli elementi che troveranno collocazione e valorizzazione proprio all’interno della futura contrattazione, le seguenti tre iniziative che saranno progressivamente avviate con l’inizio di quest’anno : conferma delle incentivazioni economiche, adottate allo scopo di premiare i risultati raggiunti dai gestori e dai loro addetti in relazione alle vendite del prodotto “Diesel+”; potenziamento delle incentivazioni economiche collegate allo sviluppo delle vendite in modalità “PiùServito”; introduzione progressiva, con il graduale avvio nel corso dell’anno del programma con Poste Italiane, di una incentivazione collegata al pagamento dei bollettini postali presso gli impianti a marchio.
Nel corso dell’incontro, fatto di particolare rilievo, Eni ha confermato la propria ferma convinzione circa la necessità che il settore e l’azione imprenditoriale dei soggetti che vi operano correttamente, ritorni ad essere adeguatamente protetta da un rinnovato sistema di regole e di controlli. In questo ambito, Eni ha ribadito altresì di ritenere la relazione ed il confronto costante con la categoria e la sua rappresentanza sindacale un proprio essenziale punto di riferimento, in ragione sia del pieno rispetto della normativa vigente che del più efficace perseguimento degli obiettivi commerciali comuni di azienda e gestori. E ha, infine, colto l’occasione per rappresentare le linee direttrici fondamentali lungo le quali sviluppare la propria strategia per i prossimi anni, maggiormente caratterizzata proprio da un rinnovato e strutturale impegno sulla rete distributiva: investimenti commerciali e infrastrutturali, rivalutazione della rete di proprietà, qualità dei prodotti e del servizio al consumatore, diversificazione della tipologia dei servizi e delle attività accessorie offerte al pubblico, incremento delle occasioni di business e conseguente rivalutazione della remunerazione per i gestori, formazione ed aggiornamento professionale dei gestori, rinnovo del sistema di regolazione dei rapporti con le Organizzazioni di categoria orientato ad una sempre maggiore stabilità ed efficienza.
Dal canto loro, le Organizzazioni di categoria, ciascuna con i propri rilievi, hanno ritenuto di dare atto ad Eni del ruolo essenziale svolto in questi ultimi anni per orientare il settore ad una discontinuità di approccio che aveva in precedenza finito, nell’era del c.d. “iperself” per depauperare la distribuzione carburanti e, più nel particolare, per aver voluto nei fatti distinguere la sua azione rispetto a quanti nel settore rifiutano persino il confronto negoziale preteso dalla legge orientando i loro comportamenti a scelte commerciali che mortificano fino a escludere il ruolo del gestore.
Insieme all’apprezzamento per la scelta rappresentata da Eni di tornare ad investire strutturalmente sulla rete e sulle attività connesse, considerata dalle tre organizzazioni di categoria un segnale importante nell’ottica di restituire al settore quella marginalità che negli ultimi anni è venuta meno e che non potrà non orientare anche una parte consistente del mercato. In particolare di quella parte sana di operatori integrati o meno, contribuendo anche in questo modo ad arginare ed invertire la drammatica tendenza alla violazione della legalità in tutte le forme in cui si manifesta.
Un insieme di elementi di giudizio positivi che dovranno ora trovare accoglimento nel nuovo accordo collettivo aziendale per rispondere alle impellenti domande di chiarezza, stabilità e di adeguamento dei margini, anche in considerazione dei crescenti oneri di sistema, che emergono insistentemente dalla categoria.
Alla luce di tutto ciò un incontro che assume una grande importanza anche sotto il profilo politico e anche nei confronti di tutti gli altri soggetti attivi nella distribuzione dei carburanti.
Per gentile concessione di Staffetta Quotidiana
il gestore 2020 finalmente rivalutato e al centro delle nuove politiche aziendali ,figura indispensabile per poter perseguire gli obiettivi futuri …se non si sbrigano di gestioni non ne rimarra’piu una …