L’allarme Assopetroli e la risposta di Unem
Staffetta Quotidiana – “Panic buying” o contingentamento? Mercoledì Assopetroli ha lanciato un allarme sulle forniture di prodotti raffinati in extrarete: le aziende associate, si legge in una nota diffusa nel tardo pomeriggio, registrano nell’ultima settimana una significativa contrazione della disponibilità di prodotto in extrarete, manifestatasi su numerose basi logistiche e acuitasi a seguito dell’avvio del conflitto in Ucraina. A ciò, prosegue Assopetroli, “si aggiunge l’aumento del costo dei carburanti e dei combustibili, che si sta inevitabilmente ripercuotendo sui rivenditori. Le quotazioni dei prodotti petroliferi stanno infatti risentendo dell’incertezza legata all’attuale crisi internazionale”. La scarsità di carburanti sul mercato, sottolinea l’associazione, rischia di penalizzare interi comparti produttivi, industriali e agricoli, rendendo difficoltoso il rispetto dei contratti da parte dei nostri operatori, che hanno la responsabilità di garantire l’operatività di servizi essenziali e non interrompibili. L’associazione auspica che tutta la filiera dei carburanti trovi le energie migliori per fare sistema e superare con equilibrio questa fase delicata.
Interpellata da Staffetta, Unem sottolinea che i rifornimenti di prodotti petroliferi “sono regolari” e che “non c’è alcun taglio all’offerta”. I problemi di questi giorni, fa sapere Unem, “sono eventualmente dovuti a colli di bottiglia sul mercato spot extrarete venutisi a creare a seguito di una corsa all’acquisto, determinata probabilmente dalla prospettiva di un ulteriore aumento delle quotazioni nei prossimi giorni e dai timori legati alla crisi ucraina”. Tale corsa all’acquisto, conclude l’associazione, “può creare in alcuni casi disagi nella regolare programmazione delle attività delle basi di carico”.
Un botta e risposta registrato già in passato. In estate diversi operatori dell’extrarete avevano lamentato “contingentamenti” di prodotto. In luglio Giovanni Maffei, responsabile Eni per il settore, aveva respinto l’addebito, descrivendo il meccanismo di assegnazione giornaliera di vendite di prodotto, con i depositi che assegnano i volumi alla rete e poi all’extrarete. Quando ci sono oscillazioni rilevanti delle quotazioni, disse allora Maffei, “molti rivenditori chiedono anche dieci volte di più di quello che ritirano normalmente”, richieste che portano ad assegnazioni pro quota.
Certo è che i rialzi dei prezzi a livelli mai visti prima determinano un acuirsi delle tensioni e delle preoccupazioni per il futuro. Cui si aggiunge, come sottolineano diversi rivenditori, un forte aumento dei delta che le compagnie applicano a chi vuole acquistare prodotto – fino a Platts +190. Ed effettivamente si registrano riduzioni di forniture anche per rivenditori coperti da contratti di rifornimento.
Il momento è da gestire con la massima freddezza e la massima fluidità di comunicazione, proprio per evitare fenomeni di panico. E per non ridare ossigeno a canali di approvvigionamento paralleli o a iniziative che possono ridurre la concorrenza sul mercato.
Per gentile concessione di Staffetta Quotidiana
Quante balle si raccontano, nessun problema? Plattz + 190, edai un po di dignità.