L’INCONTRO CON ENI DI DICEMBRE (cfr. comunicazione allegata), RIPORTA IN PRIMO PIANO IL TEMA DEL FUTURO. DI QUEL MONDO A LUNGO COMPRESSO E VITUPERATO CHE, SMENTENDO FACILI SEMPLIFICAZIONI, RIMANE L’UNICO POSSIBILE PER RIPRISTINARE QUELLA CERTEZZA DEL DIRITTO, QUELLA LEGALITA’ E QUEL SISTEMA DI REGOLE CHE, SOLE, POSSONO CONSENTIRE IL RECUPERO DI UNA CENTRALITA’ DEL SETTORE.
SENZA REGOLE IL NOSTRO MONDO CONTINUERA’ A LANGUIRE AI MARGINI DI UN SISTEMA CHE CONTINUERA’ A RIMANERE SALDAMENTE NELLE MANI DEI “FURBETTI DELL’IMPIANTINO” CHE, IN SPREGIO AD OGNI REGOLA, STANNO ACCUMULANDO FORTUNE SFRUTTANDO, SENZA RITEGNO, I GESTORI CHE DEVONO SUBIRE LA PRIVAZIONE DELLE TUTELE NORMATIVE E DELLE CERTEZZE ECONOMICHE.
QUESTO MODO DI FARE OLTRE AI GESTORI PENALIZZA ANCHE TUTTI QUEGLI OPERATORI ONESTI CHE NON INTENDONO PIEGARSI A QUESTI METODI “VIOLENTI” DI “AGGRESSIONE DEL MERCATO”, DI ROTTURA E DI SISTEMATICA VIOLAZIONE DELLE NORME COME UNICO STRUMENTO PER NASCONDERE LA LORO INEFFICIENZA.
E’ UN MANIFESTO TENTATIVO, SENZA OSTACOLI PER LA RITROSIA CON LA QUALE SI VOGLIONO AFFRONTARE QUESTI PROBLEMI, DI PIEGARE IL MERCATO AL LORO ESCLUSIVO TORNACONTO. COME SE NON CI FOSSE UN FUTURO.
QUESTO E’ IL MESSAGGIO IN BOTTIGLIA CHE INTENDIAMO AFFIDARE ALLE CORRENTI SPERANDO CHE ARRIVI A DESTINAZIONE.
IN TEMPI BREVI! PRIMA CHE LO TSUNAMI DA TEMPO ANNUNCIATO, ARRIVI E SPAZZI TUTTO.
TUTTO E TUTTI. ANCHE PER COLORO CHE SI CREDONO I PIU’ FURBI O CHE SI SENTONO AL RIPARO DEL LORO RASSICURANTE EGOISMO.
In un’epoca segnata dal trionfo della tecnologia e nella quale si può finanche dichiarare una guerra con un cinguettio di 140 caratteri su Twitter in ossequio alla velocità della comunicazione, noi preferiamo affidare il nostro messaggio al più immaginifico degli strumenti: una bottiglia con all’interno un foglio di carta su cui scrivere le nostre riflessioni, con pacatezza ma con determinazione, senza avere l’assillo di essere, a tutti i costi, sintetici a scapito della qualità della riflessione.
Alla stessa bottiglia intendiamo affidare anche una richiesta d’aiuto ed una richiesta a velocizzare, al massimo, a tradurre, in norme, i contenuti della risoluzione De Toma approvata all’unanimità dalla Commissione Industria della Camera alla fine dell’anno scorso.
In questo quadro riteniamo che sia molto importante il Verbale di Incontro sottoscritto con Eni perchè, invertendo una tendenza in atto da molti anni, la più grande Azienda petrolifera del Paese, ha dichiarato la sua volontà di rimettere al centro della sua azione la rete -valorizzandola con investimenti- e ribadendo che l’apporto dei Gestori è elemento essenziale di questa strategia. Una scelta di costruire un vero e proprio argine al diffondersi di un’illegalità che penalizza tutto il settore ed il comparto e che rende sempre più difficile competere con un sistema di regole asimmetrico.
Non sappiamo ancora dove gli approfondimenti che stiamo facendo -anche in questi giorni- con l’Azienda, condurranno i ragionamenti: ciò che è certo e che ci troviamo di fronte alla manifestazione di una consapevolezza della quale si era persa memoria. E sarebbe sciocco non prenderne atto oppure non sottolinearli o sminuirli.
E’ vero le conclusioni le trarremo alla fine ma ci sembra che, dal lontano 2012, molta acqua sia passata sotto i ponti e molta consapevolezza sia maturata.
Verbale dell’incontro
Riunione del 16 dicembre 2019
Sono presenti:
per ENI Refining & Marketing: Giovanni Maffei, Luciano Piferi, Mario Ferro, Marco Cimarelli;
per Faib Confesercenti: Martino Landi, Gaetano Pergamo;
per Fegica Cisl: Roberto Di Vincenzo, Roberto Timpani;
per Figisc Confcommercio: Bruno Bearzi, Alessandro Micheli.
Le Parti, come sopra rappresentate, si sono incontrate il giorno 16 dicembre 2019 allo scopo di effettuare una prima ricognizione comune dello stato del settore, delle dinamiche attuali del mercato, delle criticità emergenti e degli obiettivi che si intendono perseguire in prospettiva.
Ciò allo scopo di avviare formalmente, con la riunione odierna, la fase negoziale volta a definire il rinnovo degli Accordi collettivi aziendali da applicare ai Gestori degli impianti a marchio posti sulla rete ordinaria.
A questo specifico proposito, le Organizzazioni di categoria, in modo congiunto, hanno abbozzato schema di accordo che, nelle intenzioni di parte sindacale, possa consentire di rivalutare e valorizzare il percorso comune intrapreso per uscire dalle circostanze che caratterizzavano il mercato all’epoca della sottoscrizione dell’Intesa del 2014.
Eni ha confermato la propria ferma convinzione circa la necessità che il settore e l’azione imprenditoriale dei soggetti che vi operano correttamente, ritorni ad essere adeguatamente protetta da un rinnovato sistema di regole e di controlli.
In questo ambito, Eni ha ribadito di ritenere la relazione ed il confronto costante con la categoria e la sua rappresentanza sindacale un proprio essenziale punto di riferimento, in ragione sia del pieno rispetto della normativa vigente che del più efficace perseguimento degli obiettivi commerciali comuni di azienda e gestori.
Eni ha, infine, colto l’occasione per rappresentare le linee direttrici fondamentali lungo le quali sviluppare la propria strategia per i prossimi anni, maggiormente caratterizzata proprio da un rinnovato e strutturale impegno sulla rete distributiva: investimenti commerciali e infrastrutturali, rivalutazione della rete di proprietà, qualità dei prodotti e del servizio al consumatore, diversificazione della tipologia dei servizi e delle attività accessorie offerte al pubblico, incremento delle occasioni di business e conseguente rivalutazione della remunerazione per i gestori, formazione ed aggiornamento professionale dei gestori, rinnovo del sistema di regolazione dei rapporti con le Organizzazioni di categoria orientato ad una sempre maggiore stabilità ed efficienza.
Le Organizzazioni di categoria, ciascuna con i propri rilievi, hanno ritenuto di dare atto ad Eni -indipendentemente dal naturale rapporto dialettico, a volte complesso, comunque esistente tra parti, che rappresentano soggetti diversi ed autonomi- del ruolo essenziale svolto in questi ultimi anni, in generale, per orientare il settore ad una discontinuità di approccio che aveva in precedenza finito , nell’era del c.d. “Iperself” per depauperare la distribuzione carburanti e, più nel particolare, per aver voluto nei fatti distinguere la sua azione rispetto a quanti nel settore -nella prassi oltreché nella teorizzazione- rifiutano persino il confronto negoziale preteso dalla legge orientando i loro comportamenti a scelte commerciali che mortificano fino a escludere il ruolo del gestore.
Le Organizzazioni di categoria hanno poi apprezzato la scelta rappresentata da eni di tornare ad investire strutturalmente sulla rete e sulle attività connesse, segnale importante nell’ottica di restituire al settore quella marginalità che negli ultimi anni è venuta meno e che non potrà non orientare anche una parte consistente del mercato.
In particolare di quella parte sana di operatori integrati o meno, contribuendo anche in questo modo ad arginare ed invertire la drammatica tendenza alla violazione della legalità in tutte le forme in cui si manifesta.
Infine, le Organizzazioni di categoria hanno invitato eni a tradurre rapidamente le intenzioni manifestate in un Accordo collettivo aziendale, allo scopo di rispondere alle impellenti domande di chiarezza, stabilità e di adeguamento dei margini, anche in considerazione dei crescenti oneri di sistema, che a giusta ragione emergono insistentemente dalla categoria.
Nelle more della prossima definizione dell’Accordo collettivo aziendale, quale anticipazione sugli elementi che troveranno collocazione e valorizzazione proprio all’interno della futura contrattazione, le Parti hanno convenuto che, con l’inizio del prossimo anno, saranno progressivamente avviate le seguenti iniziative
- a) conferma delle incentivazioni economiche, adottate allo scopo di premiare i risultati raggiunti dai gestori e dai loro addetti in relazione alle vendite del prodotto “Diesel+”;
- b) potenziamento delle incentivazioni economiche collegate allo sviluppo delle vendite in modalità “PiùServito”;
- c) introduzione progressiva, con il graduale avvio nel corso dell’anno del programma con Poste Italiane, di una incentivazione collegata al pagamento dei bollettini postali presso gli impianti a marchio.
Fonte: Controdistribuzione
I furbetti sono le compagnie petrolifere ,che hanno deciso di ammazzare il settore a cominciare dall’ENI spa con lo scontone a rotto gli equilibri e non solo ,pertanto le altre si sono adeguate al sistema .