Con una nota a firma del presidente dell’Angac, Govanni Zidda, inviata al Governo e alle compagnie petrolifere, l’ Associazione nazionale gestori autonomi carburanti denuncia la drammatica situazione economica della categoria, già esposta al Mise in data 29 maggio 2019 e anche durante l’ultimo incontro del 25 febbraio 2020, pesantemente aggravata in seguito all’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del contagio da “coronavirus”
Di seguito pubblichiamo la missiva
Vista la già precaria situazione economica contrattuale, in seguito agli accordi collettivi nazionali che hanno ceduto la libertà imprenditoriale del gestore alle compagnie, con l’imposizione di un margine fisso e in seguito con il dimezzamento dello stesso, al contempo degli aumentati costi di gestione
Vista la totale subordinazione alle compagnie essendo un’attività soggetta alla totale dipendenza economica e quindi, essendo di fatto il gestore, libero imprenditore per i costi e totalmente dipendente per la sua remunerazione, palesemente insufficiente anche prima dell’emergenza sanitaria
Vista l’importante funzione dei gestori carburante quali esattori per conto dello Stato, costituendo gli stessi, una garanzia per il versamento di Iva e accise costituenti per oltre il 60% il prezzo del carburante, pagata con fideiussioni personali ed essendo la categoria maggiormente esposta alla criminalità sempre più dilagante Visto che i costi fissi, utenze elettriche, telefoniche, tributi, tasse e imposte sono dovuti indipendentemente dall’entità delle vendite ed anche in totale assenza di vendite
Chiede
Che per fronteggiare il grave stato di indigenza economica, già a livelli di mera sussistenza per i risicati margini di guadagno, ulteriormente aggravato dalle eclatanti riduzioni delle vendite dovute alle nuove e stringenti disposizioni governative sulla circolazione delle persone e sulle restrittive norme in essere sulle attività commerciali Siano attuate urgentemente le seguenti misure indifferibili per la sopravvivenza dei gestori:
- Sospensione temporanea delle imposte dirette, indirette, tributi addizionali regionali e comunali ritenute sul lavoro dipendente e autonomo, contributi autonomi e dipendenti, Iva
- Condono tombale della riscossione per i carichi affidati all’Agenzia delle Entrate. Riscossione degli anni pregressi legati alle gestioni, in quanto i gestori, vista lacomprovata totale riduzione della loro libertà imprenditoriale limitata da accordiche li hanno legati strettamente all’abuso di dipendenza economica dallacompagnia, hanno accumulato debiti dovuti all’esiguità del margine, sufficiente appena a coprire i costi di gestione
- Annullamento totale del tributo camerale, totalmente ingiusto poiché per i gestori carburante, calcolato e pagato per tutti questi anni, (eccetto che per il 2009 per il quale era stato emesso un provvedimento ad hoc), sull’intero fatturato al lordo di accise che gravano per oltre il 60% sul fatturato dei distributori carburante e quindi ignobilmente sproporzionato rispetto al margine che è appena l’un per cento del fatturato
- Istituzione di un tavolo di confronto al Mise con le Compagnie per cambiare gli attuali accordi, con altri maggiormente vantaggiosi che restituiscano libertà e dignità imprenditoriale al gestore, in quanto non più rappresentativi della situazione gestionale e definire nuove forme contrattuali da concordare preventivamente con le associazioni rappresentative dei gestori
Chiede
Inoltre che il Governo si faccia garante per i gestori presso le compagnie petrolifere delle seguenti misure:
- Sospensione temporanea dei R.I.D. bancari, in quanto a fronte di vendite ridotte non è possibile ottemperare ai pagamenti in scadenza
- Dilazione dei pagamenti delle forniture di carburante almeno sino al carico successivo
- Sospensione delle escussioni fideiussorie da parte delle compagnie e istituti di credito, affinché il gestore non venga penalizzato da ulteriori oneri passivi bancari ed eventuali conseguenze sull’onorabilità del gestore
- Erogazione di un contributo a far data da febbraio c.a. e fino a completo ristabilimento delle normali condizioni di vendita, per il sostentamento delle gestioni le quali, trovandosi obbligate a garantire la mobilità ed i trasporti sulle strade ed autostrade, con il costante approvvigionamento dei prodotti petroliferi e le forniture, hanno comunque interamente a proprio carico le spese inerenti il servizio stesso, in primis i lavoratori dipendenti che sono tutti a rischio licenziamento, utenze elettriche, telefoniche (obbligatorie per i pagamenti elettronici), ecc
- Aumento del margine a condizioni di sostenibilità economica, in previsione di una rivisitazione degli attuali accordi
- Sospensione immediata degli affitti e delle locazioni nei confronti delle compagnie petrolifere e retisti
E’ il momento di ridare dignità e libertà imprenditoriale ai gestori carburante!
belle richieste ricordo però che neppure le mascherine e disinfettanti per salvaguardia personale sono riusciti a darci considerando che molti di noi possiamo considerarci forse loro dipendenti