Con il nuovo piano di rilancio del settore automobilistico, la Germania punta anche sull’infrastruttura di ricarica: i distributori di carburante dovranno avere almeno una colonnina
Nel piano di rilancio del settore automotive appena presentato dal Governo tedesco non ci sono solo gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche o ibride plug-in, ma si punta anche a rafforzare la rete di ricarica, in vista di un incremento del parco circolante di queste vetture.
Congiuntamente a questa misura, e al fine di garantire una diffusione con criterio dell’auto elettrica, il governo tedesco ha dichiarato che obbligherà tutte le stazioni di servizio a installare colonnine di ricarica al fine di consentire anche ai possessori di auto a batteria di “fare il pieno”. Questa misura dovrebbe contribuire a scongiurare l’ansia da autonomia, che spesso ha contribuito in maniera determinante a tenere lontani i più scettici. I legislatori inoltre pensano che possa essere un’occasione per incrementare la quota di mercato delle EV e delle ibride, che lo scorso anno era rispettivamente pari all’1,8 e al 6,6%.
Secondo il provvedimento ogni stazione di rifornimento in Germania dovrà avere almeno una colonnina di ricarica, anche se per ora i dettagli non sono stati specificati. Non sappiamo ancora che tipo di colonnina sarà obbligatoria (si spera fast data l’impossibilità di svolgere altre attività presso un distributore) e non è noto nemmeno se il numero minimo dipenderà dalla dimensione della struttura.
Attualmente in Germania ci sono circa 28.000 colonnine di ricarica, e secondo le associazioni di categoria questo numero andrebbe portato fino a 70.000, oltre ad almeno 7.000 fast, per far sì che il mercato dell’elettrico possa supportare una adozione di massa.
Secondo la BDEW, l’associazione tedesca per l’industria dell’energia e dell’acqua, a marzo 2020 la Germania disponeva di 27.730 stazioni di ricarica per le auto elettriche. Sempre secondo l’associazione, al fine di far diventare le elettriche di massa, sono necessarie almeno 70.000 stazioni di ricarica, di cui 7.000 di tipo rapido.
Fatemi resistere altri 5 anni, poi saranno caxxi di chi rimane. Giovani, organizzatevi, qui non c’è futuro.