Con una lettera Gisc_Tv, l’associazioni dei gestori aderenti a Confcommercio della provincia di Treviso, ha informato Eni che da lunedì 22 a sabato 27 giugno i gestori si asterranno dalle vendite di carburanti sugli erogatori dedicati alla modalità “servito. L’associazione, per supportare l’iniziativa, ha predisposto una locandina informativa con la quale viene evidenziato che gli erogatori dedicati al “servito” verranno momentaneamente disattivati e funzioneranno solo le corsie dedicate alla vendita in “iperself”, dove il cliente che lo richieda potrà usufruire del normale servizio prestato sulle corsie “servito”.
I gestori hanno altresì deciso, in attesa di una soluzione concordata con Eni, di procedere autonomamente al necessario recupero del reddito ritenuto del tutto insufficiente per l’attività prestata dagli stessi, con i margini fermi al 2014. Senza contare i maggiori costi derivanti da nuove incombenze a carico delle gestioni. A far data perciò dal 29 giugno, e a tempo indeterminato, i gestori
potranno aumentare di almeno un centesimo al litro, IVA compresa, il delta di prezzo previsto dagli accordi in essere relativi al “prezzo massimo”, ovvero l’aumento, rispetto al prezzo consigliato sarà di almeno 0,015 Euro/litro per la modalità “iperself” e di 0,025 Euro/litro per la modalità “servito”. Un aumento deciso “per oggettiva e grave necessità economica”.
Naturalmente Gisc-Tv rimane a disposizione per concordare una equa soluzione del grave problema economico delle gestioni, nella convinzione che anche Eni abbia a cuore la tranquillità economica dei propri gestori.
In un comunicato si fa presente che quella decisa “è una forma di protesta anomala perché non crea assolutamente alcun tipo di disagio alla clientela, con gli impianti che restano regolarmente aperti. Un piccolo danno per i Gestori, ma un grosso danno per Eni”. Perché, spiega il comunicato, pochi all’infuori del settore sanno dove finiscono i centesimi di differenza tra il prezzo in self-service e quello del servito e ancor meno sanno che tale differenza è stabilita esclusivamente dalla compagnia petrolifera.
Per fare un esempio, cosi come viene evidenziato in un altro volantino predisposto da Gisc, su un litro di carburante in servito ci sono 20 centesimi di differenza, 2 cent vanno al Gestore, 14,4 cent alla compagnia petrolifera e 3,6 cent allo Stato. “E di questi tre l’unico a metterci manodopera e costi è il gestore che è quello che guadagna meno, persino lo Stato guadagna più del gestore senza muovere un dito! Per Eni l’unica fatica è decidere quanta deve essere la differenza di prezzo e… incassare”.
aumentate di altri 13,6 cent il servito; i prezzi sono liberalizzati….