Gestori carburanti, accordo in vista tra Faib, Fegica e Figisc e il marchio Eni

In un documento congiunto ipotesi su rinnovo accordo del 2014. Da stazione di servizio a “stazione dei servizi”

Staffetta Quotidiana – Venerdì scorso, 12 febbraio, Faib, Fegica e Figisc hanno inviato a Eni una rielaborazione del testo che l’Azienda aveva inviato alle Organizzazioni di Categoria il 19 gennaio scorso. Ne dà notizia una comunicazione diffusa ieri sera dalla segreteria nazionale della Fegica, rilevando che ”il testo segna una netta discontinuità rispetto ai temi affrontati nelle precedenti tornate di confronto” che potrebbe portare nelle prossime settimane alla sottoscrizione del nuovo Accordo per tutti i gestori a marchio Eni.

Un documento sindacale, spiega, frutto di una lunga discussione, che si è progressivamente arricchito con il contributo che i “comitati di colore” nazionali – chiamati a fare sintesi delle varie proposte – hanno fornito, unitamente ai rilievi ed alle puntualizzazioni che sono giunte da più parti e rimesse al vaglio del gruppo che, materialmente, ha redatto una serie di rilievi. Un lavoro “certosino” che ha preso atto della volontà dell’Azienda di avviare un processo di trasformazione della rete – anche attraverso la realizzazioni di un nuovo format – cercando di renderlo compatibile con le richieste avanzate dai gestori.

Secondo la Fegica, quella che si delinea all’orizzonte è, più che una stazione di servizio, vocata all’esclusiva distribuzione dei carburanti, una “stazione dei servizi” che ne superi l’ambito ristretto per cogliere tutte le opportunità commerciali che la trasformazione del mercato sta proponendo alla rete di distribuzione dei carburanti. Senza dimenticare, si fa notare, che tutto ciò può essere realizzabile solo in un clima di confronto e condivisione che porti anche ad intervenire – in maniera significativa- sugli aspetti economici lasciati indietro nel 2014, quando, alla fine di un periodo travagliato caratterizzato dall’esplosione del sistema Iperself a bassa marginalità, venne sottoscritto un Accordo di solidarietà che oggi deve considerarsi superato.

Una grande sfida che le tre organizzazioni dei gestori ritengono debba essere prima condivisa e, poi, accettata con un occhio a quella “transizione energetica” della quale sempre più spesso si sente parlare e di cui “i gestori devono tornare protagonisti, senza subire scelte imposte dall’alto, per impedire quelle lacerazioni del comparto che un sistema non governato, può determinare”.

Ancora una volta, conclude la Fegica, i Gestori sono chiamati, in prima linea, a svolgere un ruolo importante per difendere i fondamentali della loro attività, per ricreare e mantenere una possibilità di futuro “dignitoso”. Anche nel mutato quadro dell’assetto istituzione così carico di incognite sul futuro dell’energia.

Ora, la parola passa al confronto, con l’augurio che possa partire al più presto per raggiungere “in poche settimane” un’Intesa che nel rispetto di quanto disposto dalla vigente normativa e degli elementi contrattuali e legislativi posti già oggi a tutela della categoria, possa essere giudicata da tutti soddisfacente.

Per gentile concessione di Staffetta Quotidiana 

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saverio
saverio
3 anni fa

Solite minch…ate,noi vendiamo carburanti ed e’ con questo prodotto che dobbiamo guadagnare,adesso per coglioneggiarci ci parlano della transizione energetica,fin tanto che si ferifichera’ noi siamo nell’altro mondo.Soldi subito dalla vendita dei carburanti,capito?

Antonio
Antonio
3 anni fa

Prima di firmare il nuovo accordo di categoria sarebbe opportuno che tutti ne conoscano i contenuti e la maggioranza sia d’accordo.
In caso contrario si firmerebbe un accordo di categoria contro la volontà dei diretti interessati.


Ci sono centinaia di gestori Eni che non sono rappresentati dalle sigle sindacali che contrattano e si apprestano a firmare.
Quindi per favore pubblicate la bozza dell’accordo prima della firma.

Saluti

roberto timpani
roberto timpani
Rispondi a  Antonio
3 anni fa

Non si puo’ pubblicare la bozza , sia quella che eni ci ha presentato il 20 gennaio sia quella che abbiamo emendato nei giorni scorsi. Da quando è intervenuta pesantemente l’Antitrust in questo settore, esiste un obbligo di riservatezza. Quello che stiamo dicendo ai comitati di colore eni – ed in alcuni casi ad essi è stata inviata la bozza stessa – è che siamo in una fase delicata con posizioni che al momento sono distanti sia sul piano economico che sulla volontà di eni di intervenire sui contratti. Sul fatto che, come si dice in giro, che esistono molti gestori non aderenti alle sigle sindacali ho qualche dubbio. So che qualcuno va sostenendo che altri gruppetti nati da poco hanno molti iscritti, ma al di là delle grandi dichiarazioni di questi, non c’è traccia di numeri o di grandi adesioni.ci sono gruppetti nel veneto, gruppetti in sardegna , alcuni formati da gestori di altri operatori petroliferi, ma niente di piu’ . E con risultati , mi pare di vedere, molto insufficienti. O meglio, piu’ che sufficienti per qualche legale.

pippo
pippo
Rispondi a  roberto timpani
3 anni fa

Buon giorno Timpani
Mi sfugge ,anzi CI sfugge qualche cosa
Stiamo parlando di un rinnovo di contratto con l aggiunta di qualsivoglia richiesta ,con ENI e il sindacato dei GESTORI ,o stiamo discutendo di un contratto ,il quale una volta divulgato potrebbe precludere la sicurezza nazionale e quindi secretato dai servizi segreti ?
In nome di quale diritto i gestori non possono averne una copia visto che le ricadute saranno solo sulle loro spalle ?
Cosa vuole dire :abbiamo in alcuni casi mandato una bozza ? nemmeno a tutti !!!
Siamo tutti d’accordo che il sindacato QUALUNQUE esso sia deve fare quello che i propri iscritti propongono o il sindacato tratta, decide ,e applica
Non le sembra che dato l immobilismo di questi anni ,la nascita piu o meno importante di sigle sindacali diverse e frammentate ,fare come si è fatto con il governo ,fare un sindacato unitari di emergenza per risollevare il settore visto che nessuno da solo è in grado di farlo ?
L ENI è distante dalla realtà ? convincetela SCIOPERO di colore ENI 10 giorni .L anti trust sta a guardare

roberto timpani
roberto timpani
Rispondi a  pippo
3 anni fa

Caro Pippo, ci sono comunicazioni interne tra gestori eni che , secondo me legittimamente, stanno spingendo le organizzazioni sindacali ad assumere posizioni chiare e ferme e decise. E saranno le posizioni del mio sindacato. Nulla di segreto tra gestori eni che si rapportano alle Organizzazioni . La riservatezza , che non è la segretezza, è una altra cosa.

Pino
Pino
Rispondi a  roberto timpani
3 anni fa

Caro Timpani state contrattando il nuovo accordo con Eni?? .. Ma dimmi i gestori conoscono la vostra bozza?? chi ha deciso cosa portare al tavolo con Eni.. quali margini state richiedendo?? Come al soliti i pochi eletti decideranno il destino di migliaia di gestioni.. Mi chiedo ma con quale diritto vi arroccato la pretesa di decidere senza avere il consenso dei gestori??.. .. Vorrei capire perché i pochi eletti dei comitati di colore, e company decidono il futuro di migliaia gestori?? Per favore per il bene dei gestori fermatevi.. Non fate come l’accordo IP.. Dove ci siamo ritrovati ha scatola chiusa un accordo senza conoscerne i contenuti.. Ci siamo ritrovati sul groppone un accordo che non ci piace per niente..

Timpani
Timpani
Rispondi a  Pino
3 anni fa

Caro Pino, per memoria , noi abbiamo diffuso da ottobre 2019 una piattaforma base per Eni . E è stata diffusa ampiamente . Forse non abbiamo raggiunto ognuno dei 4000 gestori a marchio Eni ma potrei sbagliare di poco. Poi con ip da un anno e mezzo parliamo anche su questo portale di margine unico e della beffa ai gestori e ai clienti del doppio prezzo self/ servito. Abbiamo sentito e visitato migliaia di gestori per i cali , le giacenze a fine 2018 per gli ex totalerg, per capire i perversi meccanismi delle contabilità ip. Altri hanno criticato come al solito ma ho visto il fumo dietro la nebbia. A breve faremo una streaming e ti posso garantire che saremo onesti e chiari .

Pino
Pino
Rispondi a  Timpani
3 anni fa

Buongiorno Timpani intanto la ringrazio della sua risposta. Però vorrei precisare quanto segue.. (1)aver scritto sulle chat informando i gestori del famoso e innovativo accordo questo cosa significa??che c’è stato un loro coinvolgimento in quella bozza??mi dispiace ma è tutto falso(2) Nessuno delle gestioni ne conosceva i contenuti .. Nessuno di noi conosceva quali sarebbero stati i nostri margini ecc ecc (3) lo abbiamo scoperto solo dopo la vostra firma.. Mi dispiace essere sempre polemico ma purtroppo questo è quello che succede.. I compiti di una associazioni sono quelli di salvaguardare gli interessi dei gestori.. così come nelle prerogative di una associazione è quello della stesura di una bozza dell’ipotetico accordo.. Ma prima di qualunque altro passaggio, dovrebbero essere le gestioni i primi ad essere informati dei contenuti, e dopo votazione darvi un mandato chiaro , di cosa
portare in trattativa per nome e conto dei gestori. Questo è il compito di un sindacato.. Poi ci sarebbe anche il capitolo cali è giacenze del 2018 meglio non commentare.

roberto timpani
roberto timpani
Rispondi a  Pino
3 anni fa

Caro Pino ne approfitto per chiarire una cosa perche’ sento da qualche altra parte che anche per eni staremmo tenendoci strette delle ipotesi di accordo all’insaputa di molti. E c’è chi dice , all’insaputa di tutti. Da tempo, le piattaforme rivendicative con tutte le nostre controparti sono simili, al di là di qualche specificità tipicamente aziendale : MARGINE UNICO su self e servito, adeguamento dei canoni oil ( per chi ce l’ha) secondo le intese di un vecchio ma vigente Accordo interprofessionale del 1998, No a pratiche di controllo remoto del prezzo, tempi di rimborso di conguagli e cali certi e ben definiti. Queste, in estrema sintesi le linee che non da poco tempo ma da molti mesi per non dire anni, abbiamo divulgato, illustrato ( non senza critiche ovvio) dibattuto e metabolizzato. Con Ip ci è riuscito ? rispetto a 5 centesimi di margine unico forse si. Sulle penalità, cerchiamo di essere chiari. Sono talmente ridotte – se si leggono al meglio e non di corsa le tabelle allegate all’accordo – che non incideranno significativamente. Ovvio che l’Azienda partiva da situazioni piu’ pesanti. Sulle giacenze per gli ex totalerg stiamo terminando un modello che i gestori dovranno riempire ed inviare alle sigle sindacali. E l’azienda, che prima negava il fenomeno, ha accettato di discuterne, caso per caso. Per eni, stessa storia. L’accordo del 2014 va profondamente modificato. La piattaforma “rivendicativa” è la stessa. La posizione aziendale è ovviamente al momento rigida. Come del resto in tutte le trattative. Ma i nostri punti fermi rimangono: no a controlli remoti del prezzo ( oggi con vari sistemi informatici tutto è possibile..) applicazione di canoni sul non oil sostenibili, margine unico. Per alcuni di noi – e dei gestori – basterebbe un aumento significativo anche del margine differenziato tra self e servito.

associato ai gruppetti
associato ai gruppetti
Rispondi a  roberto timpani
3 anni fa

Gruppetti, aderenti scarsi, risultati quasi nulli, denotano PAURA.
Mi chiedo, la misura di una categoria non viene definita dai numeri ma dai risultati.E se fino adesso, non abbiamo fatto di piu e proprio perchè, guarda caso sempre voi sigle storiche, avete consumato oceani d’inchiostro e deforestato intere foreste scandinave consumando carta per scrivere anche a Belzabu affinchè si blocchi la presenza di altre associazioni ai tavoli, si legge ene, ho detto la presenza di altre associazioni, senza delegittimare nessuno.A questo punto credo sia proprio questa partecipazione che fa paura

roberto timpani
roberto timpani
Rispondi a  associato ai gruppetti
3 anni fa

Ma guarda caro associato ai gruppetti che non non blocchiamo nessuno. solo chiediamo alle aziende che i tavoli siano giustamente separati. Tu parli con moderazione e anche con un certo grado di autocritica e lo apprezzo, ma se una azienda vuole aprire un tavolo negoziale con qualcuno di voi, lo faccia.
Ed hai ragione : si guardano i risultati . ed io sto aspettando da qualche tempo ormai che tra proclami, lettere di avvocati, diffide ( mi pare che in quanto a scrivani voi siete un esempio di eccellenza) si veda qualche “vostro” risultato. Ah si, ne ho visto uno : quello di scrivere a qualche parlamentare dicendo che questa categoria non doveva avere sostegno dello Stato. Penso che il miglior risultato sia stato che invece il Governo precedente non via abbia ascoltato. Ma grazie comunque.

associato ai gruppetti
associato ai gruppetti
Rispondi a  roberto timpani
3 anni fa

Ormai siete solo un bla bla bla vi hanno scoperto tutti.

Timpani
Timpani
Rispondi a  associato ai gruppetti
3 anni fa

Giudicano i gestori

Giovanni
Giovanni
Rispondi a  associato ai gruppetti
3 anni fa

Non incazzarti, siete il due di picche della categoria.

pippo
pippo
Rispondi a  roberto timpani
3 anni fa

Be non è che il precedente governo abbia dato molto anche a voi caro Timpani ,forse sapeva che sarebbe durato qualche giorno ancora ,quindi la Morani Vi poteva promettere tutto ,difatti siamo punto e a capo ,tempo perso come preannunciato
Contratti .Devono essere pubblici e a disposizione di chiunque Quello che andate a chiedere a nome dei gestori deve condiviso e portato avanti in nome dei gestori .
Cosa vuol dire se un azienda vuole aprire un confronto con qualche altro (non invitato da voi? ) lo faccia .Sarebbe molto utile che imparaste cosa sta succedendo in parlamento e magari copiarlo ,prima che arrivi i Draghi di turno anche nel sindacato gestori
L unica cosa positiva è che per Voi il tempo non scorre mai siete rimasti fermi a 30 anni fa
siete arroccati alle vs vecchie idee ,non vedete la crisi ,non vedete che le compagnie ci stanno marciando ,non vedete i nuovi mostri i RETISTI !!! Una cosa vedrete di certo ,migliaia di gestori a spasso

Franco
Franco
Rispondi a  pippo
3 anni fa

Bene il fondo perduto è stata poca roba ??? Faccio i miei complimenti alle lingue lunghe e alle menti corete. Forse l’approvazione di una risoluzione come quella De Toma non ha lo scopo di migliorare le condizioni delle Gestioni ??? I Ristori autostradali??? E se non fosse caduto ci sartebbero stati altri Ristori che adesso semmbrano un miraggio alla faccia di chi andava a dire in giro che lo sciopero non serviva perchè i Gestori avevano già preso troppo…

pippo
pippo
Rispondi a  Franco
3 anni fa

il fondo perduto è stato dato a tutti ,se poi per Te 3/4 mila € sono sufficienti beato tu
La De Toma ,oggi sono solo chiacchere ,sono passati 2 anni ,ne passeranno altri10
Gli ultimi ristori .Si sapeva che il governo cadeva i ristori non ci sono ,e 1quando verranno ? saranno di poche migliaia di € Ti sta bene ? contento tu contento tutti ciao
A me hanno insegnato che i soldi si chiedono a chi li ha .Le compagnie

Franco
Franco
Rispondi a  pippo
3 anni fa

Mi sa che devi cambiare commercialista. Io con un impianto da un milione di litri ho preso 24 mila euro non 3/4 mila. Rispondi sempre pensadno di avere la verità in tasca. Forse dovresti imparare ad essere un commerciante, poi un gestore e poi poter dare lezione agli altri. Forse arriverà prima la risoluzione De Toma

Denny
Denny
Rispondi a  Franco
3 anni fa

24 mila per un impianto da un milione di litri mi sembra decisamente eccessivo … forse, effettivamente, qualcuno che ha sbagliato a fare i calcoli c’è…

Franco
Franco
Rispondi a  Denny
3 anni fa

Probabilmente spalmato in un anno di mancati ricavi è congruo diversamente da 3 /4 mila che non è nulla con le perdite che abbiamo avuto e con l’obbligo a garantire un servizio senza tutele in mezzo ad una pandemia. poi è un calcolo matematico emerso dalla perdita del fatturato….

pippo
pippo
Rispondi a  Franco
3 anni fa

Pubblica la denuncia che hai presentato all agenzia della entrate ,poi ne riparleremo

Franco
Franco
Rispondi a  pippo
3 anni fa

Ma quale denuncia.., ma di cosa stai parlando ???

pippo
pippo
Rispondi a  Franco
3 anni fa

Allora la parola denuncia non è esatta .diciamo il modello per la richiesta bonus .Va bene ok
Secondo i 2/3 mila € possono essere un esempio .Venire a dire che un impianto da un milione di litri all anno ha “portato ” a casa 24000 € di bonus
sulla differenza di fatturato Aprile 19 Aprile 20 al 20 % !!!!!!mi sembra ,anzi è una cagata forse hai scambiato fatturato con fatture 24 mila € non è nemmeno il tuo fatturato di un anno
saluti da un commerciante 2 impianti 3 lavaggi 10 dipendenti 10 milioni di litri

Fateiseri
Fateiseri
Rispondi a  roberto timpani
3 anni fa

Dove posso leggere i numeri di fegica?

Antonio Nuvoli
Antonio Nuvoli
Rispondi a  roberto timpani
3 anni fa

Visto la mia età e gli anni di gestione, circa quaranta, ritengo di conoscere personalmente la maggiore parte dei gestori della mia provincia, Sassari, non mi risulta che nessuno abbia ricevuto una bozza che permetta di capire nel merito gli argomenti determinanti la trattativa in corso. L’Antitrust proprio nel nostro settore potrebbe individuale ben altri comportamenti scorretti. In ogni caso diffondere una bozza di un contratto, ai diretti interessati non configura una violazione della riservatezza, anzi è un atto dovuto. Quello che a mio parere occorre in tutti i sindacati, vecchi e nuovi è la trasparenza, partendo da come vengono nominati i rappresentanti, dalla base sino ai vertici.Trasparenza sugli atti che dovrebbero essere discussi nelle sedi territoriali e non calati dall’alto.

pippo
pippo
3 anni fa

Stazione di servizi .Cosa vuole dire stazione di servizi ,e in particolare cosa vuole dire per il gestore ?
Qualche anno fa ,i “servizi ” erano nient’altro che lo sfruttamento del piazzale ,Sono nati i bar ,autolavaggi ,piccole officine ,cambi olio (ricordate esso con i box e ponte ) TUTTO UN FALLIMENTO
L unica cosa rimasta un gestore con 3 centesimi al litro
Oggi ci chiediamo :quali servizi in più possiamo dare in impianti vecchi ,piccoli ,scadenti ? Quanti impianti chiuderanno perchè non in linea con le regole aziendali ? Questo è inevitabile che avvenga ma si parla di ristori ? di bonus chiusure ? questo è il punto
E possibile leggere questo “accordo ” prima della firma ?
In questo momento basta dire transizione ecologica ;green e tutto si puo fare ,tutto è lecito .Un auto fa 50 km a corrente e gli altri 500 a benzina verde ? super ecologica ,fino a ieri cancerogena !!!!!

Saluti

Il dieci
Il dieci
3 anni fa

La Stazione dei Servizi ?
Quale sarebbe l’innovazione ?
Argomenti superati dalla storia e dal degrado in cui versano i rapporti tra GESTORI CARBURANTI e compagnie petrolifere.
Se solo si volesse riaprire un vero confronto si dovrebbe ripartire dallo status giuridico del GESTORE.
IMPRENDITORE O DIPENDENTE ?
La scelta della risposta darebbe vita ad una serie di approfondite analisi e contestualmente ad una serie di antipatiche contraddizioni.
IMPRENDITORE ? Può un imprenditore non poter agire sul proprio conto economico e accettare inerme che le sue sorti, vita o morte, siano decise da altri e senza che se ne conoscano i motivi ?
DIPENDENTE ? Bene, fosse così, perché i pseudo dipendenti della carbodistribuziome, camuffati sotto contratti diabolici, non possano ricevere gli stessi diritti di altri lavoratori ?
Ad un certo punto, non trovando sponde critiche, ho anche pensato che la categoria fosse affetta dalla MALASORTE.
A tutto questo, ENI, propone una pleonastica innovazione roba da far stropicciare gli occhi e non certo per un felice stupore.
Basterebbe sforzarsi nel proiettare, l’incredibile innovazione, in avanti di qualche anno per rendersi conto che la situazione dell’intera categoria è destinata a peggiorare ulteriormente.
CONTRAZIONE DEI CONSUMI, ELETTRICO E RIDUZIONE COMPLESSIVA DELLA MOBILITÀ VEICOLARE solo alcuni degli elementi che dovremmo tenere in considerazione per ragionare sul futuro.
A tutto questo, però, si aggiunge una perniciosa questione.
MA I CONTRATTI SONO LEGALI ?
Gestione del prezzo di cessione, riconoscimento dei cali termici ecc……
”a scusate” ho dimenticato la genialata del contratto IP ( penalità per le perdite di volumi ) 😂 mi mancava.
LA LEGALITÀ sul contenuto dei contratti è una questione che non deve dividere la categoria ma al contrario , in assenza di un paritetico confronto, dovrebbe unire gli intenti.
DISARTICOLARE per riaggregare potrebbe divenire un percorso praticabile e moderno che possa rimettere tutti intorno ad un tavolo con il solo intento di restituire ad ognuno dei convenuti l’equo riconoscimento.
Spero, per il prossimo futuro, che si possano superare i distinguo e vengano riconosciute alcune tesi che allo stato dell’arte rappresentano l’unica via di salvezza.

Timpani
Timpani
Rispondi a  Il dieci
3 anni fa

Bella analisi . Ma sulla genialata della ip denota che sei un grande filosofo ma non lo hai letto bene o non sai fare i conti

Il dieci
Il dieci
Rispondi a  Timpani
3 anni fa

Sono un umile BENZINAIO e mi manca troppo per essere un FILOSOFO ma ti ringrazio comunque per la tua polemica generosità.
Potresti anche avere ragione sulla superficiale lettura e addirittura sulla mia incapacità a fare i conti ma ahimè sarebbe la prima volta.
Negli ultimi venti anni l’intera categoria e me stesso ha dovuto subire contratti scellerati la cui criticità non era solo rappresentata dalla scarsa e inadeguata valenza economica ma sul incredibile cedimento del RICONOSCIMENTO PROFESSIONALE.
La sconfitta parte da qui.
Non ci si è battuti, come sarebbe stato giusto, ribadire con forza che IL GESTORE SAREBBE DOVUTO ESSERE UNA PERSONA FISICA ( tu sai quello che dico ) e che il concetto di margine avrebbe dovuto contenere la nettezza, estraneo a qualsiasi tipo di negoziazione anche interna, promozioni, carte petrolifere ecc. ecc.
Ancora una volta, sul finire della mia risposta, non mi rimane che considerare tutto ciò un SOPRUSO e vista l’incapacità delle Organizzazioni di Categoria nel ristabilire l’equità ( incapacità intesa come impossibilità) non ci resta che far valere i nostri DIRITTI nelle giuste sedi.
il TEMERARIO è colui che promuove liti per il solo piacere personale.
RISTABILIRE IL DIRITTO è la chiara intenzione di disarticolare una pericolosa deriva al fine di individuare percorsi nuovi e moderni che tengano conto del giusto diritto degli attori.
Ringraziandoti per la tua cortese risposta/spunto mi auguro che non sia meritevole di altri titoli, sono e rimarrò un umile benzinaio.

roberto timpani
roberto timpani
Rispondi a  Il dieci
3 anni fa

Dove è che ti considero un filosofo : nella analisi, corretta, giusta, efficace che tuttavia si scontra con una dura realtà. Faccio un esempio. Alcuni anni fà promuovemmo un disegno di legge che chiamammo “Libera la benzina” con un slogan semplice ma diretto e comprensibile. Riuscimmo a portarlo in sede parlamentare e a farlo discutere in un ordine del giorno della Commissione Industria della Camera. Ci voleva tuttavia il sostegno anche duro della categoria che, purtroppo, manco’. Il quel disegno di legge c’era un semplice meccanismo : il gestore compra al mercato libero riconoscendo un importo per l’affitto del punto vendita. Poi arrivo’ lo scontone di Scaroni e il tutto fini’ malamente. Questo per dire che applicare anche i migliori concetti alla realtà diventa molto difficile . E ti posso garantire che chi aveva concepito il Disegno di Legge aveva un passato da umile benzinaio come te.

Il dieci
Il dieci
Rispondi a  roberto timpani
3 anni fa

Come darti torto.
E’ indiscutibile che la
miopia della categoria abbia giocato contro qualsiasi evoluzione ma mi resta un dubbio, perché FIRMARE I CONTRATTI AD OGNI COSTO ?
Le rappresentanze, è storia, hanno diminuito la credibilità e quindi la loro capacità di guida proprio per aver fatto digerire ai GESTORI l’indigeribile.
Sia molto chiaro, non te ne faccio una colpa, ma credo sia giunto il momento di confrontarsi anche su queste tematiche partendo dal presupposto che ERRARE HUMANUM EST

luca
luca
3 anni fa

CI
SERVONO
MARGINIIIIIII
non è difficile da capire.. discorsi lunghi km… sembrano tesi in filosofia…
CI VOGLIONOOO I SOOOLDIIII
con 3 centesimi si fa la fame e i servizi paralleli non servono a nulla.
ci sono ormai troppi concorrenti specializzati tra centri commerciali e ristoranti.
SUBITO 5 CENT litro. MINIMO
e basta con la presa in giro self//servito. agio uguale su tutte le pompe e in tutti gli orari.
FACILE

MARIO
MARIO
Rispondi a  luca
3 anni fa

Ma anche 5 cent sarebbero pochi. Ormai dobbiamo tenere conto del fatto che i volumi andranno a calare di anno in anno, vedi la pandemia, vedi il processo di passaggio all’elettrico, ci troveremo tra un paio d’anni punto e a capo.
Io penso, come dice il collega “il dieci”, si debba decidere in primis cosa siamo. Imprenditori o dipendenti? Io sinceramente voglio essere imprenditore, libero di fissare il prezzo come meglio credo e libero di guadagnare anche 40 cent sul servito se sono capace. Solo così potremmo toglierci delle soddisfazioni. Il mio discorso potrebbe non essere condiviso da tutti, logico, ma il punto di partenza è sempre e solo uno; chi vogliamo essere in futuro? I tempi cambiano e se lasciamo passare questo treno ci ritroveremo tutti con le pezze al culo! Purtroppo il sindacato sembra non pensare al futuro, sembra guardare solo al passato. Mi auguro di sbagliare.

Il dieci
Il dieci
Rispondi a  luca
3 anni fa

Caro Luca,
tu dici bene anzi benissimo.
Il mio argomentare è senza ombra di dubbio lungo, lunghissimo e nel frattempo i GESTORI hanno bisogno di aiuto.
Pero è necessario per tutti comprendere le vere ragioni per cui il nostro margine non sia adeguato ai tempi.
( Il nostro peso contrattuale è diminuito nel tempo per le troppe concessioni )
Ecco perché non ti viene riconosciuto il giusto margine.
Per ristabilire il corretto equilibrio necessità coraggio e visione.
I CONTRATTI SOTTOSCRITTI HANNO TRATTI DI ILLEGALITÀ.
Su questo bisogna battere come dei martelli senza stancarsi.
Solo così potremo fermare i soprusi e le vessazioni.
Ti chiedo scusa, caro collega, se in ciò che ho provato a scrivere, anche tu, ci hai visto della filosofia.

robin hood
robin hood
Rispondi a  Il dieci
3 anni fa

Signori,
sono 40 anni che faccio il gestore. I discorsi sulla figura giuridica li ho ascoltati mille volte. Tutte parole al vento Fino a quando le compagnie avranno dei sottoposti proclini ai loro voleri non cambierà nulla. Il piazzale lo controlliamo noi, la p.iva è la nostra,è ora di decidere: overprice sul servito e abolizione dell’iperself. I sindacati dovrebbero invece negoziare l’inevitabile chiusura degli impianti marginali chiedendo indennizzi di chiusure impianto e prepensionamenti ove possibile

Il dieci
Il dieci
Rispondi a  robin hood
3 anni fa

Immagino tu faccia parte di quelli non marginali.

Gestore Eni
Gestore Eni
Rispondi a  Il dieci
3 anni fa

Tu invece potresti spiegarci come fanno a campare impianti da 300 kl…

Guido
Guido
Rispondi a  luca
3 anni fa

Qualcuno tempo fa urlava 10 o morte, mi pare proprio angac, urlava pure che dagli impianti non si guadagna nulla, ora gli stessi dirigenti, gestiscono minimo tre impianti a testa, cannibalizzando molti di quelli che gli hanno dato retta… Non fatevi prendere per i fondelli

Il dieci
Il dieci
Rispondi a  Guido
3 anni fa

Dire niente per non dire nulla.
È una tecnica non troppo nuova per spaventare chi tenta di formare una coscienza critica diversa.
Credo che la presa per i fondelli non sia degli altri.