In un documento congiunto ipotesi su rinnovo accordo del 2014. Da stazione di servizio a “stazione dei servizi”
Staffetta Quotidiana – Venerdì scorso, 12 febbraio, Faib, Fegica e Figisc hanno inviato a Eni una rielaborazione del testo che l’Azienda aveva inviato alle Organizzazioni di Categoria il 19 gennaio scorso. Ne dà notizia una comunicazione diffusa ieri sera dalla segreteria nazionale della Fegica, rilevando che ”il testo segna una netta discontinuità rispetto ai temi affrontati nelle precedenti tornate di confronto” che potrebbe portare nelle prossime settimane alla sottoscrizione del nuovo Accordo per tutti i gestori a marchio Eni.
Un documento sindacale, spiega, frutto di una lunga discussione, che si è progressivamente arricchito con il contributo che i “comitati di colore” nazionali – chiamati a fare sintesi delle varie proposte – hanno fornito, unitamente ai rilievi ed alle puntualizzazioni che sono giunte da più parti e rimesse al vaglio del gruppo che, materialmente, ha redatto una serie di rilievi. Un lavoro “certosino” che ha preso atto della volontà dell’Azienda di avviare un processo di trasformazione della rete – anche attraverso la realizzazioni di un nuovo format – cercando di renderlo compatibile con le richieste avanzate dai gestori.
Secondo la Fegica, quella che si delinea all’orizzonte è, più che una stazione di servizio, vocata all’esclusiva distribuzione dei carburanti, una “stazione dei servizi” che ne superi l’ambito ristretto per cogliere tutte le opportunità commerciali che la trasformazione del mercato sta proponendo alla rete di distribuzione dei carburanti. Senza dimenticare, si fa notare, che tutto ciò può essere realizzabile solo in un clima di confronto e condivisione che porti anche ad intervenire – in maniera significativa- sugli aspetti economici lasciati indietro nel 2014, quando, alla fine di un periodo travagliato caratterizzato dall’esplosione del sistema Iperself a bassa marginalità, venne sottoscritto un Accordo di solidarietà che oggi deve considerarsi superato.
Una grande sfida che le tre organizzazioni dei gestori ritengono debba essere prima condivisa e, poi, accettata con un occhio a quella “transizione energetica” della quale sempre più spesso si sente parlare e di cui “i gestori devono tornare protagonisti, senza subire scelte imposte dall’alto, per impedire quelle lacerazioni del comparto che un sistema non governato, può determinare”.
Ancora una volta, conclude la Fegica, i Gestori sono chiamati, in prima linea, a svolgere un ruolo importante per difendere i fondamentali della loro attività, per ricreare e mantenere una possibilità di futuro “dignitoso”. Anche nel mutato quadro dell’assetto istituzione così carico di incognite sul futuro dell’energia.
Ora, la parola passa al confronto, con l’augurio che possa partire al più presto per raggiungere “in poche settimane” un’Intesa che nel rispetto di quanto disposto dalla vigente normativa e degli elementi contrattuali e legislativi posti già oggi a tutela della categoria, possa essere giudicata da tutti soddisfacente.
Per gentile concessione di Staffetta Quotidiana
Solite minch…ate,noi vendiamo carburanti ed e’ con questo prodotto che dobbiamo guadagnare,adesso per coglioneggiarci ci parlano della transizione energetica,fin tanto che si ferifichera’ noi siamo nell’altro mondo.Soldi subito dalla vendita dei carburanti,capito?